Pianificazione successoria: perché è importante pensarci per tempo
Senza una pianificazione finanziaria, si corre il rischio di depauperare il proprio patrimonio, non cogliere eventuali opportunità di accrescerlo e incorrere in contenziosi giudiziari lunghi e costosi
Che sia piccolo o immenso, consolidato o in fase di costruzione, un patrimonio va protetto, valorizzato e possibilmente trasmesso in maniera tale da garantire l’adempimento delle finalità volute dal suo titolare.
Facile a dirsi, meno forse a farsi, a guardare ad alcuni dati sulla propensione degli italiani a pensare alla propria successione e a pianificare, con strumenti adeguati, il passaggio generazionale.
I dati, come sempre, parlano chiaro e non lasciano dubbi sulla riluttanza dei nostri connazionali a gestire in modo consapevole il proprio patrimonio. Secondo l’Ufficio centrale degli Archivi Notarili, nel 2018 solo il 12,26% degli italiani ha deciso di regolare la propria successione con un testamento. Altro dato significativo è quello relativo alla percentuale delle TCM (polizze temporanee caso morte) italiane: secondo l’Ania solo un italiano su 18 ne possiede una.
I motivi? Molteplici: da un lato c’è un tema di tabù associato all’idea della morte a cui, per scaramanzia, si preferisce non pensare; dall’altro c’è anche una distorsione culturale che considera il testamento uno strumento adatto solo a chi possiede grandi patrimoni e comunque un qualcosa a cui pensare in una fase avanzata della vita. Dall’altro ancora c’è ancor oggi una scarsa propensione a una pianificazione finanziaria.
Secondo l’ultimo rapporto Consob, la maggior parte delle famiglie italiane non pianifica il proprio futuro finanziario, vivendo in una logica di brevissimo termine che non tiene conto degli imprevisti ma man mano che si presentano i fabbisogni legati alle varie fasi della vita, come per esempio l’acquisto di una casa, la perdita di reddito, la pensione o una lunga malattia.
Molti professionisti tendono a sentirsi anche protetti dai contratti di lavoro che hanno in essere: contratti spesso che offrono coperture assicurative, formule di investimento o di accantonamento ma che funzionano fino a quando le persone sono attive professionalmente e che, soprattutto, essendo standardizzate nell’offerta, non possono tenere conto delle situazioni individuali, delle necessità della famiglia, degli obiettivi di vita e dei progetti di ciascuno.
Quale che sia la motivazione, dunque, il risultato è sempre lo stesso: senza una pianificazione finanziaria, si corre il rischio di depauperare il proprio patrimonio, non cogliere eventuali opportunità di accrescerlo e incorrere in contenziosi giudiziari lunghi e costosi.
Che fare dunque? La normativa italiana senza dubbio mette a disposizione delle persone diversi strumenti che possono essere utilizzati per assicurare un’efficace ed efficiente trasmissione del patrimonio – uno fra tutti il testamento – ma non sempre sono conosciuti e non sempre si è in grado di avere una visione a 360°, completa di tutte le sfaccettature e di tutti i fattori – economici, fiscali, giuridici ma anche emotivi e affettivi – che entrano in gioco quando si parla di patrimonio.
Rivolgersi a dei professionisti che possano consigliarci e accompagnarci in questo percorso può essere un valido supporto per coloro che non hanno la conoscenza o l’esperienza necessaria per gestire il proprio patrimonio. La figura di riferimento è sicuramente il consulente patrimoniale, che tuttavia non opera da sola, ma in cooperazione con altri professionisti, che partecipano, ciascuno con le proprie competenze, alla gestione del patrimonio, è in grado di offrire una consulenza olistica che copra tutti i molteplici aspetti legati alla pianificazione successoria. E che, grazie alle competenze emotive sviluppate nel suo ruolo, è in grado di comprendere e, se possibile, aiutare i protagonisti a superare le difficoltà legate più alla sfera affettiva di queste situazioni.
Rivolgersi a dei professionisti che possano consigliarci e accompagnarci in questo percorso può essere un valido supporto per coloro che non hanno la conoscenza o l’esperienza necessaria per gestire il proprio patrimonio. La figura di riferimento è sicuramente il consulente patrimoniale, che tuttavia non opera da sola, ma in cooperazione con altri professionisti, che partecipano, ciascuno con le proprie competenze, alla gestione del patrimonio, è in grado di offrire una consulenza olistica che copra tutti i molteplici aspetti legati alla pianificazione successoria. E che, grazie alle competenze emotive sviluppate nel suo ruolo, è in grado di comprendere e, se possibile, aiutare i protagonisti a superare le difficoltà legate più alla sfera affettiva di queste situazioni.
«In Leonardo Assicurazioni abbiamo lanciato, poco più di un anno fa, il servizio di Consulenza Patrimoniale, che va ad affiancarsi agli altri nove servizi che l’azienda offre» spiega l’Agente Generale Gian Luca Buzzetti. «L’obiettivo di questo servizio è realizzare la mission familiare attraverso la protezione, la valorizzazione e la trasmissione del patrimonio in assenza di conflitti. Per questo si affianca in particolar modo all’altro nostro servizio certificato, quello di Educazione Finanziaria, che, aiutando le persone ad acquisire competenze e strumenti per conoscere e valutare la propria situazione economica e finanziaria, le accompagni nel prendere decisioni consapevoli e ad affrontare più serenamente il futuro nel raggiungimento dei propri obiettivi di vita».
«Il nostro consulente patrimoniale è un professionista certificato che accompagna le persone nel percorso di pianificazione e gestione patrimoniale – dalla “mappatura” delle singole esigenze, all’individuazione delle problematiche, fino alla definizione degli strumenti più adatti in ogni fase del percorso – supportato da un network di professionisti esperti nei diversi ambiti che una gestione del patrimonio comporta» aggiunge Stefano Collarile, Responsabile del servizio. «Le leggi, infatti, cambiano, le esigenze personali possono variare, quindi, servono una serie di specialisti esperti nelle diverse materie, coordinati dal consulente che, come un direttore d’orchestra, conosce il suono complessivo dell’opera ma anche tutte le singole parti che la compongono e le caratteristiche di ogni strumento».
È proprio in quest’ottica che Leonardo Assicurazioni ha stretto una serie di partnership con diversi professionisti, quali ad ed esempio il commercialista Niccolò Di Bella, Amministratore delegato di Nest Srl, che sarà presente come relatore all’evento ALDAI di novembre.
SAVE THE DATE
L'incontro Pianificazione Successoria si terrà
martedì 7 novembre 2023 alle ore 18:00
in Sala Viscontea Sergio Zeme