Viaggio nello Spazio
Viaggiare nello Spazio è un’esperienza affascinante, ma richiede preparazione e nervi saldi.
Roberto Innocenti
Lo Spazio è “troppo” grande: la sua visione globale non è immaginabile e anche le sue viste parziali sono difficili da comprendere e complicate da rappresentare. Partiamo ad esempio dal Sistema Solare: se una lampadina da 1 cm al centro del campo dello stadio di San Siro rappresenta il Sole, la Terra è un pulviscolo da 0,1 mm che ruota a un metro, Giove un granello di pepe a 5 metri e poi per l’orbita di Plutone ci vuole tutto il campo. Con le comete e i pianetini conosciuti il modello arriva a 1 km, ma se volessimo comprendere tutti i corpi che si pensa ruotino intorno al Sole dovremmo estenderci fino a Brescia.
Allora si costruisce un nuovo modello, in scala molto più grande, che contenga in miniatura al suo interno quello visto prima.
Procederemo così per modellini successivi, uno dentro l’altro, espandendo le dimensioni come in una matrioska. Ma la vertigine è assicurata, perché le matrioske saranno più di 10!
1ª Tappa
Nella 1ª tappa del viaggio esploreremo il Sistema Solare, utilizzando 3 modellini:
- il primo è quello di cui abbiamo detto;
- seguiremo poi il viaggio del Voyager (partito nel 1977) che ha ormai superato i limiti del Vento Solare e ora si trova a circa 150 UA (Unità Astronomica = distanza Terra-Sole);
- il 3° modellino comprende i miliardi di corpi celesti della Nube di Oort che arriva ai limiti del campo gravitazionale del Sole, circa 100.000 UA, pari a 1,5 Anni-Luce (AL).
2ª Tappa
La 2ª tappa è dedicata alla nostra galassia, la Via Lattea:
- prima le costellazioni zodiacali;
- poi le stelle vicine nella Bolla Locale e quindi quelle del Braccio di Orione;
- quindi la struttura della galassia, una spirale di 110.000 AL di diametro, cioè 7 miliardi di volte la distanza Terra-Sole (comprende 36.000 volte il Sistema Solare).
3ª Tappa
Nella 3 ª tappa usciremo dalla nostra galassia e visiteremo:
- le altre galassie;
- gli Ammassi di galassie;
- e infine con i Super-ammassi arriveremo a 13 miliardi di anni luce da noi.
Quindi i corpi più lontani sono quelli che 13 miliardi di anni fa si trovavano a 13 miliardi di anni luce da noi? Ma oltre questo limite che cosa c’è? Il nostro viaggio si ferma qui, siamo alle Colonne d’Ercole. Andare oltre significa superare il limite delle conoscenze astrofisiche “sicure” (condivise ad oggi dalla comunità scientifica) ed entrare nel mondo delle congetture e dei modelli ancora in discussione. Se l’Universo è in espansione dove sono oggi le stelle che vediamo? Ci sono stelle che non vedremo più? E stelle che non vedremo mai? Citeremo qualche teoria che potrebbe modificare il nostro modello di Universo.
SAVE THE DATE
L'incontro si terrà in ALDAI
sala Viscontea Sergio Zeme – via Larga 31 – Milano
giovedì 17 ottobre alle ore 17:30