Chiavari e i suoi portici

Un’idea per una gita fuori porta a poche ore da Milano

© Ballabio/Perrone

Darko Perrone e Marisa Ballabio

Fotografi e autori del volume
Non c’è bisogno di lunghi viaggi per trovare una nuova dimensione del vivere e prendere una sosta dagli impegni quotidiani. 
Un angolo che riserva tante piacevoli sorprese si trova nel levante ligure, vicino a Genova: Chiavari che, con altre località del territorio, è una meta ideale per un weekend nel segno della lentezza in qualsiasi momento dell’anno perché… oltre al mare c’è di più.  
© Ballabio/Perrone

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Anche un importante periodico di turismo, Bell’Italia, ha recentemente dedicato proprio a Chiavari e dintorni un dettagliato servizio alla scoperta delle specialità con le quali deliziare il palato e degli “indirizzi giusti” dove gustarle.
Soddisfatto il palato, si potrà partire alla scoperta della città, passeggiando sotto i lunghi e preziosi portici: uno degli elementi che la caratterizzano, ne testimoniano l’importante passato e che un’iniziativa in corso vorrebbe far inserire nei beni Patrimonio dell’Umanità Unesco.
l punto di partenza è la centralissima Piazza Mazzini (per i locali la “ciassa di coi”, “piazza dei cavoli”, per il quotidiano mercato ortofrutticolo), dominata dall’imponente struttura del palazzo della Cittadella, un tempo una fortezza. 
Volgendo le spalle alla Cittadella si potrà camminare nella storia, passando dal Medioevo al Rinascimento. 
Basterà  percorrere i portici di via Remolari, via Martiri della liberazione (il “Carrugio drito”, la “strada dritta”: la più ampia della città medievale, che taglia il centro come una lama) via Bighetti, Via Ravaschieri, … e giungere in Piazza Fenice dove sorge il famoso Palazzo detto dei Portici Neri, perché realizzato in ardesia, una delle costruzioni più antiche della città; poi, tornando sui propri passi, raggiungere via Rivarola per ammirare intriganti capitelli caratterizzati da raffigurazioni umane.
Resteranno nella mente le sorprese che riserva ogni scorcio, con pilastri, capitelli e arcate di materiali e forme diverse, con i segni evidenti di interventi stratificati nel tempo: pilastri cinturati con fasce metalliche, arcate chiuse, ribassamenti di archi e volte resi necessari da antiche sopraelevazioni abitative. 

© Ballabio/Perrone

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Il percorso porticato continua poi nelle vie e piazze dell’8-’900, come nell’elegante piazza Roma con gli edifici liberty che le fanno da corona e poi, oltre, in Corso Dante e in altre vie ancora, attorno al nucleo cittadino.
Dopo tanto camminare, intervallato da qualche sosta per un caffè e un dolce in uno dei locali storici, si avrà voglia certamente voglia di sedersi più a lungo e dove farlo se non su una chiavarina?
Ideata oltre due secoli fa, questa sedia famosa per leggerezza e robustezza viene ancora artigianalmente prodotta e, dopo essere stata il riferimento utilizzato da Gio Ponti per realizzare alcune fra le sue sedie più famose, continua a riscuotere l’interesse di designer e arredatori.
Vale la pena di cogliere l’occasione per acquistarne direttamente da un produttore o presso uno dei laboratori di restauro che ridanno vita agli esemplari d’epoca.
© Ballabio/Perrone

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Ma Chiavari significa Tigullio e, quindi, le numerose località, ognuna con il suo carattere, che si possono facilmente raggiungere e il 
weekend forse non sarebbe completo se non si visitasse anche qualche altro luogo.
Allora un’idea potrebbe essere quella di percorrere in auto la litoranea puntando verso ovest per raggiungere Santa Margherita Ligure.
Lasciata l’auto, una passeggiata nel centro cittadino consentirà di ammirare i palazzi dalle facciate dipinte, una delle caratteristiche della Liguria, qui particolarmente sontuose. Non solo trompe l’œil con finte architetture, mascheroni, …ma anche decorazioni pittoriche con figure umane, immagini sacre, animali… una vera festa per gli occhi, e raggiungere Piazza Caprera, dove si trova la Chiesa di Santa Margherita, di origini seicentesche, il cui sagrato è ornato da un pregevole risseu (il tipico mosaico ligure a ciottoli) oppure imboccare la scalinata verso la Chiesa di San Giacomo di Corte e godere di un bell’affaccio sul golfo e la città passeggiando per il parco secolare della vicina villa Durazzo.
Per chiudere un weekend di relax totale non può mancare un aspetto giocoso e un aperitivo al tramonto in un luogo speciale.
E allora, saliamo sul battello che da Santa Margherita ci condurrà a Portofino: una visione unica arrivarci dal mare attraverso la baia.  
Se c’è tempo e voglia si può camminare nella natura facendo una delle tante escursioni nell’ambito degli 80 km su cui si sviluppano i sentieri del Parco di Portofino o semplicemente salire a Castello Brown: ad attendervi un edificio con una storia che risale al Medioevo, un giardino mediterraneo e una vista a dir poco spettacolare.  
Se invece vince la pigrizia basta sedersi al tavolino di un bar in piazzetta e, sorseggiando un aperitivo, si potrà guardare il mondo intero che passa

Chiavari Città dei portici è un racconto per immagini dei portici di Chiavari con foto originali in bianco e nero e a colori realizzate durante il lockdown in maniera tale da poter mostrare appieno la bellezza e varietà dei portici in un momento in cui questi non subivano la pressione delle attività umane. Due cartine, realizzate 
ad hoc, aiutano ad orientarsi nel percorso.

M. BALLABIO -  D. PERRONE, 
Chiavari Città dei portici, 
MDLibri, pp. 154, edizione bilingue italiano/inglese, cm. 24 x 18, euro 25,00
In vendita su www.hoepli.it – www.amazon.it 
o scrivendo all’editore info@mdlibri.it che lo invia in tutta Italia senza aggiungere spese di spedizione

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