L'Ambrosiana
"Lo vero mezzo di Milano"
Antonello Grimaldi
Segretario Generale della veneranda Biblioteca Ambrosiana
La Biblioteca Ambrosiana, fondata dal cardinale Federico Borromeo nel 1607, fu tra le prime a consentire l’accesso a chiunque fosse in grado di leggere e scrivere. Ricca di oltre un milione di stampati, quasi quarantamila manoscritti (tra cui il Codice Atlantico di Leonardo da Vinci e alcuni tra i più importanti manoscritti esistenti al mondo), dodicimila disegni (di Raffaello, Pisanello, Leonardo e altri illustri maestri), ventiduemila incisioni, la Biblioteca si presenta come una delle più importanti a livello mondiale.
Altra anima dell’Ambrosiana è la Pinacoteca Ambrosiana istituita nell’aprile del 1618, quando il cardinale Federico Borromeo donò la sua collezione di dipinti, statue e disegni alla Biblioteca Ambrosiana. All’interno del percorso espositivo della Pinacoteca, articolato in 24 sale, si possono ammirare alcuni dei più straordinari capolavori di tutti i tempi, come il Musico di Leonardo, la Canestra di frutta di Caravaggio, il Cartone preparatorio per la Scuola di Atene di Raffaello, l’Adorazione dei Magi di Tiziano, la Madonna del Padiglione di Botticelli e lo splendido Vaso di fiori di Jan Brueghel.
Il museo annovera tra le sue collezioni importanti autori del Rinascimento lombardo (Bramantino, Luini, Moroni, D’Oggiono), del Seicento lombardo (Morazzone, Giulio Cesare Procaccini, Daniele Crespi e Carlo Francesco Nuvolone), del Settecento (Giandomenico Tiepolo, Fra Galgario, Francesco Londonio), e un notevole nucleo di autori ottocenteschi e del primo Novecento (Andrea Appiani, Francesco Hayez, Mosè Bianchi, Emilio Longoni).
Passeggiando tra una sala e l’altra si può scoprire anche una wunderkammer che raccoglie delle rarità come i guanti indossati da Napoleone a Waterloo, gli astrolabi e le sfere armillari della collezione Settala, o la teca contenente una ciocca di capelli di Lucrezia Borgia, davanti ai quali vennero a ispirarsi illustri poeti come Gabriele D’Annunzio e Lord Byron.
Fa parte dell’Ambrosiana anche la cripta di San Sepolcro, definita da Leonardo da Vinci come “lo vero mezzo di Milano”; proprio qui il cardo romano e il cardo decumano dell’antica Mediolanum si incontrano. Fondata nel 1030 da Ronzone, la cripta vanta vestigia romane vere e proprie. Il pavimento, ad esempio, è fatto di lastre di pietra del foro romano risalente circa a 1600 anni fa. Questo luogo fu visitato da Agostino, Ambrogio, imperatori come Costantino e Teodosio e lo stesso Leonardo da Vinci. Pietre ricchissime di storia e di vita.
La Veneranda Biblioteca Ambrosiana nel 2023 ha raggiunto un importante traguardo in termini di presenze chiudendo l’anno con circa 250.000 visitatori e quadruplicando la media degli ultimi 10 anni.
Da quando sono arrivato all’Ambrosiana circa due anni fa, sostengo che è necessario “Preservare per valorizzare” e non solo per conservare. La cura del patrimonio è imprescindibile ma non meno rilevante è la sua valorizzazione economica che, quando c’è, genera un circolo virtuoso, diventa volano per una maggior cura dello stesso. Il percorso virtuoso dell’Ambrosiana è stato possibile grazie alla sinergia fra i custodi del patrimonio culturale – il Collegio dei Dottori dell’istituzione milanese, la Congregazione dei Conservatori e tutti i miei collaboratori - e una gestione efficace degli eventi e della vita quotidiana del Museo.
Nel dettaglio il 2023, con attività avviate già nel 2022, ha visto una serie di iniziative di grande impatto e di interesse per il pubblico. La riapertura giornaliera della Cripta di San Sepolcro, le aperture straordinarie e prolungate al pubblico, il biglietto congiunto con il Duomo, concerti di musica classica, percorsi inclusivi per ipovedenti, attività con le scuole e un’importante attività di comunicazione attraverso i media tradizionali e i new media. L’Ambrosiana, che nel 2023 ha infatti aperto profili su tutti i canali social, ha avuto quest’anno una visibilità nazionale e internazionale su prestigiose testate e televisioni italiane ed estere, come Rai, Mediaset, SKY, Il Sole 24 Ore, il Corriere della Sera, la Repubblica, The Atlantic, NBC, Huffington Post US, FOX5, CGTN Cina.
Nel 2023 la collezione permanente ha visto il ritorno in piazza Pio XI, dopo un significativo restauro, della Madonna del latte di Marco d’Oggiono e il Cartone con la Battaglia di ponte Milvio di Giulio Romano (realizzato grazie al programma Restituzioni 2024 Intesa Sanpaolo) mentre nella cripta di San Sepolcro, grazie al programma Restituzioni 2024 Intesa San Paolo tornerà ad essere esposto il gruppo scultoreo del Compianto. A giugno l’Ambrosiana è sbarcata negli USA con l’organizzazione, in collaborazione con Confindustria, di un’importante mostra di fogli del Codice Atlantico a Washington presso la Martin King Jr. Luther Library e per questa iniziativa oltreoceano, il Centro Studi Americani ha premiato l’Ambrosiana con il premio PAIR 2023 (Prize for American Italian Relations).
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