Vivere un sogno nella Reggia di Monza

Chi non ha mai sognato, almeno una volta nella vita, di usare la macchina del tempo per soggiornare in una favolosa dimora reale

Foto Mario Donadoni - Archivio Consorzio Villa Reale e Parco di Monza

Roberto Fiorentini


Tra saloni da ballo. Stanze del trono. Appartamenti segreti. Antiche biblioteche. Sontuosi giardini e agrumeti, ricchi di frutti ed essenze esotiche. Assistere a un concerto in un ‘teatrino’ riservato al re e alla sua corte. Ora non serve più la macchina del tempo. Il sogno si può avverare entrando nella magnifica Reggia di Monza, attraversando le stanze della Villa e percorrendo i viali alberati dell’immenso Parco Reale.
Il prestigioso complesso monumentale lombardo, gestito ora dal Consorzio della Villa e del Parco di Monza, è stato riaperto a maggio dopo l’emergenza della pandemia. Il visitatore può così accedere a tutti gli ambienti della Villa compiendo un’esperienza unica, un vero e proprio viaggio nella storia dagli Asburgo ai Savoia. Il percorso di visita, della durata di circa 60 minuti, comprende il Primo e Secondo Piano Nobile: dalle Sale di Rappresentanza agli Appartamenti realizzati per gli ospiti e i Sovrani con l’Appartamento del Principe di Napoli, della Duchessa di Genova e dell’Imperatore di Germania fino ad addentrarsi negli Appartamenti dei Sovrani Re Umberto I e Margherita, arricchiti dalla collezione del mobilio.
Sala da ballo, Sale di rappresentanza, Primo Piano Nobili, Villa Reale
Foto Mario Donadoni - Archivio Consorzio Villa Reale e Parco di Monza

Sala da ballo, Sale di rappresentanza, Primo Piano Nobili, Villa Reale Foto Mario Donadoni - Archivio Consorzio Villa Reale e Parco di Monza

LA STORIA 

La Villa di Monza ed i Giardini, progettati e realizzati a partire dal 1777 dall’architetto Giuseppe Piermarini, furono commissionati dall’Imperatrice Maria Teresa d’Austria che la volle come residenza di campagna per il suo quarto figlio, l’arciduca Ferdinando, suo rappresentante in Lombardia. Nel 1796, all’ingresso di Napoleone a Milano, la Villa iniziò un periodo di decadenza fino all’incoronazione di Napoleone nel 1805, la nomina a viceré del figliastro Eugenio di Beauharnais e la costruzione del Parco Reale realizzato come tenuta agricola modello e riserva di caccia dall’architetto Luigi Canonica. La caduta di Napoleone riconsegnò la Villa nelle mani degli austriaci fino al 1859 con l’annessione della Lombardia allo Stato del Piemonte, diventando proprietà di casa Savoia e successiva residenza privilegiata di Re Umberto I. I Re d’Italia la abbandoneranno nel 1900 in seguito al regicidio di Re Umberto I.
Ponte delle Catene, Parco Reale
Foto Mario Donadoni - Archivio Consorzio Villa Reale e Parco di Monza

Ponte delle Catene, Parco Reale Foto Mario Donadoni - Archivio Consorzio Villa Reale e Parco di Monza

LA REGGIA 

La costruzione della Villa Reale, sotto la direzione dell’Architetto Piermarini, allievo ed assistente di Luigi Vanvitelli, si impone sul territorio in una scala dimensionale maestosa. L’impianto complessivo, in stile neoclassico, riprende lo schema ad “U” a corte aperta delle ville di delizia lombarde sei-settecentesche. Dal corpo centrale della Villa si sviluppano due ali, attorno alla Corte d'Onore, che danno vita sul lato sinistro alla Cappella Reale a croce greca dedicata alla Vergine Immacolata e sul lato opposto alla Cavallerizza. Seguiti dai rustici, dalle scuderie, dalle cucine, dove successivamente trovò luogo il Teatrino di Corte realizzato da Luigi Canonica nel 1808, dalla Limonaia e dalla Rotonda, con il ciclo di affreschi di Amore e Psiche realizzati da Andrea Appiani in occasione del ventennale di nozze di Ferdinando con la consorte Maria Beatrice Ricciarda. La Villa Reale con le oltre 740 stanze è nota come la Versailles della Brianza, con i 35 ettari dei Giardini Reali e i 680 ettari del Parco cintati da 14 km di mura, che lo rendono uno dei parchi delimitati più grandi d’Europa.
Giardini Reali
Foto Mario Donadoni - Archivio Consorzio Villa Reale e Parco di Monza

Giardini Reali Foto Mario Donadoni - Archivio Consorzio Villa Reale e Parco di Monza

VERSO IL FUTURO 

Ora la Reggia guarda verso il futuro. Per valorizzare in modo innovativo il complesso monumentale si è avviata la fase di redazione del masterplan, un vero e proprio piano di azione per valorizzare in modo sostenibile il patrimonio che compone il complesso monumentale Villa e Parco di Monza. Si tratta di uno dei più grandi e ambiziosi programmi di conservazione e sviluppo in corso nel nostro Paese. La finalità principale del progetto – definita nel 2017 dall’Accordo di Programma sottoscritto da Regione Lombardia, Comune di Milano e Comune di Monza con l’adesione di Consorzio Villa Reale e Parco di Monza, Parco Valle del Lambro e dal 2019 di ARIA SpA – è la valorizzazione del Parco e di tutti gli immobili che ne fanno parte, un patrimonio di grandissima rilevanza storica, culturale, paesaggistica ed ambientale. Le strategie e le linee di azione individuate contribuiranno a guidare l’efficace utilizzo delle risorse destinate al rilancio del complesso monumentale, a partire da quelle già messe a disposizione e stanziate da Regione Lombardia, pari complessivamente a 55 milioni di euro.

In collaborazione con

www.reggiadimonza.it

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