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Riscatto laurea da dirigente o da artigiano?
Sono un dirigente che ha prestato due anni di lavoro come artigiano, ho provato pertanto a chiedere, a un Patronato qualificato, il calcolo dei costi per il riscatto laurea con quest'ultimo inquadramento. Mi è stato risposto che è comunque altrettanto dispendioso. In seguito ci saranno anche oneri per la ricongiunzione?Le confermo la possibilità di chiedere il riscatto del periodo di laurea nella Gestione Artigiani. I principi di massima indicati dal Patronato sono in linea generale esatti, ma con una differenza assai importante. Per determinare l'onere del riscatto occorre raffrontare l'importo della quota di pensione maturata nella gestione in cui si chiede il riscatto (nel Suo caso, la Gestione Artigiani) con quella che risulterebbe maturata nella stessa gestione, una volta accreditato il riscatto. Il risultato così ottenuto va poi moltiplicato per i coefficienti di cui Le ha parlato il Patronato e che sono analoghi tra dipendenti e autonomi.
Nel Suo caso, l'importo assai irrisorio della quota di pensione maturata nella Gestione Artigiani dovrebbe comportare un onere assai contenuto, visto che la differenza tra i due importi di pensione sarebbe comunque ugualmente irrisoria. Uso il condizionale perché il principio che Le ho illustrato potrebbe subire modifiche se, con il riscatto della laurea, Lei transitasse dal sistema misto a quello retributivo. Ad ogni buon conto, considerato che non costa e non pregiudica nulla, Le consiglio di inoltrare la domanda all'Inps e di attendere la loro risposta.
Una volta riscattato il periodo di laurea nella Gestione Artigiani, per maturare il diritto alla pensione anticipata, non è necessaria alcuna ricongiunzione di questi contributi con quelli versati come lavoratore dipendente. La contribuzione versata, come lavoratore autonomo, e quella accreditata, come dipendente, si cumulano senza alcun onere per raggiungere il diritto alla prestazione pensionistica, il cui importo sarà composto di due distinte quote, una per i contributi da dipendente (in base agli stipendi percepiti da dipendente) e l'altra in base ai versamenti fatti da autonomo e in base ai redditi percepiti per tale attività.