Dirigenza e Politica a confronto
Gli incontri organizzati con i quattro candidati alla Presidenza della Regione Lombardia ed il dibattito con i candidati politici nazionali dei collegi lombardi hanno aperto un dialogo costruttivo per lo sviluppo economico e sociale del territorio lombardo.
Franco Del Vecchio
Segretario CIDA Lombardia - lombardia@cida.it
La confederazione CIDA che rappresenta due milioni di manager in attività ed in pensione del privato e del pubblico, dei quali oltre 250 mila in Lombardia, ha organizzato a Milano, da novembre a febbraio 2018, cinque incontri con i candidati alle elezioni regionali e nazionali per aprire un dibattito sulle aspettative, le prospettive e le iniziative proposte dagli esponenti politici e dalle rappresentanze della società civile.
I quattro incontri con i candidati alla presidenza della regione Lombardia sono iniziati con Giorgio Gori del Centro Sinistra, poi con l’On. Eleonora Cimbro in assenza del candidato Onorio Rosati per Liberi e Uguali, quindi con Dario Violi del Movimento 5 Stelle ed infine con Attilio Fontana del Centro Destra, dando così pari opportunità agli esponenti politici. Non si è trattato di comizi elettorali, bensì di un confronto responsabile sulle proposte politiche e sociali, come è possibile verificare dalla registrazione dei quattro incontri trasmessi in diretta streaming e accessibili cliccando le immagini seguenti.
L'ultimo della serie d'incontri con i candidati alla Regione
Gli incontri con i candidati alla presidenza della regione Lombardia si sono svolti con una introduzione del segretario CIDA regionale sui temi dei manager: l’efficienza del mercato del lavoro e l’occupazione, con particolare attenzione ai giovani, la stabilità delle istituzioni e la certezza del diritto, la fiscalità, le prospettive previdenziali e le proposte per un rinascimento economico e valoriale del territorio e del Paese. Il documento CIDA sulle “Valutazioni e proposte della dirigenza sulla politica sociale ed economica del Paese” è stato presentato negli aspetti rilevanti evidenziando la necessità di:
- un percorso di risanamento della finanza pubblica per evitare di aumentare il debito a carico delle nuove generazione e i rischi di marginalizzazione del Paese, che sono strettamente legati alla sua incapacità di apparire credibile sotto questo aspetto. I processi di revisione della spesa che devono essere affrontati con determinazione perché ci sono ampi margini di manovra per una razionalizzazione da parte di manager competenti.
- assicurare sostenibilità delle politiche sociali adottando un universalismo nel campo dell’assistenza, con precise allocazioni preventive di bilancio e percentuali del PIL, che permettano la verifica dei risultati a consuntivo, che favoriscano maggiore equità, sussidiarietà ed efficienza nel rispetto dei diritti di tutti.
- sostenere il secondo Paese manifatturiero europeo che merita una particolare attenzione alle politiche di sviluppo della competitività delle imprese, promuovendo gli investimenti in innovazione e crescita del capitale umano, investendo nelle infrastrutture di comunicazione, nei trasporti, nei piani energetici e nelle iniziative che possano favorire il rientro delle produzioni delocalizzate (Reshoring). È ora che le istituzioni tornino a fare la loro parte: gli investimenti pubblici in infrastrutture e servizi, la semplificazione e l’eliminazione della burocrazia per creare un contesto favorevole allo sviluppo.
- riduzione del carico fiscale; fra i più elevati d’Europa per chi paga le tasse e cioè i lavoratori dipendenti, i pensionati e le aziende ben gestite. È necessario un intervento finalizzato a ridurre la pressione fiscale, semplificare il sistema, garantire una maggiore neutralità del sistema rispetto alle scelte dei singoli, assicurando l’equità di trattamento verso i contribuenti realmente incapienti.
Le domande ai candidati
L’incontro è quindi proseguito con una serie di domande proposte dalle rappresentanze dei diversi settori della dirigenza e rivolte dal segretario CIDA Lombardia al candidato alla presidenza, fra le quali:
- Oggi si parla molto di dis-intermediazione. Sembrerebbe che Il governo del Paese sottovaluti il contributo dei corpi intermedi e non creda nella loro capacità di evoluzione. Ritiene che il valore della rappresentanza meriti di essere sostenuta e sia utile al Paese? Domanda alla quale tutti i candidati hanno risposto “Si”
- Vorremmo sapere se il 3% della popolazione costituito dai manager può contare di più soprattutto in una regione come la Lombardia che ne registra la più alta presenza (45% della dirigenza privata) e il maggiore gettito contributivo, con presenze istituzionalizzate nei tavoli di confronto e consultazione. Tutti i candidati hanno risposto impegnandosi ad invitare le rappresentanze manageriale ai tavoli di lavoro e confronto.
- Come intende proporre e utilizzare la maggiore autonomia della Regione Lombardia? Diverse, ma sempre responsabili, le risposte dei candidati che è possibile riascoltare accedendo alle video registrazioni sulla rivista Dirigenti Industria digitale.
- La Lombardia produce ricchezza per il Paese con attività agricole, industriali, turistiche, commerciali e dei servizi che richiedono infrastrutture efficienti. Sono necessari progetti ambiziosi per far fronte alle esigenze di mobilità della metropoli milanese con tangenziali nuovamente rispondenti a tale significato e una viabilità provinciale in grado di soddisfare le esigenze delle imprese. Come intende rivolvere i problemi di mobilità e con quali risorse? Anche a questa domanda le risposte sono state diverse; risposte che meritano un successivo approfondimento per dare concretezza ed efficacia alle esigenze di mobilità delle persone e delle merci, riducendo anche l’impatto ambientale.
- L’industria lombarda detiene il primato nazionale ed è fra i primi cinque territori industriali europei, un contributo importante all’economia che merita il sostegno istituzionale. L’industria 4.0 è una opportunità di rilancio della manifattura italiana, 2°al mondo dopo gli USA per rientro delle manifatture nel Paese d’origine. La Lombardia non è però la regione con il maggior n° di casi di Reshoring. Nel suo programma avrà spazio un piano per il sostegno all'industria, che comprenda investimenti nelle infrastrutture logistiche e di comunicazione, incentivi e sgravi fiscali, facilitazione burocratica, gestiti da uno specifico assessorato? Che ne pensa di tavoli di lavoro e di consultazione ai quali saremmo lieti offrire il nostro contributo? Tutti i candidati hanno accolto le proposte di dialogo e consultazione per assicurare efficacia delle iniziative per lo sviluppo di nuove e moderne iniziative industriali.
Altre domande hanno riguardato la sanità, il commercio, la sicurezza, la scuola, l’università e la ricerca, ed altre si sono aggiunte dai colleghi partecipanti come, il sostegno all’innovazione e alla digitalizzazione, l’utilizzo dei grattacieli milanesi della regione, la lotta all’evasione, la riduzione della spesa improduttiva, la lotta alla ludopatia, la partecipazione attiva all’Europa, etc.
Agli incontri hanno partecipato diverse centinaia di colleghi: in sala e in collegamento streaming. Cliccando le immagini seguenti è possibile vedere le registrazioni integrali degli incontri.
Incontro con il Centro Destra
Intervista a Dario Violi - Movimento 5 Stelle
Incontro con il Movimento 5 Stelle
Incontro con Liberi e Uguali
Il primo della serie d'incontri con i candidati alla Regione
Incontro con il Centro Sinistra
Nell’imminenza del voto del 4 marzo, CIDA ha organizzato il 27 febbraio anche un incontro con i candidati dei collegi milanesi Tommaso Nannicini, candidato del Partito Democratico capolista al Senato nel collegio plurinominale di Milano, il Sen. Andrea Mandelli, candidato Forza Italia per la Camera nel collegio uninominale di Monza ed altri esponenti per favorire il dialogo sui programmi e le proposte della dirigenza contenuti nel documento “Visione e proposte della dirigenza” che le 13 Federazioni aderenti alla CIDA hanno proposto all’attenzione della politica, in rappresentanza della dirigenza industriale, del terziario, del commercio, dei servizi, della pubblica amministrazione, istruzione e sanità.
Nei cinque incontri con la politica la dirigenza lombarda si è fatta sentire, esprimendo le proprie aspettative ed esercitando il ruolo propositivo di motore di sviluppo ed impegno sociale, nell’interesse della collettività e della valorizzazione del territorio.