Il piano degli aeroporti lombardi
Il convegno del 23 gennaio 2018 ha delineato l’evoluzione della domanda e come pianificare la risposta.
Gianpaolo Pirani
Socio ALDAI - Federmanager - Responsabile scientifico Commissione Infrastrutture e Commissione Urbanistica Ordine Ingegneri Milano
Milano e la Lombardia, motori trainanti del Paese, devono poter disporre di un elevato livello di connessione soprattutto alla grande scala con collegamenti aerei diretti con i 5 continenti. Gli aeroporti lombardi hanno oggi superato i 40 milioni di passeggeri annui e vi operano più 100 compagnie aeree di cui 17 cargo e nel 2017 si son registrate crescite a due cifre.
Quali sono i piani e le strategie dei Gestori, di ENAC (Ente Nazionale Aviazione Civile) e della Regione per garantire il livello di servizio richiesto e soddisfare la domanda?
Se ne è parlato al Convegno organizzato all’Ordine degli Ingegneri di Milano il 23 gennaio con un importante panel di relatori: Roberto Vergari Direttore Centrale di ENAC, Aldo Colombo Direttore Generale Trasporti di Regione Lombardia, Pietro Modiano Presidente di SEA, Emilio Bellingardi Direttore Generale di SACBO, Oliviero Baccelli Professore di Economia dei Trasporti Direttore del CERTeT, Maurizio Crispino Professore Ordinario al Politecnico di Milano e membro della Struttura Tecnica di Missione del MIT, Giulio De Carli Amministratore Delegato di OneWorks e con il saluto di Silvio Bosetti, Presidente della Fondazione Ordine degli Ingegneri di Milano.
Le tendenze
Roberto Vergari ha fornito una visione generale delle tendenze di forte crescita del traffico aereo che a livello mondiale raddoppierà entro il 2029 con 14 miliardi di passeggeri. Secondo stime di Eurocontrol nel 2035 ci potrebbe essere il 12% di domanda insoddisfatta, vale a dire di 2 milioni di voli (250 milioni di passeggeri NdR). Questo, di fatto, verrebbe a generare un sensibile aumento del ritardo medio, soprattutto a Francoforte e Londra con oltre 20’ a movimento. Sarà quindi importante disporre di capacità residua per attrarre dagli aeroporti saturi il traffico in eccesso.
In Italia il traffico aeroportuale è cresciuto nel 2017 a tassi di quasi il 7%, superando i 175 milioni di passeggeri, con Malpensa e Orio largamente sopra la media con crescita a due cifre, + 14% e + 11% rispettivamente. Di grande peso in Lombardia il traporto aereo delle Merci che raggiunge le 750.000 tonnellate/anno (il 65% del totale nazionale, con Malpensa che la fa da padrone con 600.000 tonnellate).
Vergari si è poi soffermato sulla classificazione fatta col recente Piano Nazionale degli Aeroporti che divide il territorio in 10 bacini, tra i quali il bacino Nord Ovest dove rientrano gli scali lombardi. Ne descrive i relativi ruoli e i programmi previsti. Per Malpensa si conferma il ruolo di scalo intercontinentale e hub multivettore con forte sviluppo, per Linate il consolidamento del ruolo “point to point” con traffico stabile, per Orio un’ulteriore crescita del traffico passeggeri, ma un fisiologico rallentamento delle merci. Per Brescia si può sostanzialmente ipotizzare una riserva di capacità per il futuro e un ruolo di aeroporto “all cargo”.
Come insegna l’esperienza, un aeroporto “all cargo” senza voli passeggeri non può raggiungere elevati volumi di traffico merci; può offrire servizi specializzati come ad esempio essere la base per un corriere espresso, per le poste nazionali, gestire merci particolari o deperibili. I grandi volumi si sviluppano solo se si hanno anche i voli passeggeri (che portano anche parecchie tonnellate di merci) perché sono questi che garantiscono un numero di destinazioni e di frequenze che un aeroporto “solo cargo” non potrà mai offrire. Si ricordi che nei grandi hub tipo Francoforte, più della metà delle merci viene trasportata nelle stive dei voli passeggeri (NdR).
L’aeroporto di Brescia Montichiari è stato invitato al convegno, ma nessun rappresentante della società Valerio Catullo di Verona che lo gestisce, ha potuto partecipare. La compagine azionaria della Società di Gestione (40% SAVE di Venezia e per il resto Comune di Verona, CCIAA di Verona e Province di Verona e di Trento) sembra far intravedere una gravitazione dello scalo verso il Nord Est (NdR).
La visione
L’intervento successivo, quello clou della giornata, è stato di Pietro Modiano: i milanesi amano Linate l’aeroporto “sotto casa”, che non potrà però sviluppare ulteriore traffico per limiti fisici e territoriali oggettivi. SEA investirà comunque e parecchio per migliorarne il livello di servizio, la funzionalità e l’architettura. L’aeroporto sarà ristrutturato anche in modo da garantire una visione prospettica dell’Idroscalo. E poi ci sarà la M4. Ma SEA guarda a Malpensa. Lo scalo varesino è in continua crescita. E solo lo scalo varesino può offrire i collegamenti intercontinentali. L’abbandono di Alitalia nel 2008 è stato drammatico: da un giorno all’altro il traffico è calato del 30%, si sono persi quasi tutti i collegamenti intercontinentali e, soprattutto, si sono persi i transiti (7 milioni all’anno), che sono il traffico più “pregiato”: i passeggeri in transito comprano molto nei negozi (Russi, Cinesi, …) e costano meno, perché non impattano sulle infrastrutture terminali (check-in; riconsegna bagagli, ecc.).
SEA ha lavorato molto e bene e oggi ha recuperato i livelli del 2007 grazie a EasyJet ed alle importanti azioni commerciali fatte con vettori stranieri per riempire i vuoti lasciati da Alitalia. Oggi ci sono 5 voli giornalieri per New York con diverse compagnie. E’ stato fatto un lavoro incredibile se si pensa che si sono superati i 22 milioni di passeggeri/anno senza una compagnia di riferimento come hanno tutti gli hub e con zero transiti. SEA ci ha creduto e ha sempre investito su Malpensa anche in momenti bui e continuerà a farlo.
Se SEA investe, anche le compagnie aeree investono perché allora ci credono. Meridiana (oggi al 49% Qatar AW) a partire dall’estate farà il suo hub a MXP con voli diretti su JFK e Miami. Ryan air è già approdata al T1 con 1 milione di passeggeri. Arriverà a breve Norwegian (compagnia low cost per il lungo raggio) con un progetto di integrazione con EasyJet.
Altro punto importante è il Malpensaexpress. Bisogna risolvere il tema Cadorna /Centrale. La stazione deve essere una sola con treni che partono ogni 10-15’ e non può essere che la Centrale, perché così sarà garantita la connessione con tutti i collegamenti regionali, interregionali e con l’AV, allargando quindi sensibilmente il bacino di riferimento dello scalo. Presupposto necessario è il potenziamento della linea Rho-Gallarate. Importante è inoltre il completamento della linea T2 -Gallarate per le provenienze anche dalla Svizzera.
Il collegamento ferroviario con Malpensa sarà sottoposto ad un test importante nel 2019 quando verrà chiuso Linate per tre mesi per lavori (tra cui il rifacimento della pista) e i milanesi partiranno solo da Malpensa. Ci saranno nuovi vagoni rossi targati Sea, con wifi e tutti i confort.
Emilio Bellingardi ha illustrato il nuovo Piano di sviluppo di Orio che prevede investimenti per 509 milioni di € entro il 2030. Sottolinea come per la condivisione del Piano si sia seguito il metodo del “pubblico dibattito” precisando che è in fase di avvio la procedura di VIA. Il Piano prevede di dedicare il settore a Sud della pista di volo esclusivamente alla funzione passeggeri e di trasferire a Nord l ’area merci con nuove installazioni e piazzali aerei. Il Terminal passeggeri, già oggetto di importanti interventi, sarà ulteriormente ampliato.
Vi saranno poi importanti interventi sulla razionalizzazione della viabilità di accesso ed è in fase di definizione il progetto del collegamento ferroviario.
La Tavola Rotonda
Si è poi dato corso alla Tavola Rotonda con un primo intervento di Aldo Colombo che ha ribadito quanto già espresso dai precedenti relatori in merito a ruoli e prospettive degli scali e si è viceversa soffermato maggiormente sul tema dell’accessibilità, illustrando gli interventi in essere e previsti per i collegamenti sia ferroviari che stradali.
Risolutivi gli interventi come il potenziamento della Rho-Gallarate che consentirà il collegamento Centrale-Malpensa via “cintura” con un risparmio di almeno 10’ e il collegamento da Malpensa verso Nord che consentirà i collegamenti dalla Svizzera. Parimenti importante il collegamento ferroviario da Bergamo città all’aeroporto che consentirà anche una valida alternativa al servizio con bus da Milano.
Di rilievo è quanto poi Aldo Colombo ha sinteticamente illustrato relativamente alle richieste per il settore aeroportuale contenute nella Deliberazione del Consiglio Regionale n. X/1645 del 17/11/2017 per le autonomie: piena competenza regionale ad approvare i progetti delle infrastrutture aeroportuali ricadenti sul territorio lombardo di intesa con il Governo, ivi inclusa la relativa procedura di valutazione di impatto ambientale. Viene inoltre richiesto che sia attribuita alla Regione la governance degli aeroporti lombardi, con assunzione del ruolo di ente concedente e con un più incisivo coinvolgimento nella redazione del piano aeroportuale, d’intesa con ENAC.
Maurizio Crispino ha evidenziato come nell’ambito della Struttura Tecnica di Missione del MIT, sia ora richiesto uno Studio di Fattibilità con accurata Analisi CB per e la condivisione e la scelta dei progetti di interesse nazionale. Si è soffermato sull’analisi dei collegamenti ferroviari, illustrando anche la variante AV con transito da Brescia Montichiari. Interessante infine l’aspetto safety che Crispino ha introdotto come importante elemento di “promozione” di un aeroporto.
Giulio De Carli ha ripreso alcuni concetti del Piano Nazionale Aeroporti di cui è stato estensore con OneWorks ed ha tenuto a sottolineare l’importanza e la relativa unicità di convegni di questo tipo sugli aeroporti, con confronti concreti e costruttivi, rendendo merito all’Ordine degli Ingegneri di Milano.
Ha concluso Oliviero Baccelli che ha esposto alcuni importanti concetti sulla crescita del traffico: perché questa crescita a due cifre per Malpensa e Orio? Oltre ai fattori positivi legati al superamento della crisi economica ed al trend positivo del traffico aereo a livello nazionale ed europeo, in Lombardia si registra un incremento della popolazione di circa 500.000 unità e Milano richiama sempre più turisti e traffico business “incoming” per le sue iniziative che hanno forte attrazione a livello mondiale e per il perdurante effetto traino di EXPO. Bisogna quindi assecondare e favorire la crescita, e bisogna investire a Malpensa perché può tornare a recuperare almeno in parte il ruolo di aeroporto hub & spoke anche in assenza di una compagnia di bandiera. Si potranno sviluppare i transiti attraverso la nuova piattaforma World wide di Easy jet che consentirà di prenotare anche i voli intercontinentali di altre Compagnie aeree come Norwegian e Neos. Importante è lavorare anche sugli accordi bilaterali tra stati e sulla quinta libertà (consentire ad una compagnia aerea di collegare due paesi terzi: ad esempio Emirates che collega Malpensa con New York).
Un cenno finale alla linea M4 che collegherà Linate. Realizzare il capolinea in aeroporto potrebbe creare grossi problemi per l’interscambio con il flusso dei pendolari che accederanno quotidianamente dal territorio con auto private o autolinee per prendere poi la metropolitana.