Il vangelo secondo Gesù Cristo

Il portoghese Josè Saramago, premio Nobel per la Letteratura nel 1998, scrisse “Il vangelo secondo Gesù” nel 1991 soffermandosi sulla vita di Gesù Cristo in una maniera diversa da come l’abbiamo acquisita ascoltando e leggendo i vangeli canonici della religione cattolica

Di Josè Saramago
Edizione Universale Economica Feltrinelli
Pagine 351 - Prezzo 11 € 

Recensione a cura di Pasquale A. Ceruzzi
Si dice che Saramago, nel comporre il suo bel libro, si sia ispirato in qualche maniera ai Vangeli apocrifi (nascosti) scritti nel secondo secolo dopo Cristo (dopo i 4 vangeli canonici, inclusi nel Nuovo Testamento, le prime comunità cristiane tentarono attraverso i vangeli apocrifi di indirizzare la fede e di cogliere le esigenze mostrate dai primi fedeli). Personalmente non credo a questa opinione e, a mio avviso, il vangelo di Josè Saramago è una versione originale creata dall’autore con una sua specifica trama, i suoi episodi e talune caratteristiche uniche dei personaggi.  Il racconto si sviluppa nello stile serio e asciutto di Saramago, spesso ironico ma senza concessioni al sussiego. I periodi sono molto lunghi e separati da virgole, non ci sono i punti e i ritorni a capo, che sono invece sostituiti da una virgola e la lettera maiuscola ogni volta che prende la parola una persona diversa da quella che ha precedentemente parlato. Saramago umanizza tutti i personaggi del suo vangelo, da Giuseppe e Maria a Gesù, senza risparmiare nemmeno Dio. La storia in se stessa è molto lontana dai testi di fede, che posseggono invece i seguenti principi essenziali: 
  • la sacra tradizione;
  • la paternità apostolica: il testo deve poter essere attribuito agli apostoli o a persone in stretto contatto con loro;
  • uso liturgico: il testo veniva utilizzato nelle liturgie delle prime comunità cristiane;
  • ortodossia: il testo deve rispettare le verità dogmatiche della fede, come l’Unità e Trinità di Dio e la compresenza della natura umana e divina in Gesù Cristo.

Saramago nel suo racconto non risparmia critiche alle religioni tradizionali nella quale la vita di Gesù si colloca. Specialmente la liturgia e le tradizioni più arcaiche sono condannate. Descrive ad esempio in maniera cruda e senza attenuanti le pratiche brutali dei sacrifici di animali nel Tempio di Gerusalemme e la pratica dolorosa della circoncisione effettuata sui neonati.
La vita di Gesù è a tutti gli effetti quella di un giovane che va incontro al suo destino gravato da due pesi terribili:
  • la colpa grave del padre Giuseppe che si macchia di vigliaccheria ed egoismo nei confronti del paese di Betlemme e degli innocenti che vengono uccisi da Erode;
  • di far parte prima inconsapevolmente e poi gradualmente di un progetto stabilito da Dio per diventare il suo figlio sacrificato e formare una nuova religione che permetterà a Dio, una volta solo degli ebrei, di diventare il Dio dei cristiani e del mondo.
Gesù non potrà fare niente per sottrarsi a questo destino e sarà sconvolto dal fatto che lui sarà il mezzo per espandere la gloria di Dio sulla terra (un Dio ipocrita e senza scrupoli) e coinvolgere molte altre persone le quali, a causa sua e per la fede riposta in lui, saranno chiamate a subire torture, sofferenze, uccisioni e privazioni di ogni genere, da allora ai nostri tempi, senza soluzione di continuità e senza che si possa ancora immaginare una fine.

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L’incontro Il vangelo secondo Gesù Cristo si terrà in videoconferenza Zoom 
giovedì 7 aprile 2022 alle ore 17:00 
Per registrarsi, ricevere il link e collegarsi all’evento www.aldai.it

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