Relazione sull’attività del Consiglio Direttivo ALDAI
Speciale Assemblea ALDAI Lunedì 5 giugno 2017
In questo nostro appuntamento annuale con i Soci ALDAI, presentando il bilancio consuntivo del 2016, anche se siamo ormai nel bel mezzo del 2017, vorrei tracciare le linee secondo le quali la nostra Associazione ha camminato nel secondo anno della Consiliatura.Vorrei articolare il mio intervento su tre direttrici che mi pare rappresentino bene i punti di attenzione di ALDAI, così come esplicitati nel programma esposto lo scorso anno, per promuovere un rilancio dell’Associazione, nel contesto della situazione generale dell’industria italiana e della sua dirigenza. In quest’anno abbiamo sviluppato un’intensa attività propositiva nei confronti di tutta Federmanager, facendo apprezzare come best practices molte delle nostre migliori realizzazioni.
Si possono quindi individuare i filoni:
- del lavoro, e del lavoro dirigenziale in particolare;
- della società civile, e quindi del rapporto dei dirigenti con la società;
- della comunicazione, e quindi delle modalità nuove con cui rappresentiamo la realtà dirigenziale.
Naturalmente si rimanda per maggiori dettagli alle relazioni di attività dei singoli servizi e delle Commissioni, spesso articolate in Gruppi tematici (vedi Dirigenti Industria di aprile 2017).
1) Il lavoro e il dirigente
La produzione industriale ha dato qualche timido segno di ripresa, ma sicuramente una ripresa delle occasioni di lavoro per i dirigenti è ancora un auspicio, pur trovandoci noi a Milano nella situazione più favorevole rispetto a molte zone italiane.
Ancora non accenna a placarsi la fuoriuscita tumultuosa dalle (ormai poche) realtà industriali più grandi, ma non si hanno segnali di inversione di tendenza nella piccola e media impresa. I discorsi sulla crescita culturale dell’imprenditoria, sul ricambio generazionale etc., restano allo stadio di intenzioni e di dichiarazioni, ma non incidono nella realtà che sperimentiamo e non si notano cambiamenti significativi nella prassi di molte, troppe aziende. Il contenimento dei costi si traduce in operazioni mordi e fuggi di breve respiro, che lasciano cicatrici profonde, non solo nella professionalità di molti colleghi, ma spesso anche nella salute delle imprese.
Circa 800 cessazioni firmate in ALDAI, che corrispondono (secondo la nostra esperienza) meno della metà delle fuoriuscite totali, rappresentano una realtà che non può lasciare indifferenti.
Si noti che il fenomeno dei licenziamenti collettivi, una fattispecie recentemente entrata nel nostro ordinamento (che ha imposto anche un adeguamento del nostro modo di assistere i colleghi) ha riguardato 31 aziende, coinvolgendo 300 dirigenti (177 quelli messi in mobilità), senza dimenticare gli 8 casi trattati a livello nazionale e che pure hanno mobilitato la nostra struttura in appoggio alle procedure federali.
Il nostro sistema conta 30 RSA costituite (di cui 8 sono state rinnovate), riunite nella Consulta delle RSA e coordinate dalla Commissione Sindacale e Lavoro. È uno dei compiti principali ai quali ci siamo dedicati, per costituire una presenza capillare a ridosso dei dirigenti che lavorano nelle imprese più grandi e per avere un immediato riscontro delle situazioni.
La Commissione Sindacale ha lavorato intensamente, contribuendo con numerosi documenti e sollecitazioni al dibattito federale, soprattutto in vista di una ripresa del confronto con Confindustria sul Contratto Collettivo di Lavoro, producendo analisi e pareri sul rinnovo. Durante l’anno si è definitivamente strutturato il Gruppo di Lavoro Mind the gap, composto da volontari e afferente alla Commissione Sindacale, che ha esplorato una lunga serie di opzioni possibili per i manager inoccupati.
Il Servizio Orientamento della struttura ALDAI propone le convenzioni con le società di outplacement, e il servizio Multibrand per un supporto nella difficile fase della transizione.
Da notare che è stata rinnovata la polizza di tutela legale che assicura fino ad un massimale di 5.000 euro l’assistenza legale in caso di vertenze di lavoro, spesso connesse con le uscite.
Una riflessione importante ha riguardato la trasformazione in atto delle modalità di lavoro legata alle nuove tecnologie, che ha ormai assunto la denominazione di Industry 4.0. Si tratta di un processo già in atto, al quale il sistema industriale deve far fronte. Abbiamo tra i primi sensibilizzato i nostri iscritti con la realizzazione delle indagini realizzate dal Politecnico di Milano e dalla Scuola di Direzione Aziendale dell’Università Bocconi. Ciò avveniva in tempi non sospetti, fin dall’anno precedente, ed abbiamo poi coerentemente continuato la discussione e l’analisi di casi concreti per alcuni settori di rilevanza per la nostra realtà. Ci siamo confrontati con Assolombarda per avviare le sinergie con le azioni che doverosamente la realtà milanese e lombarda ha la precisa responsabilità di realizzare, come contributo fondamentale per tutta
l’Italia.
ALDAI ha contribuito fattivamente alla realizzazione ed all’avvio della Commissione Industria di Federmanager, articolata nelle diverse sotto-commissioni. Industria 4.0 è al centro della riflessione non solo della sottocommissione specifica, ma della Commissione Industria stessa, perché si tratta di un fenomeno trasversale che marca un mutamento epocale. Vogliamo riaffermare il ruolo dei dirigenti nella creazione del lavoro e nella promozione di una cultura del lavoro adatta ai tempi nuovi.
Un capitolo a parte merita il welfare, ormai componente indispensabile per la qualificazione del lavoro, anche se occorre ancora impegnarsi per trasmettere questa convinzione a tutti i colleghi in servizio, specialmente ai giovani dirigenti. Il welfare è infatti la nuova frontiera delle relazioni sindacali e ALDAI parte da una posizione di forza, testimoniata dai numeri del Servizio Fasi Assidai, dalla consulenza fiscale e previdenziale così apprezzata e dalla convinzione che la difesa della dignità del lavoro passa anche dalla difesa dell’equità dei trattamenti pensionistici. ALDAI anche in questo caso ha supportato l’azione della CIDA e di Federmanager per contrastare la deriva ideologica che, attuando una sistematica disinformazione tenta di gettare discredito sociale su tutti noi.
L’ultimo cenno, come sempre lieto e scintillante, per il lavoro svolto dalle colleghe del Gruppo Minerva ALDAI, culminato nel convegno Merito e Talento, ormai un appuntamento tradizionale per la città, con il quale si mette in risalto la specifica valenza di un approccio originale e prezioso alla conduzione delle aziende.
2) La realtà territoriale ed il dirigente
Le occasioni di contatto con le forze politiche che hanno presentato i propri candidati per le elezioni comunali sono state molto seguite dai soci, che hanno animato il dibattito con i principali concorrenti, tutti ospiti nella sede ALDAI durante la campagna.
Si è trattato non solo di ascoltare i programmi e le posizioni, ma di proporre posizioni e offrire la collaborazione dei dirigenti per i problemi della città. Oltre a queste occasioni “ufficiali”, la presenza di ALDAI è stabilmente assicurata da una serie di iniziative, che non citiamo una per una, ma che hanno tutte il merito di portare nel tessuto cittadino, notoriamente ricco di stimoli e vivace per iniziative, una presenza vitale di un segmento della popolazione che ha proprie caratteristiche di esperienza, competenza e autorevolezza.
I gruppi che operano all’interno dell’ALDAI sono numerosi e qualificati e contribuiscono validamente a proporre ed organizzare la presenza sopra citata, con una grande dedizione da parte dei soci senior. Alcuni aspetti forse meno noti meritano di essere menzionati. Il Gruppo VISES ALDAI ha rilanciato, nella nostra concreta realtà territoriale, la presenza della Onlus di riferimento di Federmanager, cogliendo numerose sollecitazioni e suggerimenti che nascevano via via dai soci.
Il Presidente ALDAI ha partecipato ad alcune manifestazioni in scuole che hanno adottato il sistema salvavita per il trattamento delle patologie cardiache ed ha potuto constatare l’attenzione rivolta al nostro mondo da parte di alunni e insegnanti grazie a questo semplice gesto. VISES è sempre più sinergico con il gruppo di lavoro dei Seniores per il sociale, che già aveva lanciato attività concrete di aiuto ai meno fortunati della nostra città, in collaborazione con ben note realtà assistenziali milanesi. In un altro contesto le Borse di studio, che ALDAI ha voluto riservare a favore di giovani che stanno svolgendo con ottimo profitto gli studi universitari pur vivendo in situazioni svantaggiate e di forte disagio economico, costituiscono un “ponte verso il futuro” che qualifica la nostra attenzione alle nuove generazioni.
Un episodio particolarmente coinvolgente è stata la Premiazione soci con 40 anni di anzianità. Si è trattato di un’esperienza di senso di appartenenza che ha accomunato i numerosi colleghi che hanno voluto essere presenti, molti anche con i familiari. Sono stati accolti nella nostra sala Viscontea, in quell’occasione dedicata a Sergio Zeme, e ci hanno testimoniato i valori di un associazionismo, che ora dobbiamo riscoprire in forma nuova.
3) La comunicazione dei dirigenti
Il modo di comunicare quanto crediamo ed affermiamo deve trovare nuove forme e strumenti per incidere nella realtà in continua evoluzione. È stato questo un impegno preciso preso dal Consiglio Direttivo per invertire la rotta di una progressiva perdita di “senso dell’associazione” all’interno e all’esterno di ALDAI.
Il piano di sviluppo associativo varato nel 2016, ed attualmente in pieno svolgimento, ha puntato sulla comunicazione per rendere attraente l’idea di associarsi e gratificante la permanenza nell’Associazione.
Ovviamente l’immagine e la reputazione che emergono dalle nostre prese di posizione e dai nostri rapporti con la società sono un connubio inscindibile di ciò in cui crediamo e di come siamo in grado di farlo percepire. Alcune parti del piano hanno funzionato, altre meno, altre sono “andate lunghe”, ma in generale ci pare che siamo avviati verso una presa di coscienza collettiva del valore della appartenenza alla comunità dei manager. Il primo passo è stato l’ascolto della posizione degli associati, che ha coinvolto un numero significativo di colleghi, ai quali ora stiamo trasferendo alcune risposte alle osservazioni più evidenti e chiare. All’indagine realizzata, in collaborazione con le Associazioni della Lombardia, da ALDAI, si è affiancata quella della Federazione che ha coinvolto in tutta Italia coloro che hanno abbandonato la Federazione. La presenza sui media si è articolata in una crescente produzione di lanci che stanno trovando buona eco sulla stampa cartacea e on-line. Di rilievo anche l’attività sui media con l’attivazione dei canali Linkedin, Twitter e Facebook. La realizzazione della rivista Dirigenti Industria in formato digitale, in due versioni “su misura” dei dirigenti in servizio ed in pensione, è stata accuratamente preparata e lanciata alla fine dell’anno, essendo molto apprezzata e pronta per ulteriori sviluppi.
Va ribadito che la spinta allo sviluppo associativo impressa da ALDAI, e fatta propria dalle Associazioni Lombarde, che tra l’altro hanno assicurato il loro sostegno economico alla rivista digitale, è stato condiviso dalla Federazione ed è anzi il primo passo già realizzato di un piano che la Federazione svilupperà a partire dal 2017.
Tutte le attività svolte hanno potuto contare sul fattivo e competente apporto della struttura ALDAI e della sua Direzione, che costituisce una vera e propria eccellenza pur con le limitazioni di organico che la gran mole di incarichi mette a dura prova. Si tratta di un patrimonio che ci viene ammirato (ed anche invidiato) da tutta Federmanager e che non manca di sostenere anche in varie occasioni compiti di rilievo nazionale.
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01 maggio 2017