Una Regione che corre, ma…
Il rendiconto sociale INPS, presentato a Bologna il 30 settembre 2024, rappresenta una Regione con l’economia in buona salute.
Massimo Melega
Presidente Federmanager Bologna Ferrara Ravenna
Il rendiconto sociale INPS, presentato a Bologna il 30 settembre 2024, rappresenta una Regione con l’economia in buona salute.
I dati sull’occupazione sono ottimi anche quest’anno: la Provincia di Bologna vede una disoccupazione al 3,8%, non lontano dal 3,6% del 2023 (record europeo), e quella femminile scende addirittura al 3,4%.
La variazione percentuale positiva della forza lavoro vede in testa Bologna, seguita da Ravenna.
Nel 2022 il Pil della nostra regione costituiva il 9,2% di quello nazionale, e – secondo Prometeia – nel 2023 registra una crescita ulteriore del +0,8%, mentre nel 2024 crescerà dello 0,6%.
I dati sull’occupazione sono ottimi anche quest’anno: la Provincia di Bologna vede una disoccupazione al 3,8%, non lontano dal 3,6% del 2023 (record europeo), e quella femminile scende addirittura al 3,4%.
La variazione percentuale positiva della forza lavoro vede in testa Bologna, seguita da Ravenna.
Nel 2022 il Pil della nostra regione costituiva il 9,2% di quello nazionale, e – secondo Prometeia – nel 2023 registra una crescita ulteriore del +0,8%, mentre nel 2024 crescerà dello 0,6%.
E l’industria, con il 22,7 % della forza lavoro (si pensi che il commercio ne occupa il 9,3%) tira la volata.
Oltre alla buona notizia: il sistema previdenziale nella nostra Regione è sostenibile. Le entrate contributive crescono anche nel 2023.
Ma la popolazione cala: nel 2022 la differenza tra decessi e nascite (“saldo naturale”) è pari a 24.366, eguagliando il saldo del 2021 e restando molto vicina al record (negativo) del 2019: 28.411.
E poi c’è la crisi tedesca e quella del comparto automotive, che frena (quando non blocca addirittura) molte imprese che forniscono componentistica di elevata qualità.
Ecco allora i momenti difficili di Stellantis, Berco, Rexnord, e di tante altre importanti realtà dei nostri territori.
Come possiamo evitare che queste sacche di crisi compromettano la crescita di una regione che oggi è la terza nel Paese per il suo contributo al Pil nazionale?
Ecco allora i momenti difficili di Stellantis, Berco, Rexnord, e di tante altre importanti realtà dei nostri territori.
Come possiamo evitare che queste sacche di crisi compromettano la crescita di una regione che oggi è la terza nel Paese per il suo contributo al Pil nazionale?
Forse occorre spingere ancora di più l’iniziativa imprenditoriale sulle manifatture di prodotti finiti ad alta tecnologia.
La subfornitura “aggancia” fette di produzione alle crisi di questo o quel settore, mentre una robusta iniziativa imprenditoriale è anche in grado di diversificare le sue linee produttive. Si pensi a come è nata Ducati elettromeccanica, che agli inizi ha prodotto di tutto, persino cineproiettori e macchine fotografiche, od a Calzoni, che ha spaziato in ogni branca della meccanica, od a G.D., che ha prodotto anche motocicli, prima di divenire uno dei maggiori protagonisti nel campo delle macchine automatiche…
Lo stesso comparto delle macchine automatiche è per sua natura in grado di riconvertirsi e modellarsi sui fabbisogni dei clienti …
Il rischio – come ben espresso dall’Assessore Colla – è quello dello “spiazzamento tecnologico” e della conseguente polarizzazione sociale.
Ma a monte di tutto questo ci sono le competenze, e bene fa la Regione a dare impulso ai percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore - Ifts, dai quali si spera possano uscire i Ducati del futuro!
Fa ben sperare il dato dei “NEET” (non occupati e non in istruzione) all’11% contro il 16,1% nazionale, ma non basta: occorre sostenere la crescita delle nuove generazioni attraverso l’educazione alla responsabilità, personale e sociale.
E poi l’upskilling, facilitato dal bando regionale S3 e dalle offerte degli enti di formazione di Federmanager e Confindustria, oltre che dalle iniziative di altissimo livello della nostra Federmanager Academy, per non parlare del ruolo determinante di Fondirigenti.
Un “sistema” che gioca a favore dello sviluppo, con un occhio particolare al sociale, perché alla sua crescita possa concorrere e beneficiare tutta la popolazione.
05 dicembre 2024