Indagine esplorativa sulle competenze manageriali in Emilia - Romagna: un prezioso strumento di lavoro elaborato dall’Osservatorio 4.Manager
INSERTO SPECIALE 4.MANAGER: imprenditori e Manager insieme per lo sviluppo, con il supporto della Regione Emilia - Romagna.
a cura della redazione
L’Osservatorio 4.Manager è uno strumento voluto da Confindustria e Federmanager con l’obiettivo di individuare ed analizzare i trend economici, di mercato, tecnologici, normativi e socio-culturali che condizionano l’evolvere delle competenze manageriali nel nostro Paese. Ha inoltre l’obiettivo di monitorare e individuare le buone pratiche nel campo del welfare aziendale e dei rapporti tra imprese e manager.
Le competenze manageriali rivestono un ruolo cruciale per la crescita delle organizzazioni e delle imprese, e l’indagine esplorativa sulle competenze manageriali in Emilia-Romagna condotta dall’Osservatorio offre una panoramica dettagliata delle competenze professionali a livello manageriale richieste e disponibili in particolari settori ed aree geografiche di interesse. In particolare, il documento contiene una breve analisi riguardante tre aree geografiche di interesse - Italia, Emilia-Romagna e Bologna - in tema di competenze manageriali generiche e competenze manageriali specifiche nel campo dell’innovazione, dell’export, della logistica e della produzione.
COMPENTENZE E MISMATCHING
In tema di competenze, l’indice europeo delle competenze (ESI, European Skills Index) di Cedefop permette di analizzare l’efficienza dei sistemi di competenze negli Stati membri dell’UE e tra di essi con riguardo alla complessità del mercato delle competenze. L'ESI si compone di tre macro-aree: sviluppo, attivazione e abbinamento delle competenze; ciascuna macro-area misura un aspetto diverso di un dato sistema di competenze nazionale e consente di analizzare gli aspetti rispetto ai quali si possono conseguire miglioramenti.
Nell’ultimo rapporto 2022, l'Italia si colloca ultima tra i 31 Paesi per cui viene costruito l’ESI, rimanendo nella stessa posizione raggiunta dall’indice nel 2020. L’indice 2022 per l’Italia mostra un valore pari a 15, vale a dire che ha raggiunto solo il 15% della performance ideale, è che c’è ancora l’85% di margine di miglioramento. Scendendo più nel dettaglio, dall’indice, si osserva che l’Italia si colloca al 24° posto per sviluppo delle competenze (Skill Developement), che rappresenta le attività di formazione e istruzione del Paese e gli output immediati di quel sistema in termini di competenze sviluppate e raggiunte. Per “abbinamento delle competenze” (Skill Matching), che rappresenta la misura in cui le competenze sono effettivamente abbinate nel mercato del lavoro, l'Italia si ferma al 27° posto. È, tuttavia, per il punteggio nell'”attivazione delle competenze” (Skill Activation), che prende in considerazione indicatori di passaggio dall’istruzione al lavoro e partecipazione al mercato del lavoro, che l’Italia risulta all’ultimo posto della classifica tra i 31 paesi interessati dalla costruzione dell’indice ESI, in cui registra i valori più bassi in tutti gli indicatori.
Nell’ultimo rapporto 2022, l'Italia si colloca ultima tra i 31 Paesi per cui viene costruito l’ESI, rimanendo nella stessa posizione raggiunta dall’indice nel 2020. L’indice 2022 per l’Italia mostra un valore pari a 15, vale a dire che ha raggiunto solo il 15% della performance ideale, è che c’è ancora l’85% di margine di miglioramento. Scendendo più nel dettaglio, dall’indice, si osserva che l’Italia si colloca al 24° posto per sviluppo delle competenze (Skill Developement), che rappresenta le attività di formazione e istruzione del Paese e gli output immediati di quel sistema in termini di competenze sviluppate e raggiunte. Per “abbinamento delle competenze” (Skill Matching), che rappresenta la misura in cui le competenze sono effettivamente abbinate nel mercato del lavoro, l'Italia si ferma al 27° posto. È, tuttavia, per il punteggio nell'”attivazione delle competenze” (Skill Activation), che prende in considerazione indicatori di passaggio dall’istruzione al lavoro e partecipazione al mercato del lavoro, che l’Italia risulta all’ultimo posto della classifica tra i 31 paesi interessati dalla costruzione dell’indice ESI, in cui registra i valori più bassi in tutti gli indicatori.
Come si può vedere nella tabella 2, la difficoltà di reperimento di figure dirigenziali in Italia, presenta una percentuale pari al 39,5% nel 2020, e nel 2022 le difficoltà sono aumentate notevolmente, toccando il 55,3%. L’Emilia-Romagna ha registrato una marcata diminuzione delle difficoltà nel 2020, scendendo al 38,3% rispetto al 52,9% del 2018. Questo calo nel 2020, attribuibile agli effetti della pandemia di COVID-19, ha influenzato le assunzioni e la ricerca di personale. Tuttavia, l'Emilia-Romagna ha mostrato una ripresa nel 2022, con una percentuale del 53,9%.
La tabella 3 evidenzia la presenza dei professionisti e delle offerte di lavoro in Italia, Emilia-Romagna e Bologna all’interno delle principali piattaforme di networking professionali. Con 1.634.233 professionisti a livello nazionale, le offerte di lavoro sono 703 in Italia, rispetto alle 52 in Emilia-Romagna con 139.878 professionisti e alle 27 a Bologna con 43.082 professionisti.
L'Emilia-Romagna presenta l'8,6% delle figure professionali presenti in Italia. Bologna presenta oltre il 30% dei professionisti presenti nel territorio. La domanda di assunzioni risulta “Alta” in Italia e risulta “Molto Alta” sia in Emilia-Romagna che a Bologna. La distribuzione di genere mostra una leggera predominanza maschile in tutte e tre le aree analizzate.
L'Emilia-Romagna presenta l'8,6% delle figure professionali presenti in Italia. Bologna presenta oltre il 30% dei professionisti presenti nel territorio. La domanda di assunzioni risulta “Alta” in Italia e risulta “Molto Alta” sia in Emilia-Romagna che a Bologna. La distribuzione di genere mostra una leggera predominanza maschile in tutte e tre le aree analizzate.
Focalizzandoci sull’area dell’Innovazione, la tabella 5 mostra la presenza di 2.060 professionisti in Italia, con 200 in Emilia-Romagna e 63 a Bologna. Nonostante un'alta domanda di assunzioni, le offerte di lavoro sono scarse, con una distribuzione di genere che vede una predominanza maschile in tutte e tre le località.
L’analisi delle competenze legate all’Innovazione, in Italia, evidenzia le seguenti competenze maggiormente comuni: Business Plan (668 professionisti), Ricerca e sviluppo (471), Ingegneria (468), Gestione dell'innovazione (385), Sviluppo di prodotto (371), Consulenza manageriale (362), Competenze analitiche (329), Start-up (323), Analisi dei dati (274), Tecnologie dell’informazione (268).
Si segnala che, per le competenze indicate, il gap di genere presenta sempre valori superiori al 25%.
Per quanto riguarda l’Emilia-Romagna, le competenze maggiormente comuni tra i professionisti riflettono quasi completamente quanto emerso per l’Italia. Nello specifico: Business Plan (77 professionisti), Ricerca e sviluppo (62), Sviluppo di prodotto (59), Ingegneria (57), Gestione dell'innovazione (39), Manifattura (36), Industria automobilistica (31 professionisti; tale competenza, in Italia, si colloca al 38° posto tra le competenze più comuni), Tecnologie dell’informazione (31), New Business Development e Gestione prodotti (30 per entrambe).
L’analisi delle competenze legate all’innovazione, per quanto concerne la città di Bologna, non mostra differenze significative rispetto agli altri territori osservati e le competenze maggiormente comuni tra i professionisti risultano così distribuite: Business Plan (25), Ingegneria (21), Sviluppo di prodotto (18), Ricerca e sviluppo (17), Consulenza manageriale e Gestione prodotti (12 per entrambe), Manifattura e Industria automobilistica (11 per entrambe), Gestione dell'innovazione, Gestione vendite e New Business Development (10 ciascuna).
In relazione alle competenze in crescita nell’ultimo anno, per quanto riguarda l’Innovazione, in Italia si evidenziano: Metodologie agili (+46,2%), Ideazione e sviluppo design (+42,9%), Coordinamento progetti (+40,3%), Open Innovation (+38,0%), Intelligenza artificiale (+37,5%), Miglioramento processi (+37,2%), Miglioramento processi aziendali (+36,4%), Competenze di laboratorio (+35,9%), Programmazione (+31,5%), Customer Experience (+31,4%).
Per quanto riguarda l’Emilia-Romagna, le competenze che presentano la crescita maggiore nell’ultimo anno sono articolate in maniera significativamente diversa rispetto a quanto evidenziato per l’Italia, e risultano così strutturate: Digital Innovation (+200,0%), Sviluppo di innovazioni (+122,2%), B2B (+100,0%), Competenze di laboratorio (+90,0%), Ideazione e sviluppo design (+71,4%), Relazioni internazionali ed Efficienza energetica (+60,0% per Coordinamento progetti (+55,6%), Analisi finanziaria e Ingegneria meccanica (+50,0% per entrambe).
Si evidenziano alcune differenze, rispetto all’Italia e all’Emilia-Romagna, anche nell’analisi delle competenze maggiormente in crescita nell’ultimo anno nella città di Bologna. Nello specifico: B2B (+300,0%), AutoCAD (+200,0%), Ingegneria meccanica (+100,0%), Analisi dei dati (+80,0%), Program Management, Marketing sui Social Media, CAD, CRM e Ideazione e sviluppo design (+66,7% ciascuna).
L’analisi delle competenze legate all’Innovazione, in Italia, evidenzia le seguenti competenze maggiormente comuni: Business Plan (668 professionisti), Ricerca e sviluppo (471), Ingegneria (468), Gestione dell'innovazione (385), Sviluppo di prodotto (371), Consulenza manageriale (362), Competenze analitiche (329), Start-up (323), Analisi dei dati (274), Tecnologie dell’informazione (268).
Si segnala che, per le competenze indicate, il gap di genere presenta sempre valori superiori al 25%.
Per quanto riguarda l’Emilia-Romagna, le competenze maggiormente comuni tra i professionisti riflettono quasi completamente quanto emerso per l’Italia. Nello specifico: Business Plan (77 professionisti), Ricerca e sviluppo (62), Sviluppo di prodotto (59), Ingegneria (57), Gestione dell'innovazione (39), Manifattura (36), Industria automobilistica (31 professionisti; tale competenza, in Italia, si colloca al 38° posto tra le competenze più comuni), Tecnologie dell’informazione (31), New Business Development e Gestione prodotti (30 per entrambe).
L’analisi delle competenze legate all’innovazione, per quanto concerne la città di Bologna, non mostra differenze significative rispetto agli altri territori osservati e le competenze maggiormente comuni tra i professionisti risultano così distribuite: Business Plan (25), Ingegneria (21), Sviluppo di prodotto (18), Ricerca e sviluppo (17), Consulenza manageriale e Gestione prodotti (12 per entrambe), Manifattura e Industria automobilistica (11 per entrambe), Gestione dell'innovazione, Gestione vendite e New Business Development (10 ciascuna).
In relazione alle competenze in crescita nell’ultimo anno, per quanto riguarda l’Innovazione, in Italia si evidenziano: Metodologie agili (+46,2%), Ideazione e sviluppo design (+42,9%), Coordinamento progetti (+40,3%), Open Innovation (+38,0%), Intelligenza artificiale (+37,5%), Miglioramento processi (+37,2%), Miglioramento processi aziendali (+36,4%), Competenze di laboratorio (+35,9%), Programmazione (+31,5%), Customer Experience (+31,4%).
Per quanto riguarda l’Emilia-Romagna, le competenze che presentano la crescita maggiore nell’ultimo anno sono articolate in maniera significativamente diversa rispetto a quanto evidenziato per l’Italia, e risultano così strutturate: Digital Innovation (+200,0%), Sviluppo di innovazioni (+122,2%), B2B (+100,0%), Competenze di laboratorio (+90,0%), Ideazione e sviluppo design (+71,4%), Relazioni internazionali ed Efficienza energetica (+60,0% per Coordinamento progetti (+55,6%), Analisi finanziaria e Ingegneria meccanica (+50,0% per entrambe).
Si evidenziano alcune differenze, rispetto all’Italia e all’Emilia-Romagna, anche nell’analisi delle competenze maggiormente in crescita nell’ultimo anno nella città di Bologna. Nello specifico: B2B (+300,0%), AutoCAD (+200,0%), Ingegneria meccanica (+100,0%), Analisi dei dati (+80,0%), Program Management, Marketing sui Social Media, CAD, CRM e Ideazione e sviluppo design (+66,7% ciascuna).
Questo articolo fa parte dell'Inserto speciale 4.Manager: Imprenditori e Manager insieme per lo sviluppo, con il supporto della Regione Emilia - Romagna composto da altri due articoli:
02 marzo 2024