Rigassificatore: Ravenna capofila dei progetti energetici nazionali. Ripresa della produzione nazionale di gas, stoccaggio, rigassificatore, parco eolico
Federmanager Bologna – Ferrara – Ravenna segue con particolare attenzione tutte le iniziative politiche suscettibili di conseguire un impatto significativo sulle attività economiche del proprio territorio. Negli ultimi mesi si è tornati a parlare dell’esigenza di riprendere la produzione nazionale di gas. E Ravenna è stata subito citata come uno degli hub dove tornare a estrarre al largo dell’Adriatico.
Antonio Zangaglia
Negli ultimi mesi si è tornati a parlare dell’esigenza di riprendere la produzione nazionale di gas. Questa impellente e improrogabile necessità è stata messa in primo piano nell’agenda del Governo Meloni recentemente insediato. E Ravenna è stata subito citata come uno degli hub dove tornare a estrarre, al largo dell’Adriatico, il gas.
Anche perché da tempo è un’operazione che fanno quotidianamente i Paesi dirimpettai alle nostre coste.
Anche perché da tempo è un’operazione che fanno quotidianamente i Paesi dirimpettai alle nostre coste.
Tutto ciò coincide con il nuovo ruolo che Ravenna
sta acquisendo nel panorama nazionale, a maggior ragione in uno dei
momenti più difficile della crisi energetica internazionale.
La
professionalità acquisita in 70 anni di esperienza nel settore offshore
consente oggi al sistema imprenditoriale e a tutti gli stakeholder, di
mettere a disposizione della nuova politica energetica che abbraccia più
fonti di approvvigionamento, un patrimonio di conoscenza nel settore
che è unico in Italia.
Una serie di circostanze favorevoli ha portato a scegliere Ravenna per nuovi investimenti plurisettoriali.
Uno dei due rigassificatori previsti dal Governo per l’Italia, verrà collocato a 8,5 km al largo della costa ravennate. Snam ha già acquistato la nave Fsru BW Singapore, capace di produrre 5 miliardi di mc di gas all’all’anno.
È di poco tempo fa la notizia che uno dei progetti allo studio per compensare il taglio di 25 milioni di mc di gas provenienti dalla Russia, è lo stoccaggio di 5 - 7 miliardi di mc di metano nei giacimenti esausti che si trovano in mare, sempre davanti alle nostre coste.
Ravenna è naturalmente a disposizione per aumentare la produzione nazionale di gas, mettendo a disposizione i ricchi giacimenti presenti in Adriatico.
È di poco tempo fa la notizia che uno dei progetti allo studio per compensare il taglio di 25 milioni di mc di gas provenienti dalla Russia, è lo stoccaggio di 5 - 7 miliardi di mc di metano nei giacimenti esausti che si trovano in mare, sempre davanti alle nostre coste.
Ravenna è naturalmente a disposizione per aumentare la produzione nazionale di gas, mettendo a disposizione i ricchi giacimenti presenti in Adriatico.
La produzione da fonti rinnovabili trova realizzazione nel progetto Agnes (iniziativa di Qint’x e Saipem) per energia eolica, solare e idrogeno, che sta percorrendo l’iter previsto con 65 pale da installare al largo, verso sud. I primi studi hanno stimato una capacità produttiva massima di 620 megawatt: 520 prodotti dall’eolico e 100 dal parco fotovoltaico galleggiante.
L’impianto di produzione dell’idrogeno invece garantirebbe 4000 tonnellate annue, sufficienti ad alimentare duemila bus a idrogeno. Si stima di produrre 1,5 terawattora l’anno, una quantità di energia sufficiente a soddisfare il fabbisogno energetico annuo di cinquecentomila famiglie.
A Bologna, il 7 novembre scorso, il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, ha firmato il decreto del Provvedimento Autorizzatorio Unico che completa l'iter. Anche quest'ultima tappa, come le precedenti, rientra nei 120 giorni assegnati dal Governo per concludere il procedimento.
Il progetto, presentato come la soluzione più tempestiva per sopperire alla mancanza di gas in Italia, prevede la collocazione della nave fsru Singapore a circa 8,5 chilometri dalla costa.
Quantità annua stimata: 5 miliardi di metri cubi di gas, ovvero un sesto della quantità importata finora dalla Russia.
La Giunta rassicura: l'opera rispetterà l'ambiente. Il decreto sarà ora inviato al Governo.
Presenti in conferenza stampa anche il sindaco di Ravenna Michele De Pascale, l’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Vincenzo Colla, e l’amministratore delegato di Snam, Stefano Venier.
Con la firma del decreto di novembre, Bonaccini ha autorizzato formalmente la predisposizione delle infrastrutture e dei lavori necessari per la collocazione dell'unità Fsru e il suo mantenimento sul posto, nonché per il trasferimento a terra del gas naturale. Lo stesso, verrà poi trasportato a riva attraverso la condotta di connessione collegata alla Rete Nazionale Gasdotti, già esistente a nord della città di Ravenna.
Il nuovo tratto di metanodotto sarà lungo 32 km e realizzato nel pieno rispetto delle condizioni ambientali, individuate nella conferenza. L'investimento per la realizzazione dell'opera è di circa 1 miliardo di euro.
"L’Emilia-Romagna è una regione dalla solida vocazione energetica e rappresenta il baricentro del sistema gas paese, grazie alle interconnessioni di trasporto e al sistema di stoccaggio strategico che ospita sul proprio territorio. Ravenna poi, ha una doppia valenza strategica, non solo come location ideale per far fronte all’attuale emergenza, ma in un’ottica prospettica, gode di una posizione favorevole ad accogliere i futuri flussi LNG dal Mediterraneo orientale, area che ospita giacimenti con interessante potenziale di sviluppo. Un apprezzamento particolare, vorrei anche indirizzarlo alla società PIR azionista della società Petra, da cui abbiamo acquistato l’infrastruttura in mare dove ormeggerà la nave rigassificatrice e che, grazie alla velocità dell’accordo siglato con loro, ci consentirà di rendere operativa l’unità entro i prossimi 24 mesi” commenta Stefano Venier, amministratore delegato di Snam.
"L’Emilia-Romagna è una regione dalla solida vocazione energetica e rappresenta il baricentro del sistema gas paese, grazie alle interconnessioni di trasporto e al sistema di stoccaggio strategico che ospita sul proprio territorio. Ravenna poi, ha una doppia valenza strategica, non solo come location ideale per far fronte all’attuale emergenza, ma in un’ottica prospettica, gode di una posizione favorevole ad accogliere i futuri flussi LNG dal Mediterraneo orientale, area che ospita giacimenti con interessante potenziale di sviluppo. Un apprezzamento particolare, vorrei anche indirizzarlo alla società PIR azionista della società Petra, da cui abbiamo acquistato l’infrastruttura in mare dove ormeggerà la nave rigassificatrice e che, grazie alla velocità dell’accordo siglato con loro, ci consentirà di rendere operativa l’unità entro i prossimi 24 mesi” commenta Stefano Venier, amministratore delegato di Snam.
RIGASSIFICATORE E AMBIENTE: MONITORAGGIO E MITIGAZIONE
In conferenza si è discusso della questione ambientale legata alla rigassificazione. Per quanto riguarda il rigassificatore di Ravenna, la Giunta ha fatto sapere che l'opera rispetterà pienamente le condizioni e le prescrizioni definite dalla Conferenza di servizi, a tutela dell’ambiente e della sicurezza, e indicate dagli enti competenti, tra cui: Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale - Ispra, Istituto superiore di sanità - Iss, Arpae, Vigili del Fuoco, Autorità Portuale, Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità - Delta del Po.
Innanzitutto, verrà effettuato un monitoraggio ambientale costante, così da verificare eventuali impatti ambientali riconducibili all'opera. Saranno dunque rilevati i parametri biologici, chimici e fisici del territorio, così da intercettare potenziali "segnali" da cui far partire tempestivamente o preventivamente le azioni correttive. Inoltre, Snam si occuperà delle attività di mitigazione e compensazione, nonché di piantumazione di un’area boscata per assorbire CO2 e proteggere il paesaggio. Il progetto di rinaturalizzazione dell’area e mitigazione dell’opera dovrà essere preventivamente concordato con l’Amministrazione comunale.
Innanzitutto, verrà effettuato un monitoraggio ambientale costante, così da verificare eventuali impatti ambientali riconducibili all'opera. Saranno dunque rilevati i parametri biologici, chimici e fisici del territorio, così da intercettare potenziali "segnali" da cui far partire tempestivamente o preventivamente le azioni correttive. Inoltre, Snam si occuperà delle attività di mitigazione e compensazione, nonché di piantumazione di un’area boscata per assorbire CO2 e proteggere il paesaggio. Il progetto di rinaturalizzazione dell’area e mitigazione dell’opera dovrà essere preventivamente concordato con l’Amministrazione comunale.
Infine, sarà realizzato anche un percorso ciclabile che collega le due piste presenti in via Canale Molinetto e in via Trieste.
Con l'opera, Snam avrà anche il compito di contribuire all'efficientamento energetico dell’illuminazione pubblica comunale e alla riqualificazione energetica di edifici pubblici, anche mediante l’installazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili destinati all’autoconsumo.
“Procediamo, quindi, verso la realizzazione di un’opera al servizio di tutto il Paese, che intendiamo fare insieme al Parco eolico e del fotovoltaico più grande in Italia e fra i maggiori in Europa, sempre al largo di Ravenna, perché il futuro, chiusa la fase di transizione ecologica, è nelle energie rinnovabili”, ha chiuso Bonaccini.
Con l'opera, Snam avrà anche il compito di contribuire all'efficientamento energetico dell’illuminazione pubblica comunale e alla riqualificazione energetica di edifici pubblici, anche mediante l’installazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili destinati all’autoconsumo.
“Procediamo, quindi, verso la realizzazione di un’opera al servizio di tutto il Paese, che intendiamo fare insieme al Parco eolico e del fotovoltaico più grande in Italia e fra i maggiori in Europa, sempre al largo di Ravenna, perché il futuro, chiusa la fase di transizione ecologica, è nelle energie rinnovabili”, ha chiuso Bonaccini.
BONACCINI: ORA ANCHE IL PARCO EOLICO
“Sul fronte energetico a noi non basta il rigassificatore, vogliamo realizzare quello che serve per la transizione ecologica” - ha detto il governatore Stefano Bonaccini – “vogliamo realizzare il più grande Parco eolico d'Italia e forse d'Europa nelle acque al largo della costa romagnola, un investimento da un miliardo di euro, ma serve un percorso come quello del rigassificatore e in questo suggerisco a Meloni di fidarsi di noi".
E continua: "Siamo compatti e sposiamo anche questa causa” - ha argomentato riferendosi al parco eolico acquatico – “e chiederemo un incontro al Governo per realizzare un'opera che sia utile al paese e non solo all'Emilia-Romagna".
Quanto alla firma sul provvedimento per il rigassificatore, un testo di ottocento pagine, ha concluso il presidente emiliano-romagnolo, "sono soddisfatto, per l'unanimità" raggiunta sul progetto, "per il quale è stato fatto un lavoro meticoloso".
Antonio Zangaglia è membro della Commissione SIATE (Sostenibilità e Infrastrutture per Ambiente, Territorio ed Energia) di Federmanager Bologna - Ferrara - Ravenna. Per maggiori informazioni sulle attività della Commissione SIATE clicca qui
02 dicembre 2022