Lombardia seconda in Italia per digitalizzazione delle Imprese

La fotografia dell’Osservatorio Unioncamere: presenza online in grande crescita a causa della pandemia
Notizia Lombardia Speciale 

Con un punteggio di 2,21 punti su un massimo di 4, la Lombardia si posiziona al secondo posto in Italia nella speciale classifica di digitalizzazione delle sue Piccole Medie Imprese. L’indice attesta la “maturità digitale” di tutte le regioni della Penisola, e vede solo il Trentino-Alto Adige davanti con 2,29 punti, mentre chiude il podio l’Emilia- Romagna con 2,20. A dirlo è Unioncamere attraverso l’osservatorio dei Punti Impresa Digitale delle Camere di Commercio: un numero che emerge da un’attenta analisi di diversi parametri, che riguardano i risultati emersi dai test sulla maturità digitale realizzati dalle Piccole Medie Imprese italiane, incrociati con i dati in possesso del Registro delle imprese.

Un risultato importante, che certifica il grande lavoro realizzato in questi anni, e tutt’ora in corso, da parte di imprese, enti e di Regione Lombardia nel dotarsi e aggiornarsi costantemente da un punto di vista di efficienza e funzionalità digitale. Tornando a livello nazionale, se Trentino-Alto Adige, Lombardia ed Emilia-Romagna guidano la graduatoria italiana della digitalizzazione delle PMI, a chiuderla troviamo invece la Puglia con 1,87 punti, il Molise con 1,84 punti e la Sicilia con 1,81 punti. Il processo di digitalizzazione delle Piccole Medie Imprese lombarde continua a pieno regime, e il prossimo obiettivo è già scritto: crescere e guadagnarsi con merito la prima posizione in classifica.

Il contesto pandemico ha generato uno sviluppo piuttosto rapido del fenomeno di digitalizzazione delle imprese in Italia: in 7 mesi le restrizioni causate dal Coronavirus hanno dato in generale una forte spinta agli imprenditori ad abbracciare l’economia 4.0 per reagire alle difficoltà. Dal 1 marzo al 30 settembre 2020 – con un picco nella prima fase di lockdown - è stato registrato un aumento di 2 punti percentuali, rispetto allo stesso periodo del 2019, delle imprese che si sono classificate al test di maturità digitale “Specialiste, Esperte o Campioni”, grazie all’utilizzo più evoluto delle tecnologie abilitanti.

Classificando questo cambiamento attraverso il modello proposto da Unioncamere, ponendo cioè livelli di misurazione della maturità digitale su una scala di punteggi che va da 0 a 4, da marzo a settembre 2020 il 6,9% delle imprese è “Esordiente” (utilizza una gestione tradizionale dell’informazione - erano 7,2% nel 2019 e 9,6% nel 2018), il 41,9% è “Apprendista” (utilizza strumenti digitali di base - il 47,0% nel 2019 e il 49,8% nel 2018), il 36,6% è “Specialista” (ha digitalizzato buona parte dei processi - il 33,9% nel 2019 e il 30,3 nel 2018) e il 10,7% è “Esperto” (applica i principi dell’impresa 4.0 – l’8,3% nel 2019 e il 6,6% nel 2018).

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