1222 - 2022: gli 800 anni dell'Università di Padova
Oggi l’Ateneo, conta quasi 70mila iscritti tra Padova e le altre sedi diffuse nella regione
Filippo Tanganelli
L’antica Università degli Studi di Padova fa parte insieme a Bologna, Parigi, Oxford e Cambridge dei grandi centri culturali del mondo occidentale ove si formò e perfezionò l’idea-struttura del Gymnasium Omnium Disciplinarum, oggi diffusa in tutto il mondo. Le origini della Univeristà di Padova risalgno a prima del 1222 che è ritenuto l’anno di fondazione e quest’anno festeggerà con eventi e momenti culturali di grande spessore gli 800 anni.
Tempo è passato dal 1222 da quando un gruppo di studenti e professori, staccatosi dall’ateneo bolognese, fondò lo Studium Patavinum un luogo di studio pronto ad accogliere ‘scolari e dottori’, provenienti anche da vari paesi europei, alla ricerca di libertà di cultura e di espressione. Il motto dell’Università è Universa Universis Patavina Libertas: tutta intera, per tutti, la libertà nell’Università di Padova che sottolinea la libertà di pensiero e opinione che caratterizza l’Ateneo fin dalla sua origine consapevole che il proprio Comune svolgeva sempre più frequentemente controlli e pressioni sulle corporazioni studentesche. Un traguardo storico per la quinta università più antica d’Europa, la seconda in Italia, celebrato il 19 maggio con l’inaugurazione dell’800° anno accademico. Per questo intero anno accademico il valore della Libertà sarà al centro di ogni dicussione, evento e manifestazione declinato in tutte le sue diverse sfaccettature come espressione della storia dell’ateneo e del periodo che stiamo vivendo.
Con l’apertura dell’ottocentesimo anno accademico prende il via un anno di manifestazioni che, oltre a celebrare gli 8 secoli di storia di un’istituzione che ha avuto, tra gli altri, docenti come Galileo Galilei, e ha segnato con i suoi studenti e gli insegnanti momenti importanti del Risorgimento e della Resistenza. Oggi l’Ateneo del Bo, che conta quasi 70mila iscritti tra Padova e le altre sedi diffuse nella regione, è un’Università che guarda al futuro, con le eccellenze nel campo della medicina, della ricerca aerospaziale di avanguardia, degli studi umanistici, con il suo Giardino della biodiversità all’interno dell’Orto botanico, il primo orto universitario al mondo fondato nel 1545. Con il suo insediamento Daniela Mapelli è stata il primo rettore donna nella storia dell’Università di Padova, lo stesso ateneo in cui nel 1678 Elena Lucrezia Cornaro Piscopia – ricevendo la laurea in filosofia – divenne la prima donna laureata nella storia moderna. L’apertura ufficiale dell’800° anno accademico dell’Università di Padova è stata proclamata il 19 maggio 2022 dal Rettore Mapelli nell’Aula Magna di Palazzo Bo alla presenza di rettori italiani e stranieri, della comunità accademica e delle autorità, secondo la secolare tradizione Unipd.
Alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che è intervenuto al termine della celebrazione, la cerimonia ha raccolto gli interventi della Rettrice Daniela Mapelli, del Presidente del Senato della Repubblica Maria Elisabetta Alberti Casellati, del Ministro dell’Università e della Ricerca Maria Cristina Messa e della Presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola. La cerimonia, in riconoscimento del ruolo dell’Università di Padova nell’ambito delle più antiche università, è stata introdotta dal corteo celebrativo delle rettrici e dei rettori, italiani e stranieri, che hanno ripercorso quello storico del Settecentenario del 1922, snodandosi tra due luoghi simbolo della città e dell’Università: Palazzo della Ragione e Palazzo del Bo, in un ideale abbraccio tra la città di Padova e la sua Università. Celebrare l’ottocentenario dell’università è “un dolce e gravoso compito, allo stesso tempo”, ha detto nel suo intervento Daniela Mapelli. “Dolce perché rappresenta un traguardo invidiabile, un momento che ci invita a riflettere sul passato – non per autocelebrazione – ma come unico esercizio veramente utile per immaginare e costruire il futuro. Gravoso, perché grande è la responsabilità nel rappresentare un’università la cui storia è stata costruita da donne e uomini di altissimo valore morale e scientifico.
I volti cambiano, così come mutano i tempi e le esigenze della società, ma l’Università di Padova rimane baluardo del sapere, luogo di scienza, cultura e formazione, speranza per le future generazioni”. Al terine della celebrazione è intervenuto il Presidente della Repubblica Mattarella, per la seconda volta a Palazzo Bo in questa veste. Nell’illustrare l’importanza delle università nella costruzione di un tessuto culturale comune, che costituisce una delle basi della costruzione europea, il Presidente si è soffermato sulle attuali sfide che abbiamo di fronte, citando a sua volta esplicitamente la situazione geopolitica europea odierna altamente delicata.
Ad oggi UNIPD conta 32 dipartimenti raggruppati e coordinati in 8 scuole (Agraria e Medicina veterinaria, Economia e Scienze politiche, Giurisprudenza, Ingegneria, Medicina e chirurgia, Psicologia, Scienze, Scienze umane, sociali e del patrimonio culturale). Essa dispone inoltre di una scuola superiore, la Scuola Galileiana di Studi Superiori, aperta a 30 studenti e studentesse con spiccata preparazione e motivazione, istituita nel 2004 in collaborazione con la Normale di Pisa, che propone percorsi di eccellenza divisi nelle classi di Scienze naturali, Scienze morali e Scienze sociali. Con oltre 70.000 studentesse e studenti, 2.200 docenti, oltre 2.400 tecnici amministrativi, più di 13.000 laureate e laureati ogni anno, 5.000 borse di studio erogate, 32 dipartimenti, oltre 2 milioni di libri disponibili in 29 biblioteche, e un’offerta didattica d’eccellenza e in continua trasformazione (oltre 100 corsi di laurea triennale e magistrale, 10 corsi di laurea a ciclo unico, quasi 100 master, oltre 60 scuole di specializzazione, più di 20 corsi di perfezionamento e oltre 10 corsi di alta formazione, 40 scuole di dottorato, una scuola d’eccellenza quale la Scuola Galileiana di Studi Superiori, corsi in lingua inglese e corsi online) l’Università di Padova si posiziona da tempo ai livelli più alti nei ranking delle principali classifiche nazionali e internazionali per qualità della didattica, della ricerca e dei servizi. Un risultato confermato anche dai numeri relativi alla produzione scientifica, un settore d’avanguardia che solo nell’anno accademico 2020/2021 ha visto quasi 13.000 pubblicazioni e centinaia di progetti attivi.
Un Ateneo, quello di Padova che oggi guarda al futuro con un approccio rivolto sempre più all’internazionalizzazione e all’innovazione. Forte di una lunga tradizione e di solidi rapporti con numerose istituzioni, enti e università estere, l’Università di Padova è membro di network internazionali e partecipa a progetti di ricerca e istruzione che coinvolgono studentesse, studenti e docenti da tutto il mondo. Per chi fosse interessato a partecipare attivamente alle celebrazioni per gli 800 anni dell’Universita degli Studi di Padova, che dureranno fino a marzo 2023, vi aspetta un ricco programma di eventi, mostre, spettacoli, incontri, pubblicazioni editoriali e inaugurazioni di nuovi musei ed un sito internet dedicato permetterà di prenderne visione con aggiornamenti quotidiani (800anniunipd.it).
Filippo Tanganelli