Federmanager Treviso e Belluno celebra 80 anni di storia: “Il management è il ponte tra visione e operatività”

Grande partecipazione all’Auditorium Santa Caterina di Treviso per l’assemblea annuale che ha fatto il punto su presente e futuro della dirigenza industriale del territorio

Ottant’anni di storia, 1.249 associati e una crescita costante che va in controtendenza rispetto ai dati nazionali. Federmanager Treviso e Belluno ha celebrato ieri all’Auditorium Santa Caterina il traguardo degli otto decenni dalla fondazione con un convegno dal titolo emblematico: “Memorie del futuro. Come cambia il management”. Una storia associativa iniziata il 6 ottobre 1945 quando dieci dirigenti si riunirono in una sala dell’Anonima Elettrica Trevigiana per dare vita al Sindacato dei Dirigenti delle Aziende Industriali. Treviso portava ancora i segni dei bombardamenti che avevano distrutto l’80% degli edifici, ma la volontà di ricostruire e guardare avanti era già ben chiara negli intenti di quei pionieri.

I numeri della crescita

“Siamo un’associazione viva”, ha sottolineato la presidente Alessandra Duprè presentando i dati che confermano la vitalità dell’organizzazione. Con 1.249 soci a fine 2024 (+21 rispetto al 2021) e il 65,17% di dirigenti ancora in servizio, Federmanager Treviso e Belluno si conferma in controtendenza rispetto al panorama nazionale. Significativo anche l’incremento delle donne manager associate, passate da 112 nel 2021 a 132 nel 2024. “L’unico dato che ci fa riflettere”, ha aggiunto Duprè, “è il calo dei manager under 43, scesi da 41 a 35 nel triennio, in linea con l’invecchiamento generale della popolazione”.

Le sfide del management moderno

Il convegno ha visto alternarsi, nella tavola rotonda moderata da Francesca Girardi, interventi di alto profilo che hanno delineato l’evoluzione del ruolo manageriale. Valter Quercioli, presidente di Federmanager nazionale, ha evidenziato come “trent’anni fa le competenze più rilevanti erano quelle tecniche di gestione del prodotto e dei processi. Oggi si sono allargate: vale ancora la parte tecnica, ma sono altrettanto importanti quelle organizzative, gestionali e di relazione con i collaboratori”. Quercioli ha inoltre sottolineato l’importanza della collaborazione tra Federmanager Treviso e Belluno e Confindustria Veneto Est: “Da qualche anno portiamo avanti questa sinergia con sempre maggior forza, organizzando insieme giornate formative e progetti strategici, l’ultimo sul tema della sostenibilità sociale. Più stretta è questa collaborazione, più valore possono avere i manager nelle aziende e più può crescere il tessuto imprenditoriale”.

Territorio e innovazione

Particolarmente significativo l’intervento di Roberto Ceschin, Chief People Officer del Gruppo De Longhi, che ha raccontato l’esperienza di un’azienda “nata con una tradizione familiare molto forte ma che ha saputo gestire passaggi generazionali anche molto difficili, innovandosi e trovando un equilibrio tra tradizione e cambiamento”. Lo scrittore e giornalista Gian Antonio Stella ha puntato l’attenzione sul ruolo importante delle donne e sula necessità di investire nell’innovazione, spiegando come “il territorio veneto abbia ancora le possibilità di diventare la locomotiva d’Italia com’era una volta, a patto di restare al passo con i cambiamenti”.

All’interno dell’assemblea si è tenuta anche la presentazione del nuovo consiglio direttivo per il triennio 2025-2027 e la premiazione dei soci con la più lunga appartenenza all’associazione, testimoni viventi di una storia che continua a scrivere il futuro del management industriale veneto.