Imprese trevigiane: il futuro è la sostenibilità sociale

Presentati i risultati del progetto MANAGER4PEOPLE dedicato alla sostenibilità sociale di Fondirigenti, realizzato da UNIS&F e Federmanager Treviso e Belluno. Appena il 27,2% delle imprese ha strutturato una figura che si occupi di sostenibilità

reare i manager del futuro puntando sulla sostenibilità. 
È questo il messaggio lanciato da MANAGER4PEOPLE, progetto strategico dedicato al tema della sostenibilità sociale, realizzato da UNIS&F, ente di formazione di Confindustria Veneto Est, insieme a Federmanager Treviso e Belluno e col sostegno di Fondirigenti. 
Un progetto realizzato nel corso degli ultimi cinque mesi, sia attraverso dei focus lab formativi che hanno visto la partecipazione di oltre 50 manager di aziende trevigiane, sia con una ricerca che ha fatto il punto su come oggi le imprese della Marca si approcciano al tema della sostenibilità, presentata ieri a Palazzo Giacomelli. 

“Quello che è emerso – ha detto il professor Gianluca Toschi, autore della ricerca e docente dell’Università di Padova – è che nell’organico di poco più di un quarto delle imprese trevigiane (27,2%) è presente un responsabile per la gestione della sostenibilità sociale. 
 Rispetto ai temi della responsabilità sociale, dal punto di vista dell’organizzazione interna solamente il 4,6% delle imprese non adotta forme di welfare aziendale, che vista in positivo significa che il 95,4% delle imprese ne adotta almeno una. 
Nei rapporti con clienti e fornitori la richiesta più frequente che le imprese ricevono è il rispetto delle regole di sicurezza e salute dei lavoratori (78,1%). Infine, molto positivo è l’aspetto delle relazioni esterne: la quasi totalità delle imprese intrattiene relazioni con la comunità locale e il territorio. 
E solamente il 7,3% delle imprese non ritiene opportuno farlo”. 

“Il progetto – ha spiegato Stefano Parisotto, referente di MANAGER4PEOPLE e responsabile della divisione formazione di UNIS&F – ha voluto esplorare l’approccio alla sostenibilità da parte delle aziende trevigiane. Quello che è emerso è che manca ancora all’interno una figura di riferimento e che quindi bisogna investire sul creare competenze, non trattando solo gli aspetti ambientali. 
Questo progetto si è focalizzato molto sulla sostenibilità sociale, che vuol dire attenzione alle persone e quindi una forte necessità di aumentare competenze di ascolto e di comprensione, ma anche di project management. 
È un tema che coinvolge soprattutto i giovani, che sempre più spesso chiedono di lavorare in realtà attente alla sostenibilità. Ma vuol dire anche attenzione al proprio territorio e cominciare a svolgere un ruolo sociale nella propria comunità di appartenenza. 
E vuol dire anche creare relazioni sempre più sostenibili con la propria catena di fornitura, condividendone i valori. Come output di questo progetto presenteremo una sorta di modello organizzativo e andremo a definire quelle che sono le figure di riferimento all’interno delle organizzazioni e quali i percorsi che possono fare”. È sicuramente un cambiamento importante di modelli di business, perché lo sviluppo sostenibile è l’unico che ci garantisce un futuro”. 

“È un tema fondamentale – ha detto Massimo Sabatini, Direttore Generale di Fondirigenti – che diventa sempre di più parte integrante delle strategie aziendali e del modo con la quale le aziende e i dirigenti si relazionano all’esterno e all’interno dell’impresa. 
 È un fenomeno multidimensionale, che tocca diversi aspetti della vita aziendale, nei confronti dei quali la formazione manageriale può svolgere un ruolo chiave di capacitazione. 
C’è, infatti, un fabbisogno significativo di competenze tecniche sulla sostenibilità sociale che vanno conosciute, rafforzate e continuamente aggiornate, ma c’è al tempo stesso un’esigenza forte di formazione sul cosiddetto mindset, cioè sulla capacità di pensare le diverse funzioni e le diverse competenze aziendali in senso sostenibile. Saper sfruttare appieno il ruolo abilitante della formazione costituisce un primo passo, spesso decisivo, nella costruzione di percorsi duraturi verso la sostenibilità”