Manager e genitori: un difficile mediazione

Se ne è parlato ad un convegno a Treviso sul tema dell’essere genitori tra cura e lavoro. Presente anche la presidente Duprè

La genitorialità e il bilanciamento tra spazi di cura e di lavoro nella società odierna. È stato questo il tema del convegno “Essere genitori tra cura e lavoro”, tenuto lo scorso 12 aprile all’Auditorium del Museo di Santa Caterina a Treviso e promosso dall’Assessorato alla Famiglia e alle Pari Opportunità del Comune di Treviso. Un evento nato dalla collaborazione con Fondazione Giacomo Brodolini, istituzione internazionale che sostiene la trasformazione sociale del mercato del lavoro analizzando temi rilevanti quali l’occupazione, le competenze e le pari opportunità, che tra i molti ospiti partecipanti alla discussione ha visto la presenza anche della presidente di Federmanager Treviso e Belluno, Alessandra Duprè.
“Come associazione – ha spiegato la presidente Duprè – abbiamo ottenuto la certificazione della parità di genere. Non solo noi ma anche alcuni degli enti che fanno parte di Federmanager come Previndai che è il fondo previdenziale dei dirigenti, Presidium che è il Broker assicurativo e Federmanager Accademy che è la struttura che si occupa di tutta la formazione. La certificazione sulla parità di genere è stata fortemente voluta a livello nazionale perché vogliamo contribuire a creare cultura di genere per trasferirla ai nostri manager e, quindi, attraverso loro trasmettere poi all’interno delle aziende il cambio culturale. Concludo con un paio di veloci riflessioni: la prima è che noi possiamo essere genitori ma siamo sicuramente figli e la cura del genitore è un compito che spesso ricade sulla donna. Se parliamo di strumenti conciliazione vita lavoro, i piani di welfare non toccano questo punto ma sarà sicuramente un tema da affrontare a breve. La seconda riguarda il concetto della genitorialità condivisa, come già accade in molti paesi, come ad esempio la Germania, che prevede di dividere il periodo di congedo tra genitori. Quindi una normativa che possa essere paritaria potrebbe essere uno strumento per arrivare prima a quel passaggio culturale sulla parità di genere che tutti desideriamo”.