Elezioni regionali 2023: a Palmanova si dibatte sul futuro della regione
Il Friuli Venezia Giulia verso una modernizzazione, infrastrutture, utilizzo efficace delle risorse residue, sostenibilità sociale ed economica e sburocratizzazione
La Campagna elettorale che determinerà l’orientamento politico della Regione FVG è giunta all’ormai intensa
fase finale. Spinta verso una modernizzazione del Friuli Venezia Giulia, infrastrutture, utilizzo efficace delle
risorse residue, sostenibilità sociale ed economica e
sburocratizzazione sono stati gli elementi salienti che
hanno contraddistinto il dibattitto per la corsa alla presidenza. Un aspetto che ha trovato in accordo le parti
è stato quello di affrontare il tema della sanità con un
approccio diverso, di confronto, lasciando a margine
le contrapposizioni politiche per lavorare coesi. Nella
Sala d’Onore del comune di Palmanova erano presenti:
Alberto Rigotto portavoce di Massimiliano Fedriga
(Centro Destra), Maria Sandra Telesca portavoce di Alessandro Maran (Terzo Polo), Gianluca Casali portavoce di Massimo Moretuzzo (Centro Sinistra) e
Giorgia Tripoli (Insieme Liberi).
L'evento è stato organizzato da CIDA FVG in collaborazione con Federmanager FVG, UCID, AICA, Associazione La Prora, l’Associazione degli Ingegneri regionale e della provincia
di Udine. A moderare l’intervento Daniele Damele, Segretario CIDA FVG e presidente di Federmanager FVG.
Per Giorgia Tripoli dietro ad ogni azione da compiere, prima è necessario compiere un grosso lavoro di sburocratizzazione delle procedure semplificando i percorsi. In tal modo sarebbe possibile ricavare parte dei
fondi che vanno ad alimentare la farraginosa macchina
burocratica. Rispetto al futuro del territorio e all’eccessivo ammodernamento infrastrutturale, si chiede che
tipo di regione vogliamo essere. Una regione che perderà parte delle proprie caratteristiche paesaggistiche
a discapito dell’innovazione, o un territorio che invece
le conserva e punta ad una qualità della vita, in cui il
benessere fisico è un aspetto fondamentale?
Alberto Rigotto ha posto l’attenzione sulle opere infrastrutturali, in particolare su quelle che graviteranno intorno al Porto di Trieste, destinato a diventare fulcro dell’economia regionale, come il potenziamento dell’asse
ferroviario Trieste-Venezia e Cervignano-Tarvisio, senza
tralasciare le arterie secondarie. Si è poi soffermato sulla
necessità di un ritorno alla sanità territoriale, obiettivo da
raggiungere anche intensificando il rapporto tra Regione e Università. Per quanto riguarda invece ambiente
e risorse rinnovabili, ha confermato che i contributi, se
eletti, continueranno ad essere erogati, ma che ci sarà
un maggior controllo sulle imprese richiedenti.
Gianluca Casali rispetto al programma elettorale presentato, ha dato risalto alla salvaguardia dell’ambiente,
toccando uno dei temi emergenti di quest’ultimo anno
quello della siccità. L’azione che propongono è quella
di riconvertire i sistemi irrigui a scorrimento, ormai deteriorati, trasformandoli in sistemi a goccia. A questo si
aggiunge la necessità di investire sul sistema della rete
di tubature comunali che mediamente, per l’usura, perdono un 70% di acqua dal prelievo alla fonte. Un altro
punto saliente sarà quello di ridare dignità ai Municipi
ed al personale, sempre più scarso, in modo da poter
intercettare le opportunità di impiego dei fondi residui.
Maria Sandra Telesca si è invece soffermata sull’inverno demografico a cui stiamo andando incontro e la fuga
dei giovani che in Friuli Venezia Giulia supera la media
nazionale del 9% con un 12%. La regione, pertanto, ha
necessità di incentivare lo sviluppo infrastrutturale per
andare verso un ammodernamento che sia conciliabile
con una sostenibilità sociale, economica ed ambientale. Innovazione e scienza sono sicuramente dei cavalli
da battaglia su cui puntare. Sul tema della sanità ha invece sottolineato come problematiche legate ad aspetti gestionali ed organizzativi siano la causa principale
che spinge medici ed infermieri ad andarsene.
06 aprile 2023