Intelligenza artificiale

Tra necessità e inevitabilità

Giancarlo Saro, Dino Bacci e Roberto Siagri

 Di Fulvio Sbroiavacca 
Consigliere nazionale Federmanager
“Intelligenza artificiale: tra necessità e inevitabilità” il titolo della conferenza organizzata da Federmanager FVG sull’IA, il tema del momento che tanto affascina per le sue molteplici potenzialità. 
L’incontro è iniziato con Giancarlo Saro, Presidente Associazione Ingegneri Provincia di Udine ha portato i saluti delle autorità. 
Fulvio Sbroiavacca, Consigliere Nazionale di Federmanager FVG ha introdotto il tema delle nuove intelligenze artificiali, ricordando che umano e IA lavorano in modi molto diversi: L’IA richiede molti più dati rispetto a quanti ne servano all’umano, ma utilizzando i big data può ottenere prestazioni nettamente migliori dell’umano per un determinato compito, l’umano ha la capacità unica di basarsi sull’esperienza, astraendo concetti ed utilizzando il buon senso per prendere decisioni. 
All’IA bastano quantità enormi di informazioni significative per un ambito specifico ed una concreta funzione obiettivo da ottimizzare, come AlphaZero un software frutto di un addestramento dell’intelligenza artificiale: i suoi creatori hanno fornito le regole degli scacchi impartendo una strategia per ottenere il massimo numero di vittorie e ridurre quello delle sconfitte, i migliori giocatori del mondo guardano al suo nuovo modo di giocare ed imparano. 
Nel 2020 i ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (MIT), per scoprire un nuovo antibiotico capace di uccidere batteri che si erano dimostrati resistenti agli antibiotici già noti, sottoposero all’IA addestrata 61.000 molecole, tra queste l’IA selezionò una sola molecola efficace: venne chiamata poi halicina, alludendo al computer Hal di “2001: Odissea nello spazio”.
Dino Bacci

Dino Bacci

Roberto Siagri, co-fondatore ed ex Amministratore Delegato di Eurotech, Presidente di Carnia Industrial Park, che ha recentemente fondato Rotonium un’azienda che si concentra sullo sviluppo di computer quantistici fotonici per trasportare più informazioni (l’idea è di fare un coprocessore quantistico per tutti i computer), ha parlato dell’aumento sbalorditivo della complessità che registriamo nei nostri giorni in tutte le aree dell’attività umana. 
Ci stiamo trasformando da consumatori di cose a consumatori di dati: gli abilitatori della trasformazione digitale. 
La realtà oggi contempla i gemelli digitali, repliche digitali di prodotti, processi ma progressivamente anche di esseri umani, per supportarci nella vita quotidiana, per esempio nei processi di cura che prevedono l’assunzione di farmaci. 
Tutto ciò si basa su un diluvio di dati: ogni 2 giorni creiamo più informazioni di quelle create dall’inizio dei tempi al 2005, tanto da richiedere nuove unità di misura: 1 Zettabyte corrisponde a 1.000 miliardi di miliardi di Byte, l’equivalente di 220 miliardi di DVD. 
Roberto Siagri ci ricorda che ormai l’IA è vitale per il nostro progresso e la nostra sopravvivenza: quanta strada a partire da quelle che negli anni 40 dello scorso secolo erano le reti neurali, oggi l’IA ha la capacità di elaborare e analizzare enormi quantità di dati in modo molto rapido ed efficiente. 
L’IA potenzia professionalità, creatività, autonomia, indispensabili per affrontare un futuro più umano, verso quella che chiama l’economia del risultato: “Non si torna indietro!”, la tecnologia va solo a senso unico, lo stesso vale per la nostra sopravvivenza, le vecchie tecnologie non possono sostenere una popolazione che conta 8 miliardi oggi e 10 miliardi nel 2050. 
Per questi motivi le industrie del passato non possono realizzare futuri sostenibili, le pratiche gestionali di ieri devono essere aggiornate, i nostri modelli economici non sono più adeguati, i modelli politici sono ‘antiquati’ non sono più adatti, la scuola deve cambiare e adattarsi, il modo di lavorare deve cambiare.
Roberto Siagri

Roberto Siagri

In conclusione, possiamo dedurre che si tratta di un futuro che vedrà nei prossimi venti anni radicali trasformazioni nella nostra vita indotte da una travolgente evoluzione dell’Intelligenza Articiale
Questi importanti cambiamenti ci porteranno su una strada di mutamento delle nostre modalità di vivere, ma la storia ci ricorda che l’umano è sempre in grado di affrontare le sfide che si presentano, spesso improvvisamente, certo si tratta di sfide che riguarderanno tutto il nostro sistema di vita, le nostre credenze, le nostre prospettive, il nostro modo di affrontare le vicende quotidiane.
Un vivace dibattito ha animato la conclusione dei lavori, che ha ulteriormente acceso l’interesse degli intervenuti, nell’era dell’Intelligenza artificiale la ragione umana si ritroverà allo stesso tempo aumentata e diminuita: proprio per questo è fondamentale la necessità di un’etica che comprenda e guidi l’Intelligenza artificiale.