Il sogno di un bambino

Il bambino soggetto della storia narrata, è nato nel 1947 due anni dopo la Seconda Terribile Guerra che è terminata

Ljubomir (Mirco) Stelè 

Associato Federmanager Venezia
Cari colleghi lettori, l’amico Gianni Soleni mi ha sollecitato per contribuire a ravvivare il dibattito sulla nostra rivista su un tema che in realtà può interessare tutti ed essere oggetto di ampia discussione vista l’attualità del 52simo giorno di Guerra europea in Ucraìna ancora in corso il Sabato Santo di Pasqua 2022

Il bambino soggetto della storia narrata, è nato nel 1947 due anni dopo la Seconda Terribile Guerra che è terminata, meglio dire parzialmente terminata, nel 1945. La Storia è testimone che fino ad oggi un vero periodo di PACE assoluta non c’è stato

Il bambino invece è cresciuto in famiglia, protetto fino agli anni dell’età scolastica dalle notizie terribili che provenivano dalle varie parti del mondo come ad esempio la Guerra in Corea, la creazione della Divisione di mondi, la Guerra fredda Est-Ovest, il caso del muro di Berlino, etc…: lascio agli studiosi ed agli esperti il dettaglio dei conflitti che hanno afflitto e purtroppo affliggono costantemente la nostra Terra. 

L’insegnamento base in famiglia è sempre stato orientato al dialogo, alla comprensione dell’esigenza altrui, al rispetto del prossimo, al rispetto di Religioni anche se diverse dalla tua, al rispetto di persone anche di altre etnie e religioni e (ovviamente) soprattutto orientato alla messa al bando della Guerra che è un male che distrugge i Paesi ed i Popoli. 

Al bambino non sono sfuggiti i racconti dei familiari relativi alla devastazione provocata dalla Seconda Guerra Mondiale, alla demolizione di città intere, ai tanti militari caduti in battaglia, ai tanti civili inermi uccisi o catturati e imprigionati nei Campi di lavoro, meglio noti successivamente come Campi di sterminio sia sul suolo nazionale che all’Estero. 

A scuola ha appreso sin dalle elementari altre nozioni, con l’insegnamento che il nemico che entra nel Paese tuo ed in casa tua è un nemico che deve essere combattuto al caro prezzo della vita per difendere il tuo Paese, i tuoi familiari e il tuo stesso benessere
Con il passare degli anni inoltre è emerso un pensiero moderno che sosteneva non l’unicità di un Paese, ma l’idea di un Insieme di Paesi con i medesimi ideali di PACE, dialogo e comprensione tra persone per una convivenza civile e orientata alla costruzione del benessere, con un’economia orientata al lavoro e al miglioramento dell’ambiente dimenticando l’industria bellica orientata invece alla fabbricazione di oggetti tesi alla distruzione e demolizione e non alla crescita e sviluppo anche per le future generazioni. 

Il bambino, crescendo e frequentando le Scuole superiori, ha affinato il pensiero dell’Europa unita comprendendo chi sono gli Stati fondatori di tale ideale politico e promotori dell’ampliamento di tale impostazione di geografia politica, identificandola con la geografia fisica e geologica, (ovvero con la superficie che va dal Portogallo al Nord Europa, al Sud Europa e fino ai Monti Urali, barriera di confine con l’Asia). 
Ljubomir (Mirco) Stelè
Federmanager Venezia

Ljubomir (Mirco) Stelè Federmanager Venezia

Cosa c’è di strano in questa IDEA? In fin dei conti gli Europei non sono così diversi dal punto di visita fisico; la differenza invece è enorme dal punto di vista politico, economico, delle lingue, usanze e religioni. 
Il sogno di quel bambino si è bruscamente INTERROTTO 52 giorni fa con l’invasione di un Paese europeo da parte di altro Paese, geograficamente ubicato nel continente Europeo, ma che purtroppo non condivide e non ha saputo/voluto condividere sin dai tempi passati gli ideali di altri Paese Europei, che negli anni dopo la Seconda Guerra mondiale hanno saputo invece creare un sistema di convivenza pacifica senza ricorrere a maniere forti (leggasi armi, bombe e uccisioni). 

Il bambino tuttavia non dispera e auspica il ripristino degli ideali iniziali che lo hanno accompagnato pacificatamente fino all’età di 75 anni senza la necessità di dover maneggiare fucili, bombe o altri oggetti difensivi od offensivi per proteggere la LIBERTÀ sua e dei suoi familiari. 

Si ritorni quindi a far splendere gli ideali di quei Politici illuminati del dopoguerra, che avevano intuito quale era e quale è il rischio per il genere umano di ricorrere con facilità al conflitto e allo spirito guerresco, alternativo al dialogo ed alla convivenza, ereditato dai tempi della preistoria. 

16 aprile 2022