Volontariato per i nostri giovani

Le esperienze di Sandro Ballarin a disposizione delle giovani generazioni

Sandro Ballarin Federmanager Venezia

Sandro Ballarin

Associato Federmanager Venezia

Da molto mi chiedevo cosa avrei fatto una volta in pensione. Alcuni colleghi hanno continuato a lavorare, qualche volta fino ad “addormentarsi” per sempre sopra una scrivania, oppure combattendo con i malanni dell’età. Godendo fortunatamente di una discreta salute fisica, ho rivolto l’attenzione allo sport. 

Durante un periodo di allentamento del carico di lavoro, ho conseguito la patente nautica a vela: subito dopo mi sono avvicinato al golf, lo sport che poi ho scelto di praticare per tonificare il fisico e la mente e che pratico ormai da diciassette anni. 

Di seguito dò per chiarezza qualche accenno sulla mia vita lavorativa

Iniziai a sedici anni lavorando come apprendista carpentiere/tubista; a diciannove mi sposavo e mettevo su famiglia. A vent’anni già giravo il mondo, mentre studiavo tracciatura navale e mi patentavo saldatore presso l’Istituto Italiano della Saldatura. Creavo quindi una società, la “Installazione Tubazioni Industriali”, arrivando ad assumere fino a 40 dipendenti distribuiti su diversi cantieri con lotti di lavoro presi in appalto. Questa mia esperienza imprenditoriale durava circa quattro anni ma poi, causa la crisi che nel 1976-77 colpiva la cantieristica metalmeccanica, ho capito che fosse meglio lavorare alle dipendenze di grosse società piuttosto che in proprio. Chiusa l’impresa ho cominciato a lavorare principalmente per Saipem, Agip e Micoperi, in Nigeria e in raffinerie e piattaforme di estrazione petrolifera in mare. 

A 27 anni approdavo in Belleli, una grossa società metalmeccanica che aveva investito le proprie risorse quasi esclusivamente nello sviluppo dell’energia nucleare, stoppata poi con il referendum popolare del 1987. Qui rimanevo sei anni, intanto mi diplomavo lavorando alla costruzione di centrali termoelettriche e nucleari di giorno e studiando di notte. 

A 33 anni venivo approcciato (i famosi “treni” che passano) ed assunto da una grossa multinazionale americana di Ingegneria, una società EPC (Engineering, Procurement, Construction) con una branch (la Foster Wheeler Italiana, ora Wood) insediata a Milano. Con questa società ho trascorso 27 anni, di cui diciassette da dirigente, da supervisore a coordinatore, da Construction Manager a Director, fino alla pensione nel 2012. 

Una volta “a casa” di getto scrivevo le “linee guida” necessarie per portare avanti la Direzione Lavori di un progetto. Accorgendomi che l’esercizio era pesante, nonchè arduo da proporre agli studenti in due brevi ore d’incontro (quello di norma concesso dagli istituti scolastici a chi fa volontariato), ho deciso di scomporre le linee guida in “argomenti”. Già nel 2009, mentre ancora ero in attività, ero stato insignito della Stella al Merito del lavoro e nominato “Maestro del Lavoro”. 

In questa posizione intravvedevo la possibilità di avvicinarmi ai giovani. Nel 2017, terminata l’ultima consulenza per una società farmaceutica multinazionale, ho preparato un esercizio che ha subito destato notevole interesse fra gli Istituti scolastici. Il titolo dell’argomento da me trattato era: “COME CANDIDARSI PER UN POSTO DI LAVORO IN AMBITO EUROPEO”; seguiva la simulazione di un colloquio di lavoro per classe, con candidati volontari o per tutti gli studenti con valutazione individuale, a scelta dell’Istituto scolastico. Subito dopo aver chiuso con l’attività lavorativa, avendo tante cose da dire estrapolandole dalle linee guida, ho sviluppato altri argomenti altrettanto interessanti. 

La mia attività lavorativa durata 44 anni mi aveva permesso di vivere molteplici esperienze, gran parte delle quali in veste di Construction Manager/Director, impegnato nella progettazione e costruzione di impianti oil & gas, chimici e petrolchimici, in on-shore e off-shore, raffinerie, costruzioni navali, impianti farmaceutici, centrali termoelettriche, centrali nucleari e infrastrutture, sia in Italia che all’estero. Il mio lavoro mi ha portato in giro per il mondo, dalla Columbia all’Australia, passando per l’Europa, gli USA, il Venezuela, il Medio Oriente, l’Africa nera, la penisola Arabica, l’Estremo Oriente, Singapore, la Malesia, il Brunei, la Corea e Taiwan. Per ragioni logistiche ed economiche, ero sempre costretto a selezionare e costituire un team di lavoro nel posto dove operavo, cioè dove prendevano forma i progetti. 

Mi sono perciò trovato ad essere più intervistatore che intervistato. Ho avuto modo di conoscere persone di culture e caratteri diversi, in situazioni e stati d’animo dettati dal bisogno di lavorare, con sicurezza o insicurezza nei propri mezzi, con pacatezza e aggressività. Ho imparando a leggere nei comportamenti, nelle risposte, negli approcci dei candidati, arrivando a capire il soggetto che mi si presentava davanti già dalle prime battute. 

Ho così considerato e ritenuto doveroso che l’esperienza da me acquisita non dovesse restare fine a sé stessa, MA VENISSE MESSA A DISPOSIZIONE DELLE NOSTRE GIOVANI GENERAZIONI

Insieme ad altri colleghi del mio Consolato (la locale associazione dei Maestri del Lavoro) ho portato questi argomenti all’attenzione di alcuni Istituti scolastici che hanno ritenuto il nostro apporto utile alla formazione degli studenti. Nel 2019 venivo nominato Responsabile “Scuola-Lavoro” della Federazione dei Maestri del Lavoro della Citta Metropolitana di Venezia. Ad ogni inizio d’anno scolastico, il nostro Consolato propone ad alcuni Istituti un elenco di argomenti da trattare e discutere con gli studenti, consigliando quali e per quanto tempo, in base all’indirizzo di studio e alla classe. Gli interventi iniziano con una breve introduzione mirata a spiegare agli studenti chi sono i Maestri del Lavoro e quali siano i valori morali e i principi etici che li caratterizzano nella vita lavorativa e sociale. La nostra attività, basata esclusivamente sul volontariato, spazia nei più svariati campi; fra questi, come stabilito nel nostro Statuto, favoriamo l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro, aiutandoli nella formazione e nelle scelte professionali; a tal fine trasmettiamo ai ragazzi testimonianza ed esperienza per lo sviluppo ed il rafforzamento del concetto di Responsabilità, pensando che riprendere i contatti fra le due “culture” (Scuola e Lavoro) possa essere un modo per mettere dei punti fermi per il loro (e nostro!) futuro. 

A marzo 2020, abbiamo dovuto sospendere, causa pandemia da Covid 19, un’attività interessante quanto gratificante come “IMPRESA IN AZIONE” portata avanti dal nostro Consolato già da undici anni. Si tratta del più diffuso programma di educazione imprenditoriale della scuola superiore; nell’anno scolastico 2019/2020 ha coinvolto oltre 400mila studenti in tutta Europa di cui oltre 10mila in Italia. Il programma mette in competizione classi di studenti (dai 16 ai 19 anni di età) che costituiscono delle mini imprese a scopo formativo, che curano la gestione dal “concept” di un’idea fino al suo lancio sul mercato ed alla sua commercializzazione. Viene composta così una vera e propria struttura aziendale, dall’amministratore delegato agli acquisti, dalla programmazione alla formalizzazione contrattuale, dalla contabilità al marketing. 

Compito di noi Maestri del Lavoro è di accompagnare, suggerire e consigliare la classe individuata su scelte strategiche, iniziando dall’attrattiva commerciale del prodotto preso in esame e lungo tutta la catena produttiva e commerciale. Oltre a Impresa in Azione, sempre nell’ottica di trasmettere agli studenti le nostre conoscenze ed esperienze personali, mirando a integrare quanto insegnato dai docenti, si sono nel tempo sviluppati altri argomenti ritenuti importanti, se non necessari, di informazione e discussione. Questi sono: 

  • Il Lavoro e la ricerca del Lavoro; 
  • L’Etica professionale; 
  • Come candidarsi per un posto di lavoro in ambito Europeo con simulazione di un colloquio di lavoro; 
  • Come valutare un’offerta di lavoro. Forme contrattuali;
  • La cultura della Sicurezza nella vita di ogni giorno, sul lavoro e oltre;
  • La Programmazione; 
  • Costruzione (Construction) di un progetto multidisciplinare; 
  • Il Controllo della Qualità; 
  • Gli Investimenti Finanziari; 
  • Il Conto Corrente dalla A alla Z; 
  • Il Mercato Energetico Italiano (sapere per scegliere consapevolmente); 
  • La gestione di un Black-Out in una centrale termoelettrica. 

I primi cinque argomenti seguono un percorso logico di Formazione, coinvolgendo in sequenza gli studenti dalla classe terza alla quinta; ogni incontro ha avuto finora la durata di due ore. Nell’anno scolastico 2019/2020 hanno risposto alla nostra offerta di collaborazione cinque Istituti scolastici, facendoci incontrare fino a marzo 2020 quasi 500 studenti. Da marzo 2020 a novembre 2021 (a causa della pandemia) ci siamo dovuti fermare. 

L’anno scolastico 2021/2022 ci ha visto protagonisti di una collaborazione con sette Istituti Scolastici. Sono state impegnate oltre 120 ore di incontri coinvolgendo quasi 1.300 studenti. Ad ottobre 2022 (compatibilmente con l’andamento della pandemia) saranno inviate le lettere d’offerta di collaborazione, al fine di elaborare un programma di interventi per portare, con competenza e professionalità, ulteriori esperienze e conoscenze agli studenti. 

Tutto quanto descritto sopra mi entusiasma e mi dà la possibilità di incontrare giovani con menti aperte e volenterosi di apprendere, di capire che i nostri ragazzi non sono solo quelli delle baby-gang, di constatare che molti di loro si applicano volendo dimostrare quanto valgono. Mi viene data l’opportunità di affrontare situazioni diverse e di trovarmi di fronte a fenomeni (come il “bullismo”) da risolvere, o a superficialità e disinteresse che vanno stimolati facendo spremere le meningi, facendo ricorso soprattutto alle proprie esperienze vissute. 

Sarà un’altra sfida. E le sfide, le difficoltà, sono il sale della vita e fonte di soddisfazione e autostima per noi Maestri e per gli stessi studenti, per sentirci esempi da seguire, utili e capaci di aiutare, FACENDO PERNO SUI NOSTRI PRINCIPI E VALORI CHE NON DEVONO ESSERE SUPERATI DALLE MODE o da falsi messaggi, che vorrebbero fare di cose molto “discutibili” la normalità.