Salicornie... Salicornie chi?
Un saggio di Paolo Giuseppe Vivian
Chi scrive si è sentito un po’ ignorante di
fronte al titolo (SALICORNIE) del saggio
scritto di recente dal
collega Paolo Giuseppe Vivian. Immediato
è stato il ricorso all’Intelligenza Artificiale
nella sua forma più
elementare, (Google),
che ha reso noto trattarsi di una pianta che
si sa adattare ai diversi
ambienti, in particolare
al suolo salino o salmastro (oltre che essere, per alcune specie, commestibile). Il mistero di tale titolo si è subito chiarito.
Perché
il saggio che presentiamo tratta proprio la storia e tutto
quanto riguarda un’area pressoché unica al mondo,
ovvero la “Gronda Nord” della laguna di Venezia,
comprese le zone vicine di terra o di mare (meglio, laguna) confinanti.
Un insieme esaustivo, unico e coordinato di notizie curiose ed interessanti che rivalutano
l’importanza di questa zona colpevolmente sconosciuta ai più (compreso chi scrive, pur nato e vissuto nella
immediate vicinanze).
Il titolo completo dell’opera è “SALICORNIE - Ferite e
speranze tra storia e cultura in gronda Nord di Venezia alla ricerca dell’Annia perduta” (la strada romana Annia costeggiava la costa veneta, proprio la
gronda Nord della laguna, collegando Hatria (Adria) dopo essersi unita alla via Popilia divenendo via Annia
Popilia, a Patavium, Altinum, Concordia Sagittaria ed
infine Aquileia.
Dalla gronda Nord proviene l’autore del saggio, Paolo
Vivian.
Nato alla Pantiera, minuscola località di gronda veneziana nei pressi dell’antico Porto di Terzo (tre
miglia da Altino), dopo la laurea in Scienze Politiche-Economiche ha collaborato con grandi aziende del
Veneziano nel settore della Pianificazione e Controllo
Aziendale.
Da sempre è attivo nel mondo culturale,
della tutela e pianificazione del territorio di gronda. Per
molti anni ha collaborato col compianto Giancarlo Ligabue (paleontologo, fondatore del Museo di Storia naturale di Venezia) sia in azienda che nelle attività culturali
dell’ex Centro Studi e ricerche Ligabue.
Il saggio, distribuito in proprio dalla Popilia Annia Aps
(www.popiliaannia.
altervista.org), vuole
rivalutare la gronda di
Venezia cercando di
sintetizzare armonicamente cenni di storia,
geografia, progetti naturalistici e di salvaguardia del territorio,
con tracce dell’antica
strada consolare romana Annia.
È stimolo per
associazioni, Istituzioni
e cittadini a prendersi maggior cura di un
territorio con una storia antica ed un ambiente la cui flora, fauna e relativa biodiversità, vanno tutelate.
Tutti assieme, città metropolitana,
Mestrini e Veneziani riacquistano una loro nuova identità
per ripartire dopo 1.600 anni di storia lagunare.
Il saggio è servito da stimolo per gli Enti pubblici per
i diversi progetti proposti: il parco naturalistico che si
estende da Altino a San Giuliano, la ciclabile che collega Mestre con il litorale, la valorizzazione del patrimonio storico-archeologico di gronda Nord di VE con un
progetto di Totem, la cura dei canali locali come il Marzenego e l’Osellino per una pubblica fruizione.
Si propone di riscoprire la gronda anche dal punto di vista
della flora e fauna presenti, che hanno una particolarità
comune anche agli umani che la abitano da oltre 5mila.
Trattasi di una capacità di resilienza ed adattamento
all’ambiente fangoso e salato incredibile, con l’umiltà
di rispettarla e di usufruire gratuitamente dei suoi numerosi frutti (la pesca di valle e di laguna, il letto per
il bestiame, gli asparagi di gronda e la SALICORNIA
veneta, simbolo di questa terra che la cucina moderna
ha riscoperto).
È d’obbligo ricordare che “SALICORNIE”, il saggio
presentato, contribuisce con le idee contenute e
con i ricavi di vendita all’importantissimo, ambizioso e lodevole progetto di acquisizione, ristrutturazione e riutilizzo a fini sociali della Torre Antica e del
Borgo Benedettino (X secolo) di Tessera. Progetto
che abbiamo presentato anche nelle pagine di Venezia del numero precedente (giugno 2023) della
nostra rivista.
06 ottobre 2023