Compliance Days 2016

Cronaca di un successo che traccia i Megatrends del futuro

Partecipanti in piedi e applausi scroscianti. Si è concluso così, venerdì 27 maggio 2016 presso il Palazzo Lombardia, il Compliance Days 2016 (dettagli su www.khc.it), degli Stakeholders Uniquality, ALDAI Federmanager Milano e KHC Know How Certification.

Dallo staff KHC arrivano i primi dati di affluenza di aziende e professionisti; oltre 1.100 persone nei due giorni hanno affollato le cinque sale del centro congressi, fornendo al settore la seguente evidenza: gli Stakeholders sono in grado di mobilitare la “comunità della Normazione e della Compliance”, con un parterre di Aziende Grandi e PMI di elevato standing.
Ma qual è il lascito dell’evento? Sicuramente l’aver tracciato la strada agli operatori del settore circa i Megatrends che impatteranno con le attività delle aziende già nel 2016.

Il primo Megatrend 
«Coinvolgimento degli stakeholders» 
Le organizzazioni, per garantire il perseguimento di obiettivi di business sostenibile devono dimostrare di creare un valore condiviso per un numero rilevante di stakeholders,  e per riuscirci, devono saper guardare oltre i propri confini.

Il secondo Megatrend
«Nutrire il Pianeta Energia per la Vita»
Deriva dal lavoro fatto in Expo 2015 e si concretizza nelle tre parole food, sostenibilità ed energia. In particolare food è da intendersi come food Italy (materia prima italiana, lavorazione fatta in Italia, No OGM), da utilizzare come strumento per esportare ancora meglio l’italian life style, per consentire al consumatore del mondo l’immediato riconoscimento di un "prodotto vero italiano"; per rimettere ordine tra tutte le denominazioni esistenti nel settore food, cui il consumatore del mondo (e tra questi soprattutto quello italiano), non riesce ad orientarsi.
La sostenibilità è invece da intendersi come: il raggiungimento di un equilibrio tra ambiente, società ed economia ed è considerato essenziale per soddisfare le esigenze del presente, senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare le proprie. Tutte le attività devono far riferimento a questo termine. Infine, energia: le energie rinnovabili sono, con il calo degli investimenti nel settore Petrolifero, un trend inarrestabile.

Il terzo Megatrend
«Certificazione delle competenze»
La certificazione – come affermato da Bruno Villani, Vice Presidente ALDAIMilano – rappresenta un aspetto di rilevante importanza. Il modello produttivo del nostro Paese è costituito in particolare da piccole e medie aziende che si trovano a confrontarsi in un mercato sempre più globale e competitivo, mercato che richiede un approccio culturale diverso e nuove particolari competenze.
Servono inoltre competenze e investimenti mirati per far virare rapidamente la nostra industria verso la Fabbrica 4.0.
Si impone una nuova visione e cultura del lavoro. La certificazione delle competenze manageriali rappresenta per noi uno strumento fondamentale per la competitività delle imprese.
Per competere nei diversi segmenti e mercati – ha proseguito Villani – è necessario un profondo rinnovamento delle nostre imprese. Bisogna porre una maggiore attenzione all'importanza del capitale umano. Dalle persone si deve ripartire, nella convinzione che l’unica economia che può crescere è quella basata sulle risorse umane. Anche per questo Federmanager si è impegnata nella certificazione delle competenze manageriali, avviando un progetto che ci ha portato a individuare quattro profili di manager: Innovation Manager, Temporary Manager, Export Manager e Manager di Rete, cioè quelle figure indispensabili per le aziende, che vorranno essere competitive sui nuovi mercati, per accompagnare questo processo. I manager – ha concluso Villani – sono i portatori e operatori del cambiamento.
Il quarto Megatrend:
«Terrorismo, Security & Safety»
Tema caro agli stakeholders dell’evento. Infatti, la giornata memorabile del Security Day (gli Stati generali della security in Italia), apertasi con la lettura del messaggio di saluto del Ministro dell’Interno On. Angelino Alfano, che riportava: «Il tema oggetto del Convegno interessa direttamente le competenze del Ministero dell'Interno, che mi onoro di rappresentare, e merita qualificati approfondimenti, soprattutto in materia di tutela della salute e della tutela degli operatori interessati, per dare sempre maggiori certezze in un settore delicato per la sicurezza del Paese.
Desidero porgere il mio saluto ai partecipanti dichiarando sin da ora la mia disponibilità a valutare le proposte che in sede di conclusione dei lavori verranno formulate sull'argomento», ha rappresentato come gli aspetti di Security siano importanti per il nostro Paese.
Il dibattito sulle norme UNI (UNI 10891,UNI CEI EN 50518-1/2/3 e UNI 10459) che regolano servizi, centrali operative e professionisti della security, la cui certificazione rilasciata da Organismi di Certificazione accreditati e nell’elenco del Ministero dell’Interno (come KHC Know How Certification), è diventata necessaria per operare, ha fornito evidenza dello strumento che consente di avere operatori di security “conformi” sul territorio nazionale. La strada è tracciata: la «Compliance» con le norme è, per le aziende ed i professionisti, lo strumento per uno sviluppo sostenibile
dell’intero Sistema Paese.
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