Fondirigenti al fianco dei manager e delle PMI per tornare a crescere
Il nostro Paese ha bisogno di tornare a crescere, ma deve farlo in modo nuovo e intelligente. Dobbiamo investire di più e meglio non solo in tecnologie hard e soft, ma anche e soprattutto nell’innovazione della gestione delle nostre imprese, partendo dalle PMI.
Carlo Poledrini
Presidente FondirigentiCreare valore per le nostre imprese, per i nostri manager e per il nostro Paese; è questa la missione che Fondirigenti intende fortemente perseguire con il nuovo CdA insediato alla fine del 2015.
Questo è un compito e una precisa responsabilità da classe dirigente. Manager e imprenditori e le loro rappresentanze sono chiamati a contribuire attivamente al cambiamento della gestione strategica, operativa e finanziaria delle imprese che oggi si trovano ad affrontare un mercato globale, agendo nei territori.
Per farlo è necessario un salto culturale senza precedenti che porti in primo piano la dotazione e lo sviluppo di competenze manageriali che per molti anni sono state considerate asset “marginali” rispetto a quelli hard.
Come ci dimostrano le statistiche internazionali, la nuova divisione del lavoro ci vede attori di rilievo nel medio periodo solo nei settori a maggiore valore aggiunto, mentre nella competizione sui costi abbiamo poche, se non nulle, possibilità di successo con i Paesi emergenti.
Dal canto nostro, come Fondirigenti, siamo consapevoli dell’importanza di questa sfida e in questi anni ci siamo costantemente impegnati per dare un supporto innovativo ai processi di sviluppo e crescita delle imprese, agendo sulla leva del management e delle competenze.
Abbiamo iniziato questo percorso, non solo contribuendo allo studio dello scenario, ma anche proponendo un nuovo modello di intervento che va nella direzione di una priorità alla domanda e di una vicinanza sempre maggiore alle esigenze e alle aspettative delle imprese e dei manager.
L’obiettivo che ci poniamo, insieme ai nostri soci, Confindustria e Federmanager, è di dotare le imprese e i manager di strumenti sempre più in grado di aumentare la loro capacità di competere e di creare nuova occupazione, consapevoli delle comuni responsabilità verso le nuove generazioni.
Per questo abbiamo recentemente promosso, su tutto il territorio nazionale, un Avviso da 19 milioni di euro per supportare lo sviluppo della managerialità delle imprese, ed in particolare delle PMI, e un Avviso da 1 milione di euro, unico Fondo dei 21 esistenti, per favorire l'occupazione dei manager involontariamente disoccupati, iscritti all'Agenzia del Lavoro di Fondirigenti.
I piani formativi devono individuare l'offerta formativa più rispondente alle esigenze di imprese e manager.
Se negli ultimi quattro anni è stato profuso un grande sforzo per la crescita competitiva e manageriale, specie delle imprese di minori dimensioni, oltreché favorire l’occupazione dei manager partendo dal “Progetto PMI”, con la pubblicazione degli Avvisi 2016 abbiamo voluto imprimere un ulteriore sforzo per supportare il sistema industriale italiano in questa fase di rilancio della nostra economia dopo troppi anni di crisi.
Mettendo a regime queste esperienze, per rendere le modalità di realizzazione degli Avvisi simili a quelle del Conto Formazione e per dare ancor più rapidità e snellezza alle iniziative ponendo al centro degli interventi formativi la domanda su cinque priorità rilevanti per lo sviluppo delle imprese, del management e del Paese:
- l’innovazione di prodotto e processo;
- il rapporto tra imprese e sistema dell’education;
- le reti d’impresa;
- l’internazionalizzazione e last but not least, la digitalizzazione per costruire nuovi modelli organizzativi.
Le adesioni a Fondirigenti continuano ad aumentare e siamo arrivati a 16.000, ma abbiamo ancora 9.000 aziende aderenti con almeno un dirigente che risultano dormienti. Non possiamo permetterlo e dobbiamo fare ogni sforzo per aiutare ad esprimere quella mobilità e crescita professionale indispensabile per competere ed aumentare la produttività.
La strada da compiere per realizzare concretamente il cambiamento che auspichiamo è ancora lunga, ma siamo fiduciosi che con il contributo di tutti i soggetti in gioco potremo incidere nella direzione di marcia del Paese verso il definitivo superamento della crisi.
01 settembre 2016