Dalla transizione digitale all'intelligenza artificiale
Incontro Zoom 13 aprile ore 14:30. L'analisi condotta dal Digital Innovation Hub (DIH) su 250 imprese lombarde mostra come queste stiano già orientandosi, con gradualità diverse, a una completa trasformazione digitale e verso l'adozione di soluzioni di Intelligenza Artificiale.
Ilaria Sartori
Redazione Dirigenti Industria
Presso la sede di Regione Lombardia sono stati presentati – lo scorso 10 marzo - i risultati dell'analisi della maturità digitale realizzate presso 250 imprese (19,6% grandi, 28,8% medie e 51.6% piccole) da parte del DIH, in collaborazione con le Antenne Territoriali di Confindustria e i manager del progetto Sviluppo PMI delle Associazioni Federmanager lombarde.
Nell'apertura del convegno, l'Assessore allo Sviluppo Economico Guido Guidesi ha rinnovato l'impegno a sostenere iniziative che possano generare ricadute positive sulle imprese e sulle filiere produttive contribuendo a sviluppare la politica industriale nel territorio e a tutelare l'occupazione. In un periodo di imprevedibili e continue crisi è ancor più indispensabile l'innovazione continua per conseguire maggiore competitività.
Per realizzare uno sviluppo sostenibile Dario Voltattorni, Segretario Generale di Confindustria Lombardia, ha ricordato quanto la transizione digitale sia importante per tutte le tipologie, le dimensioni e i settori delle imprese, quanto sia necessario sviluppare la collaborazione "Pubblico-Privato" e quanto sia opportuno aprirsi all'Europa con il ruolo affidato agli European Digital Innovation HUB (EDIH).
Con una serie di video introduttivi e di testimonianze degli imprenditori Pierluigi Petrali, Direttore DIH Lombardia, ha presentato i risultati dell'indagine per i diversi settori, pubblicati in un documento di oltre 150 pagine sulla digitalizzazione, sull'importanza dei dati e del grande valore che da questi deriva.
Sono undici i macro settori analizzati: Alimentare – Automotive – Chimica – Edilizia – Energy – Industria pesante – Life science - Meccatronica – Tessile Carta Plastica –Altri settori manifatturieri – Industrie non manifatturiere.
Gli elementi di analisi si caratterizzano per:
- Personalizzazione del prodotto: capacità di rispondere in maniera sempre più efficace a una crescente domanda di personalizzazione grazie a un incessante perfezionamento delle economie di gamma. L’Intelligenza Artificiale (IA) grazie ai volumi di dati disponibili può supportare e talvolta anticipare i trend di mercato.
- Flessibilità organizzativa: la principale sfida per le aziende che vogliano adottare soluzioni di IA è di tipo organizzativo, è necessario infatti puntare su velocità decisionale e team orizzontali rispetto alle diverse funzioni/divisioni.
- Centralità del modello B2B: contrariamente a quanto si pensi, i 2/3 dei benefici economici dell’IA si applicheranno nel canale B2B (e non B2C)
- Ecosistema dell’IA: oggi l’innovazione si sviluppa in contesti sempre più collaborativi e di open innovation, le aziende si fanno concorrenza, ma contemporaneamente partecipano al raggiungimento di obiettivi comuni (esempio di collaborazione nell’IA: data sharing)
- IA e Digitale Capability: la tecnologia è un fattore abilitante per l’implementazione di soluzioni di IA, ma non bisogna dimenticare capacità tecnologiche e di cultura del dato già presenti in azienda. Soluzioni di IA possono essere realizzate dopo un percorso di trasformazione digitale
Il report illustra una panoramica sul grado di preparazione delle imprese lombarde nell’adozione di tecnologie digitali con particolare attenzione all’impiego di soluzioni di Intelligenza Artificiale.
Le applicazioni basate sull'apprendimento sono pervasive e vengono utilizzate anche sugli smartphone, come indica il grafico: mentre digitiamo le prime lettere ci vengono proposte le parole complete che usiamo di solito. Gli itinerari suggeriti tengono conto dei percorsi abituali. Il sistema di riconoscimento della voce migliora con l'uso quando è dotato di apprendimento continuo. I suggerimenti in funzione della propria posizione si arricchiscono di riferimenti di nostro interesse, ecc. Si tratta di soluzioni d'Intelligenza Artificiale basate su grandi quantità di dati, che possono aumentare l'utilità delle applicazioni in moltissimi ambiti.
Sebbene le tecnologie digitali siano ormai trasversali a diverse funzioni aziendali (non solo quelle di taglio industriale), il grado di implementazione delle stesse risulta influenzato da altri fattori quali la dimensione dell’impresa rispetto al mercato o il settore di appartenenza.
La strada per il digitale non è però priva di ostacoli. Per le PMI una prima difficoltà potrebbe risultare nell’accesso ai capitali o nell'interloquire con i gradi fornitori di tecnologie, mentre per tutte le dimensioni aziendali, l’ostacolo principale risiede della difficoltà di reperire le giuste competenze volte a gestire/guidare il processo di trasformazione. Il gap tra competenze richieste e disponibili rischia di aumentare laddove il progresso tecnologico avanzi a ritmi superiori alla formazione di figure qualificate: oggi investire sulle competenze è una condizione necessaria per la sopravvivenza delle imprese. Come illustrato da Marco Taisch – Presidente MADE Competenze Center Industria 4.0 - nell’introduzione del documento di analisi, la trasformazione digitale ha una duplice anima: tecnologica e umanocentrica; è sempre più diffuso infatti il concetto di "cognitive automation" dove l’uomo è chiamato a svolgere compiti sempre più specializzati lasciando alla macchina e ai suoi algoritmi le attività più ripetitive.
Un ulteriore nuovo elemento che le aziende non possono non considerare è la transizione ecologica, con la sostenibilità nelle sue declinazioni economica e socio-ambientale, che non sono più avverse ma sinergiche. Sostenibilità può significare:
- Riduzione dei costi: ottimizzazione delle risorse/riduzione delle inefficienze.
- Accesso a mercati nuovi o già esistenti (green supply chain): eliminazione di fornitori che non rispettano i sempre più stringenti standard di sostenibilità.
- Sviluppo di nuovi modelli di business: la necessità di proseguire l’attività durante la pandemia ha accelerato il processo di "remotizzazione" dei servizi e la "servitizzazione" dei prodotti (dalla vendita del prodotto alla vendita del servizio abilitato dal prodotto, ad esempio car sharing).
La velocità del processo tecnologico non consente oggi di inseguire semplicemente gli standard, l’obiettivo deve essere quello di comprendere la tecnologia e come sfruttarla per perseguire obiettivi di lungo termine.
In conclusione del convegno il Cav. Gianluigi Viscardi ha ringraziato l'Assessore Guidesi, le Antenne Territoriali di Confindustria, le imprese partecipanti e i manager dedicati allo Sviluppo PMI che hanno supportato le attività di assessment con valutazioni degli imprenditori fra l'ottimo e l'eccellente - e che stanno contribuendo all'avviamento di dieci progetti sperimentali che saranno presentati a settembre.
Il Digital Innovation Hub lombardo ha innescato insieme a Confindustria la collaborazione attiva con partner come il Competence Center e Federmanager, mettendo allo stesso tavolo imprenditori e manager per affrontare insieme le opportunità e vincere le sfide che, con i tempi difficili che stiamo affrontando, ci attendono.
È possibile scaricare il report cliccando: Download Report
Per maggiori informazioni consultare la pagina del Roadshow sul sito del DIH Lombardia.
Cliccando il video è possibile rivedere la presentazione dell'indagine.
Presentazione dello studio il 13 aprile 2022
Lo studio sarà introdotto dal Presidente Digital Innovation Hub Lombardia Gianluigi Viscardi e presentato dal Direttore DIH Lombardia Pierluigi Petrali in occasione dell'incontro del Gruppo Progetto Innovazione del 13 aprile dalle 14:30 alle 17:00.
Iscrizione cliccando QUI per ricevere il link di collegamento
Cliccare "Incontro sulla transizione digitale" per scaricare la locandina.
10 marzo 2022