Transizione digitale Eredi di Bonacina

Conseguiti gli obiettivi di avviamento della trasformazione digitale dell'impresa Eredi di Bonacina Mario srl del gruppo industriale Gaser.

Distribuzione territoriale del Gruppo Gaser

Distribuzione territoriale del Gruppo Gaser

Fonte Profilo Gruppo Gaser 2021

Fonte Profilo Gruppo Gaser 2021

Matteo Boschetti

Associato Federmanager, qualificato DIH Lombardia per le iniziative di Sviluppo PMI

Eredi Di Bonacina Mario SRL s.r.l. è una delle realtà produttive del Gruppo Gaser, fondata nel 1970, con sede a Caravaggio (BG) specializzata nella zincatura e zinco-nichelatura di particolari meccanici, con fatturato di 8,2 milioni di €, con ricavi in crescita di circa il 30% rispetto all’anno precedente. L’impresa lavora su commessa conto terzi, avvalendosi di 92 dipendenti.

Il Gruppo Gaser ha origine nel 2007, quando le sue due società storiche, la Gaser Ossido Duro e la Eredi di Bonacina Mario, intraprendono un lungo e stabile percorso di collaborazione. Ad oggi il Gruppo Gaser si compone di otto sedi operative ed è leader nel settore dei trattamenti superficiali dei metalli. Attraverso le sette sedi dislocate in aree strategiche del nord Italia e la recentissima apertura della sede in India, il Gruppo Gaser opera a livello nazionale italiano e in alcuni mercati internazionali, distinguendosi per capacità produttiva, tecnica e assistenza ai clienti.

Per citare l’Amministratore Delegato, Gianni Luca Franzosi: “…supportiamo i nostri partner nella gestione dei trattamenti superficiali. La nostra missione è superare le loro più ambiziose aspettative, fornendo un servizio completo, puntuale e, contemporaneamente, una costante spinta innovativa...”.

A partire dal 2018 l’azienda ha iniziato un percorso di digitalizzazione ed innovazione della propria realtà produttiva lavorando su progetti specifici Industria 4.0 e facendosi supportare da aziende esterne. Ma negli ultimi due anni era emersa la necessità di un approccio più strutturato nella gestione del “cambiamento”. Pertanto hanno chiesto supporto a Confindustria Bergamo e nel primo semestre del 2021, ho effettuato presso l’Azienda, come membro del team di manager di Sviluppo PMI, l'assessment di maturità digitale proposto dalle rete nazionale dei DIH (Digital Innovation Hub) di Confindustria, completamente gratuito per l’impresa e finanziato con le risorse per le Politiche Attive messe a disposizione dall’associazione 4.Manager, costituita da Confindustria e da Federmanager in modo paritetico.

Soddisfatti dei risultati ottenuti, da cui hanno ricavato utili spunti, mi hanno chiesto la possibilità di effettuare l’assessment anche presso un’altra azienda del gruppo. Ho quindi coinvolto Confindustria Bergamo per verificare la possibilità di effettuarlo e, su proposta del DIH Lombardia, si è proposto alla Direzione del Gruppo Gaser di effettuarlo su tutte le sedi italiane. I risultati sono stati presentati alla Direzione ed ai primi livelli al MADE di Milano.

Positivamente impressionata dai risultati presentati, l’Azienda ha chiesto, nell’ambito del Progetto Sviluppo PMI, di aprire un progetto di digitalizzazione per la sede principale, con l’obiettivo di definire una metodologia di transizione al digitale che potesse diventare di riferimento per le imprese del gruppo.

L’impresa utilizza una serie di applicativi: il sistema contabile gestionale “Mago Zucchetti”, il sistema in cloud Calypso per la gestione MES like, un sistema di gestione del "Product Lifecycle Management" PLM (QB Maverick) in fase di sviluppo e una serie di tabelle Excel per la gestione dei dati dei reparti ed altre applicazioni office per la pianificazione e la gestione operativa dell’avanzamento delle lavorazioni e delle commesse utilizzando PC e Tablet per i reparti di produzione. 

Inizialmente, l’obiettivo del progetto era di accompagnare l’azienda nella realizzazione dei progetti in corso in ambito produzione (MES) e dematerializzazione della documentazione operativa, fornendo il supporto manageriale necessari nell’ambito di progetti così complessi. 

In particolare, l’obiettivo era di agevolare l’introduzione dei nuovi sistemi ed i conseguenti cambiamenti mediante un contributo fattivo nell’impostazione e realizzazione delle attività progettuali e in un’azione di formazione e sensibilizzazione delle persone (responsabili ed operatori) direttamente coinvolte.

In fase di kick off si è provveduto ad un maggior affinamento del progetto, individuando tre obiettivi principali da conseguire:
  1. individuare le problematiche della transizione digitale nello “Shop floor”, coinvolgendo gli operatori allo sviluppo ed al corretto utilizzo del dato in parallelo all’introduzione di un SW di PLM (QBM Maverick) a supporto. Una metodologia che potrà essere estesa anche alle altre società del Gruppo.
  2. digitalizzare il laboratorio di analisi chimiche formando gli operatori al corretto utilizzo di grafici SPC, che saranno visualizzati in produzione su schermi dedicati. La metodologia sviluppata costituirà modello e metodo di riferimento per le altre società del Gruppo
  3. accrescere la “cultura” digitale e le capacità di gestire il cambiamento
Matteo Boschetti

Matteo Boschetti

Il progetto ha avuto da subito un taglio molto operativo. Partendo dal PLM si è provveduto a coinvolgere sin dall’inizio gli operatori della linea individuata come pilota per l’introduzione del tool al fine di ottenere un coinvolgimento e una raccolta di perplessità/suggerimenti, allo scopo di evitare il classico rifiuto per imposizioni dall’alto di nuove metodologie lavorative.

Per evitare di incorrere in questa problematica è stato deciso di provvedere sin dalle prime fasi ad illustrare gli obiettivi da raggiungere, quali eliminazione della carta e miglioramento dell’efficienza operativa. In ogni fase del progetto sono quindi stati coinvolti non solo gli utenti del sistema (Resp Produzione, Capi Turno) ma anche l’intera organizzazione (Risorse umane, IT Manager…)

A seguito dei fattivi suggerimenti ricevuti si è convenuto di introdurre nel PLM, in aggiunta alle istruzioni operative e alla lista difetti per cliente, anche i seguenti moduli al momento predisposti manualmente:
  • Checklist attività avvio impianto 
  • Registrazione manutenzioni 
  • Registrazione Ph a fine turno
  • Etichette cliente
  • Registrazione bagnata, ad oggi effettuata manualmente e poi riportata in Excel

Di seguito Screen-shot schermate QBC Maverick relative ai moduli introdotti e la "Lista cartelle disponibili in linea"

Avviata l’attività sulla linea pilota (M2) si è proseguita l’attività di verifica dell’utilizzo dei moduli di QB Maverick anche su un secondo impianto (M4). 

In questa fase introduttiva, si è iniziato a definire una metodologia di transizione al digitale che possa essere implementata dall’organizzazione e diventare di riferimento per le altre sedi del Gruppo.

Successivamente all’avvio del PLM, si è effettuata la ricerca di un SW che possedesse i requisiti per la digitalizzazione dei dati di laboratorio e trasmissione sulle linee in “real time” agli schermi presenti già presenti sulle linee. Si è quindi optato per il SW Minitab, a cui aggiungere anche il modulo  “Minitab connect” per la trasmissione dei dati sul server aziendali e successiva visualizzazione su display in produzione.

Individuato ed acquistato il SW, si è proceduto a costruire il database per la linea M2

Nelle immagini: 
  • "Canovaccio per impostazione SPC laboratorio chimico e creazione report"
  • "Grafici SPC disponibili sulle linee per andamento impianti"

Risultati conseguiti

Gli obiettivi di partenza sono stati conseguiti.
Il progetto di introduzione del PLM è ben avviato presso la sede di Caravaggio e in forma di Progetto Pilota è stato esteso alla sede di San Giuliano Milanese. L’obiettivo è di consolidarne l’uso ed ottimizzarlo per poi avviarne l’introduzione nelle altre sedi.

Il progetto di introduzione dati SPC nei laboratori è stato avviate nella sede di Caravaggio e nella sede di San Giuliano Milanese il cui Laboratorio dovrà diventare di riferimento per le altre aziende in forma di “service”.

Si è inoltre messa a punto la metodologia per estendere le attività anche presso altre sedi, mettendo a fattor comune le competenze acquisite (impostazione moduli, impostazione raccolta dati, impostazione report grafici dati laboratorio,…).

Nell'incontro conclusivo Gianni Luca Franzosi ha commentato: “Nel percorso di digitalizzazione avviato, il progetto ha consentito di dare un taglio pratico con coinvolgimento diretto del personale che ha acquisito consapevolezza e familiarità con i nuovi strumenti e gli obiettivi di digitalizzazione del Gruppo. Ringrazio il Digital Innovation Hub. Confindustria e Federmanager per l'organizzazione e l'intervento dell'Ing. Boschetti che di ha permesso di accelerare il percorso di transizione digitale.”
Archivio storico dei numeri di DIRIGENTI INDUSTRIA in pdf da scaricare, a partire da Gennaio 2013.

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