Trasformazione digitale e Life Science

Una Supply Chain digitale permette all’azienda di ricevere e analizzare tempestivamente un’importante mole di dati provenienti dal mercato, di anticipare le richieste dei consumatori, di velocizzare la realizzazione di prodotti personalizzati e tracciabili, ottimizzando le risorse aziendali a beneficio della competitività. Per tali motivi la trasformazione digitale è irrinunciabile, ma il suo successo è collegato all’acquisizione di competenze digitali e alla capacità di innovare l’organizzazione.

Francesca Colella

Socia ALDAI-Federmanager

Perché la digitalizzazione della supply chain crea valore

Le aziende alla ricerca di opportunità di business hanno come obiettivo principale l’aumento della loro interazione con il Cliente. È noto, infatti, che la qualità della relazione nel suo complesso determina la differenza nella scelta di acquisto al pari delle caratteristiche e del prezzo del prodotto/servizio.

La trasformazione dei modelli operativi va quindi nella direzione di sviluppare flessibilità e velocità di adattamento dell’azienda alle richieste del Cliente.

Quest’articolo presenta come la trasformazione digitale della "supply chain" contribuisca al successo del modello di business con particolare focus per le aziende del settore Life Science, il settore delle scienze della vita – che include l’industria farmaceutica, quella biotecnologica, quella della produzione di dispositivi biomedici e i servizi sanitari – che rappresenta uno degli ambiti di valore ad alta tecnologia in cui è specializzato il Paese, e che può contribuire significativamente allo sviluppo economico nazionale..

L’incremento delle interazioni con il Cliente passa attraverso l’offerta personalizzata, le transazioni commerciali online e la consegna a domicilio, tracciando puntualmente lo status di avanzamento della commessa. Se da un lato ciò rappresenta un’opportunità, dall’altro vengono messi sotto stress i tradizionali modelli operativi basati sull’accuratezza della previsione della domanda, sulle economie di scala e sull’approccio a silos.

La supply chain,  cioè la gestione delle attività logistiche delle aziende, assume un ruolo strategico per la competitività dell’azienda in quanto processo che porta il prodotto al Cliente. L’applicazione delle tecnologie abilitanti in quest’ambito crea significativo valore perché semplifica e imprime velocità di adattamento al mercato dell’intero processo di produzione e distribuzione. 

Le piccole e medie imprese potrebbero essere particolarmente coinvolte perché presenti nella filiera di aziende dove la trasformazione digitale è già in atto o perché interessate alle potenzialità del commercio online.

Come la trasformazione digitale impatta sull’organizzazione e sui risultati aziendali

Una supply chain digitale e integrata consente di ricevere e analizzare dati e informazioni in modo tempestivo, integra fornitori e clienti per produrre solo ciò che si vende, ottimizza i costi operativi e riduce i consumi energetici con impatti positivi sulla sostenibilità.
Il controllo puntuale e immediato del processo ne incrementa l’affidabilità, contribuendo a minimizzare reclami e resi, insostenibili soprattutto per le piccole e medie imprese.
La standardizzazione dei processi dovuta alle nuove tecnologie trasforma il sapere di pochi in conoscenza diffusa e patrimonio aziendale. Lo sviluppo di competenze digital, richieste anche ai ruoli tradizionali delle organizzazioni, stimola il pensiero critico alla ricerca di nuove soluzioni per i problemi di sempre (dal know-how al know-why). 

È dimostrato che la trasformazione digitale crea valore se è affrontata in modo graduale. Si parte da un’analisi dei processi che tenga conto delle peculiarità dell’azienda e che porti alla scelta del primo cantiere sui cui intervenire e introdurre le tecnologie abilitanti, nella consapevolezza che la digitalizzazione di processi inefficienti incrementa rigidità e costi.

In questa fase tipicamente si affronta la complessità di implementare nuovi sistemi, di integrarli con sistemi e impianti già esistenti e di investire in maniera consistente su asset intangibili, quali le competenze digitali.

La chiave del successo sta soprattutto nell’attitudine dell’azienda di generare cambiamento, sviluppando nuovi ruoli e capacità digitali nella sua organizzazione.

Quali gli ostacoli

È fondamentale l’impegno diretto del Top Management, la cui mancanza potrebbe rallentare il processo di trasformazione e limitarne l’efficacia.

Altri ostacoli sono rappresentati dalla complessità di accesso ai finanziamenti, dalle scarse garanzie a copertura dei rischi, dal divario digitale e dagli attacchi informatici, soprattutto in settori agguerriti quali il cosmetico, il nutraceutico (principi nutritivi contenuti negli alimenti che hanno effetti benefici sulla salute), il terzismo (chi lavora o produce essenzialmente per conto di terzi).

A che punto è la digital supply chain nel Life Science

Esistono già diversi esempi di innovazione digitale nel Life Science con livelli di maturità differenti. Alcune tecnologie abilitanti sono realtà anche in questo comparto regolato da stringenti normative, potendo operare secondo i principi di data integrity e data governance. 

I magazzini sono già largamente digitalizzati grazie all’uso di software di gestione e sistemi AIDC (sistema di riconoscimento biometrico). Nel campo della produzione e della manutenzione, i sistemi gestionali MES (Manufacturing Execution System, cioè un sistema informatizzato per la gestione e controllo delle funzioni produttive di un'azienda) sono mediamente diffusi, anche se le attività di cleaning, il setup delle apparecchiature, l’in-process control sono ancora ampiamente registrati su carta. 

Interfacce intuitive touchscreen su dispositivi mobili mettono a disposizione degli operatori e dei manutentori tutta la documentazione necessaria quali istruzioni di lavoro, distinte di produzione, schede di sicurezza, ecc. 
Applicatore RFID in basso a destra e, in lontananza, il varco dove tutti gli RFID del pallet vengono controllati e confrontati con l'ordine di acquisto del cliente.

Applicatore RFID in basso a destra e, in lontananza, il varco dove tutti gli RFID del pallet vengono controllati e confrontati con l'ordine di acquisto del cliente.

Nella filiera farmaceutica è operante il sistema di tracciamento basato sull’RFID (Radio-Frequency IDentification - identificazione a radiofrequenza) che monitora in dettaglio gli spostamenti delle merci, incorporando a ogni passaggio informazioni e dati anche in condizioni estreme di temperatura e umidità. Le informazioni possono essere classificate e archiviate a supporto della lotta alla contraffazione e a garanzia della data integrity. Sistemi RFID vengono già utilizzati per una maggiore sicurezza degli accessi in azienda o nelle aree segregate. 

Antonio Marchi, Chief Strategy Officer Palladio Group ha commentato:"La supply chain integrata e digitale è da noi già realtà. Attraverso una piattaforma digitale e di automazione operiamo un servizio di consegne just in time per i nostri clienti. Il materiale viene preparato per la consegna su base giornaliera e l'utilizzo della tecnologia RFID permette la tracciabilità totale del prodotto già predisposto per essere introdotto direttamente nelle linee di produzione del cliente. In questo modo, al contempo, anche lo scambio di tutte le informazioni e i documenti relativi alla consegna avviene in maniera automatica."  

Si sta diffondendo l’uso del Cloud Computing e dell’Industrial Internet of Things, mentre in un prossimo futuro la realtà aumentata o il digital twin degli impianti potranno ridisegnare il layout delle aziende, simulare il processo, generando modelli interpretativi e predittivi che apporteranno incredibili miglioramenti di prodotto e di servizio.

Conclusioni

Una supply chain digitale e integrata permette quindi all’azienda di ricevere e analizzare tempestivamente un’importante mole di dati provenienti dal mercato, di anticipare le richieste dei consumatori, di velocizzare la realizzazione di prodotti personalizzati e tracciabili, ma soprattutto di ottimizzare le risorse aziendali aumentando l’efficienza complessiva e riducendo significativamente inutili produzioni e scarti, a totale beneficio della competitività.

Per tali motivi la trasformazione digitale è irrinunciabile, ma il suo successo è imprescindibile dalla capacità di innovare l’organizzazione e da un commitment non delegabile dei vertici aziendali che agevoli l’acquisizione di competenze digitali, semplifichi i processi decisionali e investa nella creazione di una cultura del cambiamento.
Archivio storico dei numeri di DIRIGENTI INDUSTRIA in pdf da scaricare, a partire da Gennaio 2013.

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