Il commento sulla fiscalità di dirigenti e manager rappresentanti del ceto medio produttivo
Sul fronte fiscale CIDA ritiene importante puntare a una riforma davvero coraggiosa e lungimirante nell’interesse di tutti, evitando inutili ritocchi destinati solo ad aumentare l’incertezza nei contribuenti. La priorità è pagare tutti per pagare meno.
Roma, 20 febbraio 2020. “Ben vengano gli appelli alla difesa del ceto medio formulati oggi dal viceministro all’Economia Antonio Misiani, perché dirigenti, manager, quadri e professionisti ne rappresentano una parte numerosa e qualificata, che contribuisce in modo decisivo allo sviluppo del Paese”. Lo ha detto Mario Mantovani, presidente di CIDA, la Confederazione dei dirigenti e delle alte professionalità, commentando i lavori degli Stati generali dei dottori commercialisti. “Il viceministro ha fatto riferimento al terzo scaglione Irpef, da 28.000 a 55.000 euro di imponibile, in quanto si caratterizza per un salto di aliquota marginale molto significativo. Ed ha sollevato altri due temi centrali alla riforma fiscale cui il Governo sta lavorando: lo sfoltimento e la razionalizzazione delle agevolazioni fiscali; il coordinamento della riforma con il taglio del cuneo fiscale."
“In Italia assistiamo ad un progressivo impoverimento del cosiddetto ‘ceto medio', cioè di quei professionisti, manager, insegnanti, impiegati, piccoli imprenditori, ecc. che ha rappresentato storicamente il fulcro della democrazia rappresentativa e della crescita inclusiva. Persone e gruppi che non rispondono a una logica di “classe” e che sono da sempre interessati allo sviluppo delle loro competenze e alla crescita delle opportunità. Purtroppo da diversi anni, anche nel lodevole intento di proteggere i gruppi che hanno redditi più bassi, sono stati fortemente penalizzati e accomunati ai “ricchi” in modo fortemente distorto. Inoltre troppe norme incoerenti hanno creato distorsioni nella tassazione dei redditi di categorie di lavoratori, dipendenti e autonomi, sempre più fluide e difficilmente standardizzabili. L'urgente realizzazione di una riforma della fiscalità e in particolare delle aliquote e degli scaglioni Irpef – ha aggiunto il presidente di CIDA - deve quindi andare nel segno della semplificazione e della giusta progressività, del trattamento omogeneo per tutti i redditi da lavoro, della riduzione dei troppi regimi speciali, per rendere il sistema più efficiente, equo e coerente con i principi di solidarietà e uguaglianza. In questo senso, per tutti, ma soprattutto per chi già paga tanto e troppo, oltre a non andare oltre una soglia già eccessiva, serve dare messaggi sul fronte della riduzione della spesa e del recupero dell'evasione e prevedere di reperire eventuali ulteriori risorse non sui redditi da lavoro, ma altrove."
“L'obiettivo ultimo del legislatore deve essere quello, in primis, di tutelare le categorie meno abbienti senza colpire, va sottolineato, i redditi da lavoro medio-alti già tartassati. È del tutto evidente che occorre innescare una vera e strutturale crescita dell'economia, senza la quale i redditi resteranno fermi o, addirittura, scenderanno e ogni anno si ripresenterà il problema e 'lo spettro' di una spesa pubblica difficilmente sostenibile e di una pressione fiscale elevata e concentrata su pochi cittadini, con il rischio di compromettere la tenuta complessiva del welfare state”, ha aggiunto Mantovani.
“Con i dottori commercialisti già condividiamo l’obiettivo di migliorare l’efficacia delle aziende, favorendo l’introduzione di management professionale anche nelle piccole imprese e il ricorso a consulenti sempre meno “generalisti”. Anche sul fronte fiscale possiamo unire le forze e puntare a una riforma davvero coraggiosa, evitando inutili ritocchi destinati solo ad aumentare l’incertezza nei contribuenti” ha concluso Mantovani.
CIDA è la Confederazione sindacale che rappresenta unitariamente a livello istituzionale dirigenti, quadri e alte professionalità del pubblico e del privato. Le Federazioni aderenti a CIDA sono: Federmanager (industria), Manageritalia (commercio e terziario), FP-CIDA (funzione pubblica), CIMO (sindacato dei medici), Sindirettivo (dirigenza Banca d’Italia), FENDA (agricoltura e ambiente), FNSA (sceneggiatori e autori), Federazione 3° Settore CIDA, FIDIA (assicurazioni), SAUR (Università e ricerca), Sindirettivo Consob (dirigenza Consob), Sumai-Assoprof (medici ambulatoriali).