I sommelier e la comunicazione del vino in Lombardia

Quando si pensa alla Lombardia e alle sue principali attività, a pochi – lombardi inclusi – viene probabilmente in mente l’agricoltura e, più in generale, il sistema agroalimentare.

Vigneti in Oltrepò Pavese

Alessandro Franceschini

Giornalista, sommelier, è direttore responsabile del sito www.aislombardia.it e della rivista associativa Viniplus di Lombardia
Moda, finanza, design, arredamento e tanti altri settori sono ben più presenti nell’immaginario collettivo rispetto a ciò che riguarda la terra, i suoi prodotti e le tante aziende che li trasformano.
Eppure proprio la Lombardia è la prima regione agricola del nostro Paese: produce il 37% del latte, il 42% del riso, il 40% dei prodotti suinicoli. È, in generale, la prima regione italiana per quanto riguarda la superficie dedicata all’agricoltura, con attività che nel complesso coprono il 69% del territorio. L’universo agricolo e agroalimentare lombardo è un articolato sistema composto nel suo complesso da 50mila aziende alle quali dobbiamo aggiungere anche 1.560 agriturismi e 209 fattorie multimediali, realtà sempre più importanti nella promozione di questo importante settore regionale (Fonte dati: Regione Lombardia).
Il vino? Anche in questo comparto la Lombardia ricopre un ruolo non certo secondario con 42 tipologie che possono utilizzare marchi unanimemente considerati di qualità. Con 5 DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita), 22 DOC (Denominazione di Origine Controllata) e 15 IGT (Indicazione Geografica Tipica) significa che più dell’80% della superficie vitata in Lombardia è dedicata a produzioni certificate.
Tutto questo articolato mosaico ha sempre più bisogno di essere conosciuto e comunicato al meglio da parte di tutti gli operatori del settore che, quotidianamente, si confrontano con wine lovers sempre più competenti e informati. 
Un compito che da molti anni svolge anche l’Associazione Italiana Sommelier che proprio in Lombardia vede la presenza dal più nutrito numero di Soci: dei circa 40mila iscritti all’Associazione, infatti, quasi 7.000 sono sparsi in tutte le province lombarde. «Oltre 5.000 appassionati e professionisti ogni anno seguono uno dei circa 60 corsi di primo, secondo o terzo livello, che le 11 delegazioni provinciali organizzano» spiega Hosam Eldin Abou Eleyoun (nella foto), da quasi due anni al timone come Presidente di AIS Lombardia, ma con una lunga gavetta alle spalle, avendo guidato la delegazione milanese, la più numerosa e attiva sul territorio lombardo, per 8 anni dal 2010 al 2018. «A questo bisogna aggiungere serate a tema, master di approfondimento, seminari, visite guidate tra i territori più vocati sia in Italia che all’estero».
«Siamo molto contenti e al tempo stesso ci sentiamo particolarmente responsabilizzati» continua Hosam Eldin. «Cresciamo sempre di più, ma al di là dei numeri cresciamo dal punto di vista qualitativo. Merito di un team che collabora con me molto affiatato e che sta organizzando con grande serietà molti appuntamenti un po’ in tutta la regione, anche in province difficili da raggiungere ma che meritano attenzione e cura». L’amore per il vino e per l’arte del servizio e dell’abbinamento con il cibo non si arresta, anzi, cresce di anno in anno l’interesse da parte degli appassionati, ma anche dei professionisti. «Siamo un punto di riferimento per tutti. Oggi cresce la consapevolezza dell’importanza di avere del personale preparato all’interno della proprie strutture, siano esse ristoranti, alberghi o anche aziende vitivinicole. Il turismo legato al mondo del vino, infatti, sta diventando una voce sempre più importante e quindi c’è bisogno di personale qualificato. Non è un caso che molti professionisti che lavorano in aziende vitivinicole e sono addetti al ricevimento o alle visite in cantina vengano prima dai noi a formarsi frequentando i nostri corsi» continua il presidente di AIS Lombardia.
Credit Sonia Santagostino di Onstage Studio

Credit Sonia Santagostino di Onstage Studio

Oggi i sommelier AIS si possono trovare nei supermercati, ma sono richiesti all’interno di moltissimi eventi, anche in contesti inusuali, dove il vino è protagonista e dove è necessaria una spiegazione competente. «Viviamo in un’epoca dove la narrazione e il racconto rivestono sempre più importanza. Anche in AIS formiamo i nostri professionisti per far sì che non siano solo dei degustatori molto preparati e informati, ma anche dei comunicatori all’altezza di quello che chiedono il mercato e il pubblico, sempre più esigenti».
AIS Lombardia pubblica una rivista biennale che viene inviata a tutti i soci, e una guida, Viniplus di Lombardia, una fotografia puntuale della produzione vitivinicola di queste regione grazie al contributo di un nutrito gruppo di degustatori: è disponibile sia online (www.viniplus.wine) che nell'edizione cartacea, ed è distribuita in 800 ristoranti in tutta la Lombardia: «Passione, ricerca e competenza», conclude Hosam Eldin. «Sono queste le caratteristiche del nostro lavoro. Ogni anno cresce il numero di ristoratori che include nelle loro carte dei vini anche referenze della nostra regione, e questo ci riempie di orgoglio. Significa che stiamo andando nella giuste direzione

Archivio storico dei numeri di DIRIGENTI INDUSTRIA in pdf da scaricare, a partire da Gennaio 2013.