Area B della Metropoli Milanese - Incontro con l'Assessora alla Mobilità Arianna Censi

Si è tenuto il 10 novembre 2022 un Webinar sulla mobilità milanese per condividere il piano che esclude dal 1° di ottobre la circolazione in Area B anche dei veicoli diesel Euro 5 e benzina Euro 2

Franco Del Vecchio

Segretario CIDA Lombardia - lombardia@cida.it
Con l'estensione dei limiti alla circolazione dei veicoli inquinanti Milano ricostruisce "le mura" dividendo la città dai comuni limitrofi. Se ne sono accorti i pendolari che viaggiano in auto e coloro che non hanno alternative alla tangenziale, diventata passaggio obbligato per il traffico nazionale e la circonvallazione cittadina.

Quali benefici e conseguenze?
Quali misure per assicurare la mobilità delle persone e delle merci?
Quali potrebbero essere gli interventi migliorativi?

In prospettiva il piano di limitazione ai veicoli inquinanti in Area B prevede il divieto di circolazione:
  • Dal 1° ottobre 2025 anche ai diesel Euro 6 leggeri A-B-C acquistati dopo 31/12/2018 e a benzina Euro 3
  • Dal 1° ottobre 2028 anche ai veicoli a benzina Euro 4
  • Dal 1° ottobre 2030 anche ai diesel Euro 6 D
A chi conviene acquistare un veicolo diesel, a benzina oppure elettrico?
La Dirigenza Milanese ha avuto l'occasione di incontrare in videoconferenza l'Assessora alla mobilità del Comune di Milano Arianna Censi per analizzare le misure e stimolare le riflessioni utili a conseguire i migliori risultati per la collettività, in termini di qualità di vita e sviluppo sostenibile.

Cliccando il video seguente è possibile rivedere l'introduzione del Presidente ALDAI-Federmanager Manuela Biti, l'intervento dell'Assessora Arianna Censi, i temi e le domande che ho avuto il privilegio di proporre all'Assessora.
Nei saluti di benvenuto il Presidente Manuela Biti ha ringraziato i partecipanti e in particolare l'Assessora Arianna Censi per la piena disponibilità al dialogo, ricordando il senso di responsabilità della dirigenza e la volontà dei manager di partecipare alla transizione ecologica che permetta di conciliare sviluppo economico e sociale con il rispetto per l'ambiente per una vita migliore nella metropoli milanese. L'incontro si è collocato nell'ambito del dialogo costruttivo e continuo con le Istituzioni e con il Comune di Milano in particolare.

Perché l'Area B

L'Assessora Arianna Censi ha presentato le motivazioni alle limitazioni alla circolazione nell'Area B come un tratto molto articolato e complesso per conseguire obiettivi importanti per la vivibilità della città di Milano. Nelle città si concentra oltre il 50% della popolazione italiana e la percentuale crescerà oltre il 60% come già avvenuto in altri Paesi ed è quindi necessario migliorare la qualità dell'ambiente e della vita dei cittadini. Il Comune di Milano ha deciso di limitare progressivamente la circolazione dei vicoli inquinanti per migliore appunto la vivibilità della città; iniziativa adottata in molte città nel mondo (Parigi, Londra, Bogotà, Los Angeles, ...) e seguita da altre città italiane. Sono iniziative finalizzate a migliorare la salute delle persone e in particolare delle persone più fragili: i bambini, le donne, le persone più povere, con l'obiettivo di conseguire crescita sostenibile nel rispetto dell'equità. Le auto con il relativo inquinamento e l'occupazione del suolo pubblico, con soste in seconda fila, rappresentano un serio problema e un pericolo per la collettività. Suolo pubblico da valorizzare e condividere con la mobilità ciclistica e collettiva prossima all'eccellenza nella nostra citta. Il prossimo 26 novembre sarà inaugurato il tratto Dateo-Linate della metropolitana M4 che in primavera arriverà a San Babila e nel 2024 sarà completata trasformando la città. Il Comune di Milano intende ridurre il traffico inquinante che transita nella città e liberare le carreggiate dall'eccessiva occupazione da parte delle auto. Basta osservare via Dante chiusa al traffico per capire i benefici per il turismo e per i cittadini. Dobbiamo rispondere alle esigenze di mobilità del futuro aumentando i servizi pubblici soprattutto per le nuove generazioni che non considerano l'auto fra le priorità, come invece accadeva negli anni 70. Il raccordo fra le linee metropolitane con le sedici linee Trenord  rappresenta per la metropoli milanese un patrimonio per la mobilità regionale sostenibile. Per contenere i costi del trasporto pubblico il Comune di Milano contribuisce con circa 300 milioni di euro l'anno che diventeranno 400 con l'entrata in funzione della linea M4, pari a circa un terzo del bilancio del Comune. 

Per il trasporto delle merci poi è necessario un serio piano di razionalizzazione e di regolamentazione delle consegne che implicherà anche comportamenti consapevoli e sostenibili da parte dei cittadini per ridurre, ad esempio, i trasporti per resi e le consegne differenziate dello stesso ordine.

In estrema sintesi l'Area B rappresenta una delle iniziative del complesso piano di mobilità urbana che porterà Milano ad diventare città d'avanguardia per vivibilità. Per conseguire risultati è necessario definire le regole chiare e poi bisogna farle rispettare. Bisogna superare la resistenza al cambiamento, convinti della validità delle iniziative.

In questo percorso di sviluppo sostenibile l'Assessora auspica la collaborazione con la dirigenza in grado di contribuire con competenze specifiche al disegno della futura mobilità. 
 

Dirigenti protagonisti della transizione verso la mobilità sostenibile

La confederazione CIDA ha sottoscritto il patto per lo sviluppo sostenibile di Regione Lombardia e la dirigenza desidera partecipare attivamente al processo di transizione ecologica. La mobilità elettrica può ridurre certamente l'inquinamento cittadino, ma genererà vantaggi globali per l'ambiente nel momento in cui l'energia elettrica sarà generata con fonti rinnovabili, altrimenti spostiamo l'inquinamento dalle città alle centrali elettriche a gas, petrolio, o addirittura a carbone. La priorità consiste nel soddisfare il fabbisogno di energia elettrica green in grado di ridurre globalmente l'inquinamento e alimentare le utenze esistenti e i crescenti fabbisogni di mobilità elettrica.
I cittadini giudicano i risultati delle politiche sulla mobilità e non è facile comprendere la coerenza fra le regole e i sistemi di controllo dell'Area B rispetto al sistema alternativo Move-in. È quindi auspicabile una maggiore armonizzazione, chiarezza e coinvolgimento dei cittadini per adottare misure condivise ed equamente rispettose dell'ambiente e delle persone.

Non è, ad esempio, facile capire il posizionamento delle telecamere a 200 metri dal parcheggio pubblico di interscambio con i mezzi pubblici. Parcheggio non più accessibile ai veicoli inquinanti, per soli 200 metri. 

Non è facile convincere l'anziano con difficoltà motorie a rinunciare ad usare l'auto per fare la spesa e andare nei centri sanitari per le visite di controllo, o addirittura convincerlo ad acquistare un veicolo non inquinante.

Certo, in prospettiva la mobilità sostenibile della metropoli dipenderà prevalentemente dalla rete delle metropolitane, del passante ferroviario e degli altri mezzi di trasporto collettivi, ma per accelerare il cambiamento culturale sulla mobilità urbana sarà determinante la partecipazione attiva dei cittadini della metropoli con i quali condividere scelte e obiettivi, sviluppando il dialogo che faciliti il passaggio culturale, proprio come abbiamo realizzato nell'incontro con l'Assessora Arianna Censi che ringraziamo per la disponibilità.

Le facilitazioni previste dal Comune di Milano

L'incontro è stato anche l'occasione per aggiornare le informazioni sulle deroghe ai divieti di circolazione in Area B, che permetteranno l'accesso:
  • alla targa del veicolo che sarà sostituito da un mezzo non inquinante già acquistato e in attesa di consegna.
  • alla targa del veicolo con un abbonamento al parcheggio in Area B

Tutti in tangenziale

La mobilità della metropoli milanese non può essere però complicata o compromessa dalle limitazioni all'accesso in Area B. La rete delle strade della metropoli milanese è formata da vie radiali che partono dal centro e da circonvallazioni. La tangenziale è l'unica circonvallazione rimasta all'esterno dell'Area B, diventata a tutti gli effetti unico percorso "libero" da divieti per aggirare la città. "Libero" per modo di dire, perché perennemente intasato dal traffico nazionale e regionale per il trasporto merci, al quale dal 1° di ottobre si è aggiunto l'incremento del traffico dei veicoli diesel euro 5 e benzina euro 2 che non hanno alternativa alla percorrenza della tangenziale, con evidenti intasamenti e blocchi del traffico al primo banale tamponamento. Un esempio emblematico di mobilità insostenibile per lo sviluppo economico e sociale della Lombardia.
Grazie Assessora Censi. L'ora d'incontro ha permesso di approfondire le motivazioni alla base delle limitazioni alla circolazione in Area B, di acquisire maggiore consapevolezza delle sfide per la mobilità sostenibile, dell'importanza della partecipazione attiva dei cittadini e della necessità di armonizzare la sequenza di iniziative per bilanciare l'efficacia dei servizi di mobilità con la vivibilità della metropoli milanese.
Archivio storico dei numeri di DIRIGENTI INDUSTRIA in pdf da scaricare, a partire da Gennaio 2013.