In ricordo di Bruno Losito

Oggi 10 settembre ci ha lasciato Bruno Losito, amico e collega, esempio di coraggio, determinazione, impegno sociale e integrità morale

Un pilastro dell’Associazione, un riferimento per tutti noi, 
ma anche e soprattutto Uomo, Padre e Nonno 

La “carriera” di Bruno Losito in Associazione comincia prestissimo, nel 1978 – a 37 anni – è già Consigliere e a 46 Presidente. Una vita spesa per il sindacato ricoprendo anche numerose e prestigiose cariche a livello federale: capo delegazione rinnovo del CCNL, Presidente Federmanager, Presidente lnpdai, Presidente di Banca Manager. Una dimensione “pubblica” vissuta con tenacia e determinazione, seguendo i valori in cui ha sempre creduto, che ha sempre condiviso e che lo hanno guidato per tutta la sua vita: competenza, riconoscimento del merito e responsabilità – come li ha ricordati in occasione dell’ultima premiazione della Borsa di Studio intitolata a Ennio Peccatori, suo grande amico e collega.
In Associazione e in Federazione tutti lo ricordano come un vero e proprio punto di riferimento, “un faro di esperienza e competenza sindacale che ha portato un contributo insostituibile”; “una voce sana, corretta e indipendente come solo si può riconoscere a pochissimi nella storia sindacale dei dirigenti italiani”.
Bruno Losito era anche un marito, un padre, un nonno. Una vita che fin da piccolo lo ha visto più volte trasferirsi per gli incarichi del padre, per giungere poi a Milano dove si è laureato in Medicina del Lavoro. Ed è qui, durante un ballo, che conosce Adriana che diventerà poi sua moglie e madre di Raffaella e Valentina.
E proprio la figlia Valentina racconta di un uomo sempre presente in famiglia nonostante i molti impegni, con numerosi e svariati hobby – dal giardinaggio allo sci, senza dimenticare le partite a scacchi con gli amici. Sì, gli amici, molti, e tantissimi di lunghissima data, addirittura dall’Università, che il giorno delle esequie hanno salutato un amico prezioso.
Sì, perché tra le tante qualità e i tanti pregi c’era anche la saggezza di un uomo sempre molto attento al mondo che lo circondava e alle sue evoluzioni, una persona sempre presente, anche e soprattutto con le due nipoti: un tale esempio che la maggiore delle due – Giulia – ha deciso di seguire le orme del nonno, oggi il Liceo Classico (nello stesso istituto, il Beccaria di Milano) e in futuro la Facoltà di Medicina.
Una vitalità, una passione, un fuoco e una dignità che hanno contraddistinto la vita di Bruno Losito fino alla fine.
Adesso in tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo rimane un senso di vuoto per la sua mancanza, ma anche di dovere: il dovere di continuare seguendo il prezioso cammino tracciato, lavorando per continuare a onorare la sua memoria e il suo grande e prezioso lascito.
Arrivederci Bruno.

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Con immenso dolore vi annuncio che oggi è venuto a mancare il nostro amico e collega Bruno Losito. Abbiamo perso un uomo stimato ed apprezzato, tenace e combattivo, di grande levatura morale, entusiasta della vita, della sua famiglia e dei suoi amici.
 
La sua figura, il suo stile nel condurre la nostra Associazione, cosi come negli altri importanti incarichi federali ricoperti in questi lunghissimi anni, rappresentano un modello che auspico possa continuare ad essere seguito da tutti noi, che abbiamo condiviso con lui un infaticabile lavoro in rappresentanza del management industriale.
 
La Sua professionalità, la sua dedizione al lavoro, la gentilezza dei modi gli hanno fatto conquistare negli anni la stima di tutti.
 
Mentre piangiamo la sua perdita, celebriamo anche il suo straordinario lascito e il suo ricordo che continuerà a farci compagnia nel quotidiano svolgersi delle nostre attività.
 
Possa il suo esempio di coraggio, determinazione, impegno sociale e integrità morale illuminare il nostro cammino.  
 
Stefano Cuzzilla

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La scomparsa del nostro caro Amico, Collega e Consigliere Bruno Losito ha destato in tutti noi una profonda tristezza, un senso di smarrimento e un improvviso vuoto.
Bruno era un uomo la cui presenza ha arricchito le nostre vite e le nostre passioni all’interno di ALDAI, lasciando un’impronta indelebile nella nostra Comunità.
Non era solo un Collega, ma un punto di riferimento storico. Con la sua tenacia, la sua instancabile dedizione e la sua elevata moralità, ha rappresentato per tutti noi un modello di integrità e passione. Era un uomo entusiasta della vita e la sua travolgente energia lo accompagnava in ogni aspetto della sua esistenza, compreso il suo impegno per la nostra Associazione e per le Istituzioni federali che ha servito con dedizione per tanti anni, ricoprendo ruoli di prestigio sia a livello territoriale che nazionale. 
Fra i molteplici incarichi, ci tengo a ricordare la Presidenza della nostra ALDAI dal 1987 al 1990 
e quella di Federmanager dal 1991 al 1998. Le sue competenze professionali, unite a una rara gentilezza, lo hanno fatto apprezzare da tutti. Chiunque abbia avuto il privilegio di conoscerlo, può testimoniare il rispetto e l’affetto che aveva saputo guadagnarsi con il suo infaticabile lavoro.
Oggi piangiamo la sua assenza, ma al tempo stesso non mancheremo di celebrare in ogni occasione all’interno della vita associativa, e non solo, anche l’immenso lascito che ci ha donato. Il suo esempio di coraggio, determinazione e integrità morale continuerà a essere una guida per noi. Le sue idee, il suo impegno per il progresso della nostra Categoria, resteranno sempre una fonte di ispirazione.
Il suo ricordo vivrà in ognuno di noi, accompagnandoci nel nostro quotidiano, illuminando i nostri passi e ricordandoci cosa significa essere davvero grandi, non solo nel lavoro, ma nella vita.
Bruno, il tuo ricordo resterà sempre vivo nei nostri cuori.

Il Presidente ALDAI-Federmanager, Giovanni Pagnacco
e tutta l’Associazione 

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