La burocrazia (...considerazioni)
Cosa è e dove è....
Antonio Castellano
Tesoriere Federmanager Basilicata
Su giornali e TV sono passate le drammatiche immagini di quanto accaduto nelle Marche e le devastazioni che ha portato l’alluvione. Nello stesso tempo è passata la notizia che la Magistratura Italiana ha aperto una inchiesta contro ignoti per disastro colposo. Tra le cause si cita costantemente un colpevole: la burocrazia.
Chi non conoscesse bene questa parola, direbbe: ah, in Italia fanno presto a trovare il colpevole, la magistratura è efficiente. Poi chiederebbe se l’hanno già arrestato e magari condannato. Resterebbe deluso nel sapere che l’arresto non c’è stato, tantomeno la condanna e che la burocrazia, colpevole di tanti disastri anche in passato e chissà quanti altri (speriamo di no) in futuro, è ancora libera. Quindi proseguirebbe nella domanda. Perché non l’arrestano? L’unica risposta plausibile sarebbe che la burocrazia è come l’aria, tutti la percepiscono ma nessuno la vede e la tocca.
Allora perché si dà la colpa alla burocrazia? Perché giornalisti, politici e finanche il comune cittadino si sono convinti che questa entità inafferrabile ha grandi colpe? Può persino essere la causa di disastri naturali come una alluvione.
A volte sembra quasi consolatorio sapere che un colpevole c’è e che, prima o poi, ci si illude di ingabbiarlo. E così, inconsapevolmente, si aspetta il prossimo dramma per riscoprire che ha colpito ancora.
Per Treccani: “in senso astratto, e per lo più negativo, la parola burocrazia può indicare anche il potere assunto dalla massa dei funzionari, e soprattutto la lunga e complessa serie di formalità e procedure, spesso avvertite come eccessive e inutili, attraverso cui una pratica deve passare per essere portata a termine”.
Insomma, dove è la burocrazia?
Nell’accezione più comune la burocrazia è nell’impiegato o nel funzionario dello Stato se non addirittura nello stesso Stato. Ma questa è una semplificazione.
In realtà la burocrazia può essere ovunque perché, in altre parole, è l’assenza di decisioni.
La burocrazia è la mancata assunzione di responsabilità e, quindi, può essere negli uffici pubblici come in quelli delle imprese private. È creata dal funzionario pubblico o dal manager privato e tocca tutti, a seconda del grado di responsabilità. Sono gli effetti che sono diversi.
La burocrazia, che interessa il funzionario pubblico, rallenta la macchina amministrativa pubblica con effetti e disservizi che si scaricano soprattutto sul cittadino e le imprese, nel breve come nel lungo periodo.
La burocrazia generata dal manager del privato, alla lunga, porta ad imprese fuori mercato. Infatti, la mancanza di decisioni potrebbe significare assenza di politiche di innovazione, di ricambio, di ricerca, di investimenti.
Ma perché nasce e prospera la burocrazia? Nelle aziende private deriva quasi sempre da scelte di manager poco capaci. Nel pubblico le teorie che circolano sono diverse. Tra le più accreditate viene riconosciuta l’eccessiva legiferazione e la scarsa fiducia che lo Stato ha nel cittadino e viceversa.
Come un cane che si morde la coda, la scarsa fiducia causa anche la eccessiva legiferazione. La fiducia tra cittadini, tra Stato e Cittadini, tra Cittadini e Stato è una componente molto importante nelle moderne società. Alcuni studi dimostrano che, dove la fiducia è a livelli molto alti, la macchina statale, gli affari e le relazioni in genere sono ottime.
Insomma, se qualcuno si illude che la burocrazia non si tocca e non si percepisce, si sbaglia. È più vicina a noi di quanto immaginiamo e non è solo nell’altro