La meritocrazia nel contratto di lavoro
Il recente rinnovo contrattuale dei dirigenti industriali presenta molteplici aggiornamenti per rispondere ai continui cambiamenti sociali e del mondo del lavoro. Manca però un chiaro impegno verso la cultura della meritocrazia, che potrebbe essere argomento del prossimo rinnovo, nell’interesse delle imprese, dei dirigenti e del Paese.
Laura Bruno
HR Director di Sanofi Italia e Malta, Associata ALDAI Federmanager e Consigliere Forum della Meritocrazia
Il rinnovo del contratto dei dirigenti è un momento molto importante per la figura professionale del dirigente, per orientare le scelte gestionali e di organizzazione aziendale. Vorrei sottolineare non tanto i meri aspetti normativi che riguardano il pacchetto retributivo e la gestione del tempo lavoro, ma soprattutto gli aspetti culturali.
Questo rinnovo ha rafforzato alcune tematiche legate a temi importanti:
- Diversity ed inclusione, ormai un tema sociale per la presenza di almeno 4 generazioni in azienda e la presenza nel management di donne e colleghi stranieri in continua crescita, su questo tema ci sono importanti novità in tema paternità e maternità.
- Employability e formazione per garantire maggiore allineamento alle esigenze di complessità del mercato del lavoro
- Welfare in un sistema che vede il supporto pubblico in continua evoluzione con un ruolo delle imprese che lo integrano.
Resta un importante tema da continuare ad approfondire al prossimo rinnovo: "come introdurre meccanismi oggettivi di valutazione della prestazione per i dirigenti in una ottica meritocratica". Ovvero garantire a tutti i colleghi di avere meccanismi di MBO e di performance management correlati ai risultati aziendali e al contributo dato al raggiungimento, con KPI misurabili ed oggettivi che vedano una dialettica costruttiva capo-collaboratore. Non avere quindi solo meccanismi automatici di incremento salariale, ma riconoscere i risultati legati al contributo del singolo in ottica gestionale e meritocratica
Buon lavoro per tutti noi dirigenti, uomini e donne in azienda.