Il lavoro ha un futuro, anzi tre
Negli ultimi 200 anni la vita dell’uomo e il lavoro sono cambiati più che nelle migliaia di anni precedenti. Non possiamo quindi pensare che il futuro del lavoro e della vita sarà come lo conosciamo oggi.
Autore Mario Mantovani
Edizioni Guerini Next Ottobre 2019
Disponibile on-line e nelle migliori librerie
Pagine 215 - 22,00 €
Recensione a cura della Redazione
Il libro stimola la riflessione sulle profonde trasformazioni in atto nel mondo del lavoro ed è un'opera per ampliare il dialogo sul futuro del lavoro e contribuire allo sviluppo di una leadership in grado di guidare i cambiamenti e non subirli. La trasformazione tecnologica digitale appare a molti inesorabile e progressiva, ma buona parte del futuro del lavoro è ancora da scrivere. Lo sviluppo delle organizzazioni ricorda sempre di più quello degli ecosistemi naturali e il ruolo umano, con le sue finalità e aspirazioni, non può essere marginale.
Di fronte al terremoto in arrivo l’assetto normativo del lavoro è bloccato e rischia di creare divergenza e incomunicabilità tra lavoro, società, gruppi di persone. Orientare i cambiamenti consente invece di allontanare il rischio di irrilevanza sociale del lavoro e dargli un nuovo senso, economico e valoriale.
La prima azione di una trasformazione normativa che segua le evoluzioni organizzative può essere centrata sul concetto di “lavoro organizzato”, superando la distinzione lavoro dipendente contro autonomo. Ciò consentirebbe anche di estendere e rendere più efficiente il sistema di welfare 'europeo', fonte di stabilità, coesione sociale e copertura dalle discontinuità indotte dalla tecnologia. Il secondo campo prioritario d’azione è quello dello sviluppo delle competenze e delle capacità umane, con modelli d’apprendimento continuo, teorico ed esperienziale, integrati e coerenti nell’intero ciclo di vita professionale.
L’idea alla base del libro di Mantovani è creare un canale continuo di scambio e comunicazione, una sorta di 'Osservatorio a cielo aperto' intorno al quale organizzare dati, studi e iniziative.
Accanto agli scenari globali ed europei, l’Italia presenta alcune specifiche sfide: una crescente divergenza tra centri metropolitani e zone in fase di de-industrializzazione, segnali di rinascita rurale e ampie zone compromesse dal degrado ambientale, crescente mobilità all’estero dei suoi talenti e gravi ritardi educativi. Guardando al futuro del lavoro è possibile intraprendere anche un viaggio in Italia, dove le prospettive spesso divergono e hanno una disperata necessità di ritrovare un filo conduttore.
01 marzo 2020