Muri, di David Frye

Primo appuntamento del ciclo Letteratura 2024 (Gruppo Cultura)

Pasquale Antonio Ceruzzi

Componente del Comitato di redazione Dirigenti Industria
David Frye 
MURI
Editrice PIEMME 
Pagine 336
prezzo 18,50 €

Muri di David Frye è un libro che vede la luce nel 2019 con lo scopo di ripercorrere millenni di storia della civiltà dell’uomo attraverso la costruzione di muri. Si parte con il Muro di Shulgi, re di Ur – Mesopotamia, nel 2000 avanti Cristo, per arrivare alla caduta del Muro di Berlino nel 1989. Quasi sempre i muri vengono costruiti a scopo difensivo per proteggere le città, abitate da commercianti, agricoltori, artigiani, scribi, sacerdoti, da predoni e allevatori nomadi che in genere arrivano da steppe e montagne circostanti. È la lotta tra chi ha scelto una vita stanziale e chi invece è rimasto nomade. Gli abitanti delle città murate, ma soprattutto i loro beni accumulati, costituiscono un’attrazione irrinunciabile per barbari e predoni che si muovono in maniera continua da una città fortificata a un’altra. I primi muri vengono costruiti per difendere i centri abitati, ma successivamente, con gli imperatori cinesi del 214 a.C., per proteggere le prime conformazioni di Stato che si andavano formando in quell’epoca. Gli antichi muri della Mesopotamia erano di scarsa qualità, in quanto realizzati con fango secco che, a causa di intemperie e dell’inesorabile trascorrere del tempo, si sono sgretolati lasciando mucchi di mattoni e sabbia sul terreno. 
Quindi i tentativi delle “civiltà stanziali” di difendersi e di custodire i loro beni patrimoniali non sono quasi mai un esempio di successo. I muri difendono i commerci, i beni e le persone “civilizzate” dai cosiddetti barbari. Non sempre però i muri vengono eretti a difesa dei propri beni. Spesso difendono dalla paura del diverso, dove la diversità è etnica, religiosa, politica e culturale. A volte sono eretti per impedire la fuga. Il Muro di Berlino deve contenere, comprimere, come una prigione, la fuga di persone che aspirano a far parte di un mondo libero.

Non tutte le civiltà della storia, pur diventando stanziali, scelgono la costruzione di muri intorno ai propri insediamenti come modello di sviluppo per affrontare il futuro. Ne è un esempio la civiltà di Sparta. Per loro costruire muri a difesa dei propri insediamenti era una scelta vile che minava la tempra e le doti guerriere dei propri soldati. Loro passavano molto tempo della loro giornata in esercitazioni militari e spesso erano impegnati in guerre. Infatti, non ci sono resti della città di Sparta in Grecia perché i loro insediamenti non erano altro che capanne costituite in villaggi. 

Quanto sopra e molti altri spunti inediti nel bel libro di storia della civiltà attraverso i muri di David Frye.

SAVE THE DATE

La presentazione de Muri  di David Frye si terrà 

martedì 5 marzo 2024 alle ore 17:30 
presso la Sala Viscontea Sergio Zeme

Per partecipare è necessaria la registrazione su www.aldai.it

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