Nove proposte dell’Ordine degli Ingegneri di Milano per risollevare il Paese
La volontà di risollevare il Paese è invocata da più parti, poi tra il dire e il fare c’è di mezzo … la capacità di fare, le competenze, il riconoscimento del merito, il senso civico, la cultura dell'organizzazione, etc.
Luciano De Stefani
Componente del Consiglio Direttivo, della Giunta Esecutiva ALDAI-Federmanager e del comitato di redazione Dirigenti Industria
All’impegno nell’associazione ALDAI Federmanager aggiungo quello per l’Ordine degli Ingegneri di Milano che ha recentemente pubblicato un interessante proposta per la ripresa post(speriamo)Covid.
In ottica di miglioramento della struttura organizzativa dello Stato e delle sue funzioni il Consiglio dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano propone, con autentico spirito costruttivo, nove proposte volte a favorire una sburocratizzazione e un miglioramento delle procedure amministrative per un reale bene del Paese.
È consapevolezza comune che i necessari e impellenti cambiamenti di cui il Paese ha estremo bisogno richiedano un metodo e un ragionamento differente; non si può uscire da una situazione di crisi con la stessa logica con la quale vi si è ritrovati o con lo stesso metodo e approccio, in una situazione che già vedeva l’Italia in difetto rispetto alle altre nazioni europee. Ora, nel post COVID, il Paese si presenta senza apparente possibilità di uscita.
La proposta si articola in nove punti che ripropongo in sintesi e che stimolano una seria riflessione sulla necessità di “voltar pagina” perché non voler “leggere” il mondo che cambia avrebbe come risultato l’emarginazione e la povertà uguale per tutti quelli che rimangono.
Il documento completo è disponibile sul sito dell’Ordine degli Ingegneri di Milano o cliccando “Nove proposte per risollevare il Paese”
1 - Organizzazione dello Stato
Drastico alleggerimento, semplificazione e riconfigurazione degli apparati centrali dello Stato da attuarsi mediante la virtualizzazione dei processi e il passaggio da un’obsoleta organizzazione monocentrica a un sistema sussidiario e multipolare distribuito eliminando elementi di confusione e di inefficienza dovuti al mancato coordinamento legislativo tra Enti Locali e Stato.
2 - Politica legislativa - De iure condendo
Radicale sfoltimento del corpus normativo e trasformazione del processo di costruzione legislativa con un più moderno equilibrio e connubio fra norma giuridica e normativa tecnica, attuando la migrazione (ove possibile) da sistema prescrittivo a rilevanza penale ad un sistema basato sul rispetto sostanziale della norma e regime sanzionatorio di tipo amministrativo per le violazioni. In ottica di semplificazione, la produzione giuridica dovrebbe abrogare le norme collegate precedenti assicurando l’invarianza dei costi dello Stato e la riduzione della burocrazia.
3 - Tribunali post COVID-19
Rendere definitivo, ove possibile, lo svolgimento delle udienze e delle operazioni peritali (Ctu) con collegamenti telematici da remoto e altre soluzioni introdotte a seguito della pandemia e che si sono dimostrate efficaci ed efficienti. È necessario rendere tempestive le procedure preventive di accertamento dei danni (Atp, ecc.) per evitare costi di fermo azienda, anche prendendo spunto da modelli già in uso nelle nazioni europee.
4 - Digitalizzazione
Obbligo di accettazione della pubblica amministrazione e anche per le attività private (banche, assicurazioni, utilities ecc.) di pec, firma digitale, Spid e dematerializzazione documentale. Semplificazione e virtualizzazione delle procedure.
5 Semplificazione procedimenti autorizzativi
Maggior responsabilizzazione del professionista che si assume nei confronti del cliente e dello Stato - grazie alla responsabilità deontologica, etica e sociale - l'onere del rispetto normativo. Eliminazione delle duplici verifiche Comune - Sovrintendenza e/o Comune - Paesaggistica per le pratiche edilizie per evitare che le pratiche siano soggette ad umori e personalismi che spesso bloccano il processo autorizzativo e quindi costruttivo e lavorativo.
6 - Professionisti
Per lo snellimento delle procedure si devono tener presente tre livelli: le regole da rispettare, le procedure per dimostrare il rispetto delle regole e il regime sanzionatorio. È evidente che la trasformazione da regime autorizzativo ad auto certificativo o a quello del silenzio assenso è necessaria, ma non sufficiente: occorre agire profondamente sulla riduzione delle regole. Lo snellimento delle procedure presuppone innanzitutto la ri-modellazione delle regole che devono essere chiare (non interpretabili) applicabili e verificabili univocamente così da consentire una consapevole autocertificazione.
7 - Sostenibilità ambientale ed energetica: obblighi di terzietà
Le misure di incentivazione destinate alla riduzione dei consumi energetici e al miglioramento climatico offrono opportunità per i alcuni grandi operatori del settore - utilities e fornitori di tecnologie - molto meno per i professionisti. È necessario implementare una terzietà obbligata e sostanziale introducendo un’adeguata riserva professionale e un tariffario.
8 - Detraibilità dei lavori edili
Possibilità di detrarre lavori edili non soltanto demandata agli interventi di riqualificazione energetica o efficientamento energetico, ma a qualsiasi tipo di intervento e per tutti i soggetti coinvolti. Si ridurrebbe il sommerso e consentirebbe un rilancio del settore delle costruzioni, a più ampio raggio.
9 - Cedibilità del credito d’imposta
La cedibilità del credito d’imposta è una delle misure dalla quale ci si aspetta un importante contributo per generare e ottenere la messa in moto della macchina economica del Paese. Il proliferare dello strumento di cessione del credito d’imposta - generato ad esempio da lavori di riqualificazione, da canoni di locazione, ecc. - deve essere supportato da una semplice e chiara procedura operativa la quale premetta attraverso - una rapida istruttoria - che venga monetizzato, così da immettere nel sistema economico la liquidità generata, in modo controllato.
22 giugno 2020