Presentazione del Rapporto Federmanager sul PNIEC 2024

Conferenza sull'energia e i manager per la transizione sostenibile.
Interventi e osservazioni

di Romano Ambrogi

Componente della Commissione Federmanager Energia/Sistema Elettrico e Sostenibilità    
Il 4 dicembre 2024, presso il Centro Congressi di Palazzo Rospigliosi a Roma, si è tenuto l’evento Energia, manager per la transizione sostenibile, durante il quale è stato presentato il Rapporto Riflessioni sul Piano nazionale integrato energia clima 2024, curato da Federmanager e Aiee, l’Associazione italiana economisti dell’energia.

Ho partecipato alla preparazione del Rapporto, a supporto del Coordinatore della Commissione Nazionale Sistema Elettrico, Alberto Zanobini, il quale - a sua volta - ha interagito con il Coordinatore della Commissione “Oil & Gas”.

In questa nota presento alcune osservazioni sulla discussione sviluppatasi nel corso della mattinata, maturate anche grazie alla partecipazione al Gruppo Energia ed Ecologia di ALDAI-Federmanager. Un resoconto completo dell’evento è stato pubblicato sul sito Federmanager.

Ho molto apprezzato l’introduzione del Presidente di Federmanager, Valter Quercioli, che ha seguito poi con grande attenzione tutto lo svolgimento dei lavori, insieme al Direttore Generale, Mario Cardoni. Ha messo bene in luce che le problematiche energetiche e le azioni di governance messe in campo dall’Italia, nel contesto della politica europea, hanno una decisiva oltre che pervasiva influenza sull’andamento dell’economia e sull’industria in particolare. È quindi necessario che i manager siano attenti e informati sulle vicende, spesso tumultuose, e possano esprimere la propria competenza, contribuendo in modo specifico alla gestione della transizione. A questo proposito ritengo che le discussioni e gli approfondimenti che ogni Associazione territoriale sta svolgendo, con particolare riferimento a quanto sviluppato in ALDAI, debbano essere valorizzati tramite un preciso, puntuale e costante collegamento con altre rappresentanze del mondo produttivo e con le Istituzioni sia a livello locale, sia - su particolari tematiche - nazionale. Ciò porterebbe, a mio parere, un più stretto collegamento con le Commissioni Nazionali per la politica industriale di Federmanager. C’è sicuramente un aspetto di crescita culturale e di adeguamento delle pratiche manageriali che va messo a punto da tutti colleghi di tutte le aree industriali.

Anche gli interventi dei due parlamentari presenti, Marco Simiani (Partito Democratico) e Luca Squeri (Forza Italia), hanno identificato la necessità di un dibattito aperto e coinvolgente a tutti i livelli, per condividere (e nel caso indirizzare) le scelte centrali, evitando l’ideologia e praticando il realismo necessario per ottenere gli obiettivi, molto sfidanti, della decarbonizzazione. Ciò vale in particolare per il dibattito sul rilancio del nucleare, una scelta che il Paese può fare con cognizione di causa.

Il rappresentante di Confindustria Energia, Modestino Colarusso, ha auspicato pragmatismo e innovazione, riferendosi in particolare ad una transizione nelle filiere industriali, discorso che sicuramente coinvolge non solo l’industria energetica e gli energivori, ma anche una capillare e diffusa comunità di industrie medie e piccole che rappresentano il nerbo dell’economia italiana. Penso che al di là delle schermaglie e dei distinguo, sia un percorso da intraprendere con coraggio, e per il quale ALDAI-Federmanager potrebbe avviare alcuni passi.

Anche il rappresentante del Consiglio superiore dei lavori pubblici, Massimo Sessa, ha sottolineato l’importanza di una concertazione ampia e interdisciplinare per la realizzazione di progetti di importanza strategica, come quelli che sono previsti dal Piano, analogamente all’esperienza di attuazione del PNRR per altre infrastrutture seguite dal Consiglio con la partecipazione di numerose e diversificate competenze.

Nell’intervento conclusivo, condotto dai coordinatori delle due Commissioni Federmanager, ripreso anche dal Direttore Generale Mario Cardoni, è risultato evidente il contributo di conoscenza da parte della cultura manageriale espressa dalle nostre Associazioni: è quindi il momento di fare uno sforzo ulteriore per innestare nel sistema le competenze dei manager in modo strutturato ed efficace.
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