Verso il rinnovo contrattuale
Come si prefigura la strategia negoziale
Walter Quercioli
Capo della Delegazione Federmanager
Lo scorso 31 dicembre 2018 il nostro CCNL ha terminato il suo periodo di validità. Non essendo intercorsa alcuna “disdetta” da nessuna delle due Parti contraenti (Confindustria e Federmanager), il contratto è attualmente in “ultrattività”, vale a dire che per la tacita volontà delle Parti continua a dispiegare i suoi effetti contrattuali e giuridici oltre il termine di scadenza. Ovviamente questa condizione di ultrattività non potrà protrarsi a lungo, ed è quindi importante capire qual è la roadmap che ci porterà alla stipula di un nuovo CCNL.
Anzitutto il 1° febbraio si sono riunite a Firenze la Delegazione Federale e la Commissione Lavoro e Welfare per mettere a punto l’ipotesi di documento di rinnovo del contratto, ovvero l’ipotesi di piattaforma negoziale. Tale piattaforma è stata sottoposta all’approvazione della Giunta Esecutiva Nazionale nella riunione del 6 febbraio e il documento sarà illustrato, discusso, modificato se serve ed infine approvato durante il Consiglio Nazionale dell'8-9 marzo a Milano. Il documento così finalizzato verrà formalmente inviato a Confindustria.
Nel frattempo il 12 febbraio c’è stata la riunione preliminare delle Delegazioni di Federmanager e Confindustria per “rompere il ghiaccio” e fare i primi, reciproci “sondaggi”. Una volta che Confindustria avrà ricevuto formalmente la nostra ipotesi di piattaforma negoziale, verrà stabilito un calendario d’incontri per dirimere tutti i vari punti negoziali che, dalla nostra prospettiva, sono sei:
- l’adeguamento dell’attuale impianto retributivo, insoddisfacente e non più attuale sotto molti aspetti, ed una sua più coerente applicazione a livello aziendale;
- il rafforzamento della formazione del manager come leva competitiva per l’azienda e come strumento di maggior employability per il manager medesimo;
- la valorizzazione della managerialità al femminile, che si esprime positivamente anche attraverso la maternità, e l’invito a evitare indegne situazioni di gender gap retributivo;
- la promozione della contrattazione di secondo livello come strumento che meglio permette di rispondere a situazioni più intimamente connesse ai luoghi del lavoro: territorio e azienda;
- la realizzazione di un sistema efficace di politiche attive per gestire i sempre più frequenti momenti di transizione del manager da un job all’altro e favorirne la ricollocazione;
- l’adeguamento di alcuni istituti contrattuali alle nuove situazioni economiche e normative.
Chiaramente ognuno dei punti di cui sopra si declinerà in una serie di elementi di maggior dettaglio, che sarà compito della nostra Delegazione articolare in maniera adeguata e negoziare con Confindustria, onde massimizzare il risultato ottenibile a tutto vantaggio dei membri della nostra categoria: i dirigenti!
Gli obiettivi sono chiari, i gap da colmare rispetto alla situazione attuale sono altrettanto chiari, abbiamo chiaro con chi ci dobbiamo rapportare e cos’è che maggiormente interessa loro, abbiamo un team competente e coeso. Abbiamo tutti gli elementi per portare a casa un risultato soddisfacente.
01 marzo 2019