Facciamo il punto

Dopo l’avvio dei lavori di settembre, ora è tempo di contribuire attivamente e insieme ad avvicinare ancora di più l’Associazione a tutti e a rafforzare il patto di fiducia nei confronti dei nostri iscritti e non solo

Giovanni Pagnacco

Presidente ALDAI-Federmanager
Nel momento in cui scrivo questo editoriale, mi giunge la trista notizia della scomparsa di Bruno Losito, nostro stimato Consigliere, che ha ricoperto ruoli di prestigio come la Presidenza ALDAI e quella  Federmanager. 

Ho avuto la fortuna di conoscerlo, seppur solo per un periodo molto breve, e ho sempre ammirato la sua leadership, il suo equilibrio e la sua lungimiranza, oltre che la grande competenza ed esperienza.  È mancato un gigante.
Bruno è stato e rimarrà sempre un punto di riferimento per ALDAI e per Federmanager e anche per questo lo ricorderemo in uno spazio a lui dedicato all’interno di questo numero.

Non posso nascondere il mio grande desiderio e la consapevolezza di dover e voler fare qualcosa di significativo per ALDAI anche in suo onore. Queste intenzioni e sensazioni perdurano fin dal momento della mia nomina, e ho intenzione di mantenerle vive durante tutto il mio mandato.

Sono convinto che anche il mese di ottobre, dopo la ripresa dei lavori di settembre, sarà molto importante per la nostra Associazione territoriale, e più in generale per Federmanager. Desidero stabilire e mantenere il più possibile un dialogo diretto e sincero con tutti voi, contribuendo – se posso – ad avvicinare ancora di più l’Associazione a tutti, come è fondamentale che sia, trattandosi della nostra casa comune, da curare e far prosperare insieme.

In ALDAI stiamo seguendo con la massima attenzione i lavori in corso sul rinnovo del contratto nazionale e le questioni relative alle pensioni, consapevoli del rischio che si perpetuino le mancate perequazioni del passato. Da questi temi dipendono gran parte delle tutele della nostra categoria e del suo potere di acquisto, messe costantemente alla prova da atteggiamenti di scarsa considerazione che sembrano caratterizzare i nostri principali interlocutori contrattuali e politici. Su questi temi intendo mantenere accesa una discussione produttiva che vada dritta al punto senza far sprecare tempo prezioso per tutti e nell’interesse di tutti. 

Sempre nel mese di ottobre, insieme ad ALDAI e seguendo il programma della mia Presidenza, ricominceremo ad andare a trovare le aziende e le RSA. Credo molto nel contatto il più possibile personale con tutti voi perché solo così si possono rafforzare le idee e le strategie per realizzarle. Scrivo tutto ciò consapevole delle giuste aspettative che tutti noi dobbiamo avere gli uni nei confronti degli altri. Da ALDAI e dai suoi Soci ci si deve aspettare molto, in termini di valori, pragmatismo, affidabilità, autorevolezza e leadership, sia come associazione territoriale che come partner forte per tutta la Federazione.

Con questo approccio consapevole, aperto ma determinato, ALDAI continuerà a lavorare al miglioramento, all’adattamento e all’aggiornamento continuo dei servizi forniti agli iscritti, per favorirne la percezione da parte degli stessi, ma anche di coloro che ancora non si sono associati. In quest’ottica, desidero rafforzare ulteriormente il patto di fiducia reciproco verso gli associati e, nel contempo, anche verso le altre organizzazioni territoriali partendo dalla Lombardia ed estendendo il dialogo e il confronto produttivo anche alle altre regioni. Intendo ricreare la simbiosi e la sinergia necessarie e indispensabili tra le diverse associazioni territoriali, rafforzando le convergenze nel rispetto delle differenze identitarie e strutturali, in modo che tutto ciò possa trovare la migliore sintesi possibile nella nostra Federazione. Federmanager ha bisogno di ALDAI e di tutte le altre territoriali e viceversa. 

Nei prossimi mesi ci attende anche il rinnovo delle cariche federali e sarà importante che ognuno di noi, a partire dal sottoscritto, mantenga il massimo impegno per dare tutto il meglio di sé, mostrando le competenze, la professionalità, l’equilibrio, la lungimiranza e lo spirito di servizio, che ci si deve aspettare da una categoria da sempre attenta al bene del Paese, oltre che ai propri legittimi interessi.
Nel fare tutto ciò dobbiamo sempre ricordarci del contesto in cui operiamo e opereremo, di come la società evolve demograficamente e di come le tecnologie e le competenze possono o non possono (ancora) risolvere i problemi del presente e del futuro. 

Desidero molto che ALDAI e Federmanager tornino a essere opinion leader e centri di servizi e conoscenza condivisa sempre più essenziali per gli associati, per tutta la categoria e per il nostro Paese. Abbiamo l’opportunità, le capacità e le forti motivazioni per farlo. Per questa ragione il lavoro delle nostre Commissioni e dei nostri Gruppi sarà per me sempre più importante, e con ALDAI intendo fare di tutto per far sì che venga conosciuto, divulgato e valorizzato al massimo. 
Archivio storico dei numeri di DIRIGENTI INDUSTRIA in pdf da scaricare, a partire da Gennaio 2013.