Il restauro del Teatro Gerolamo

Da piccolo, erano gli anni Cinquanta, fui portato al teatro Gerolamo, che dall’Ottocento introduceva i bambini agli spettacoli collettivi, con bassi parapetti nelle logge di galleria affinché lo sguardo potesse abbracciare il palcoscenico e tutta la sala.

Edoardo Guazzoni


Il Gruppo Cultura, nell’ambito del programma di presentazione delle realtà culturali presenti a Milano, invita a partecipare ad un incontro nel quale si tratteranno due argomenti. Il primo tema sarà relativo alla ristrutturazione 
della Darsena, che, come ALDAI, abbiamo seguito dalla fase di progettazione fino alla riapertura, ed ora vogliamo terminare con la situazione attuale e comprendere il valore che essa esprime per i visitatori. 
Il secondo tema sarà la ristrutturazione del Teatro Gerolamo, il cui progetto, come per la Darsena, è stato affidato all’arch. Edoardo Guazzoni, nostro amico da tempo. È un’opera attesa da lustri dai milanesi, molti dei quali hanno avuto la possibilità 
di frequentare il Gerolamo prima che fosse chiuso. Questi stessi milanesi, 
ed io fra loro, non pensavano possibile una sua ristrutturazione e riapertura. Questa, invece, avverrà. Edoardo Guazzoni ci dirà come.
Mario Garassino

Vi tornai solo nell’autunno del 2008 tra tutti gli altri che poi vi hanno lavorato, subentrando a chi ci aveva preceduto. La riapertura di un teatro molto amato a Milano apparve subito unico e complesso obiettivo, poiché la salvezza dei decori di sala, nascosti da teli che ne offuscavano il valore, appariva problematica, la dotazione di impianti era carente, soprattutto i meccanismi lignei del palcoscenico erano ormai scomparsi, assieme alla decorazione di tutti gli ambienti esterni alla sala.
I criteri con i quali il lavoro si è compiuto riguardano il consolidamento strutturale, il restauro conservativo, la ricostruzione delle mancanze, come l’allestimento della nuova macchina scenica, di flessibile utilizzo, i nuovi impianti, la conseguente messa a norma, in un confronto ovvio con la programmazione degli spettacoli, con la contemporanea individuazione di una direzione artistica.
Di fronte a un monumento non è possibile disgiungere gli obiettivi del progetto dalla tradizione classica del teatro all’italiana, di cui la Scala è esempio illustre: il Gerolamo vi appartiene, tra i più piccoli, senza esserne una parodia. Costruito in pochi mesi nel 1868, abbina la scelta tipologica al carattere popolare che la scena delle marionette, riduzione degli spettacoli d’opera, richiede: la grande folla accorsa all’inaugurazione ne è conferma. «Se non ci si scrivesse al di fuori "Questo è un Teatro", nemmeno Edipo ne indovinerebbe l’uso cui è destinato» scriveva il Milizia a proposito del teatro dei Primi a Pisa, la cui facciata era indistinta tra gli edifici adiacenti: annotazione che ben si attaglia a questo teatro invisibile all’esterno e misurato con il cortile interno.
Il Gerolamo è ulteriore esempio della modalità costruttiva che è tipica delle strade di Milano e ne costituisce l’essenza, nascondendo i segreti degli spazi interni, corti sorprendenti per ciò che contengono e svelano: “città tutta di pietra in apparenza e dura, ma morbida invece di giardini interni” come scriveva Savinio.
Altro merito va al Gerolamo, poiché, durante il tempo del suo cantiere si è spesso creata un’atmosfera unica, che definirei pre-professionale, tra tutti coloro che vi erano coinvolti, dominati spesso da un senso di meraviglia e di avventura che superava le singole specializzazioni e interpretazioni, artefici di un mondo sospeso nel tempo.
Questo è stato il vero progetto: il restauro dei palchi, sobrio e insieme fastoso decoro della sala, scena “fissa” del teatro, va alla scoperta del gusto, dei colori e dei temi di un tempo, dove gli strumenti musicali si alternano alle fiabe e ai personaggi dello spettacolo. Stratigrafie puntuali hanno permesso il riconoscimento dell’aspetto iniziale, soprattutto per quanto riguarda l’atrio ottagonale e i decori di sala, non dimenticando tuttavia le successive reiterate sovrapposizioni che le epoche successive hanno aggiunto.
Pallide sfumature in chiaroscuro e sottili cornici d’oro appartengono ora al soffitto. Si tratta di un abito nuovo, confezionato tenendo conto di quelli sdruciti che non vanno dimenticati, che lascia inoltre intendere nuove possibili altre vestizioni che il Gerolamo, bontà sua, sarà in grado di concedere.
Questa tensione si può riassumere nell’accostamento di pareti rosse a pareti verdi, di sedie rosse nei palchi a sedie verdi in platea. L’introduzione di una preziosa e raffinata tappezzeria di disegno neoclassico si accosta da vicino alle assi verniciate dei retropalchi, mantenendo viva la frequentazione di generazioni che ci hanno preceduto.




Darsena e Teatro Gerolamo

               L’incontro si terrà in ALDAI - sala Viscontea - via Larga 31 - Milano

               giovedì 3 novembre 2016 alle ore 17,30


MODALITÀ DI PRENOTAZIONE

Gli interessati possono prenotarsi online attraverso il sito www.aldai.it, sezione “ALDAI Eventi”, selezionando dal calendario la data interessata e compilando gli appositi spazi alla voce “iscriviti”. Le date pubblicate potrebbero variare successivamente alla stampa della rivista; invitiamo pertanto i lettori a prendere visione delle periodiche newsletter e del sito per dettagli e conferma degli incontri. 
Per chi non avesse la possibilità di effettuare la prenotazione online è possibile inviare un fax al numero 02/5830.7557 indicando nell’oggetto “Darsena e Teatro Gerolamo”.

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