Un primo passo per ripartire e invertire la direzione
Dopo quindici anni di graduale riduzione dei diritti e delle tutele dei dirigenti e dopo l’ultima deludente disdetta del contratto da parte datoriale, il recente rinnovo è il primo passo per un recupero economico, ma soprattutto un notevole passo avanti per gli aspetti normativi, per le tutele e le garanzie assistenziali e previdenziali.
Consigliere e presidente della Commissione Sindacale ALDAI Federmanager
Certo in passato abbiamo perso molto terreno e abbiamo accettato un modello contrattuale, soprattutto dal punto di vista economico, per molti versi inaccettabile. Ma da subito, come ribadito nell’ultimo Consiglio Nazionale, la Delegazione Trattante e la Commissione Welfare, dovranno lavorare di concerto con gli Organi Federali e con la spinta e il supporto del Presidente Federmanager per sviluppare le relazioni con la rappresentanza datoriale al fine di rivedere il modello contrattuale il quale, nella nostra valutazione politica, è del tutto insoddisfacente soprattutto dal punto di vista economico, non essendo in grado di tutelare adeguatamente i livelli di vita conquistati dai dirigenti con il loro duro lavoro. Infatti, è un modello contrattuale eccessivamente sbilanciato a favore delle aziende, con uno schema retributivo che prevede un minimo contrattuale (il TMCG) di partenza e la previsione di un variabile (MBO) che lascia poco spazio di trattativa al dirigente soprattutto per le fasce medie/basse meno tutelate e protette. Inoltre abbiamo oramai acclarato che in troppe aziende non esiste possibilità di negoziazione individuale, se non per il Top Management, né esistono forme variabili tipo MBO, standardizzate e negoziate. In queste aziende, molto spesso “padronali”, il livello retributivo è lasciato alla pura discrezionalità dell’imprenditore interessato ad esecutori competenti, ma senza alcuna potere e autonomia decisionale. Ciò non è più accettabile per il bene del sistema industriale e imprenditoriale in primis. D’altronde anche nelle aziende medio/grandi più strutturate il livello retributivo soprattutto quello variabile è per molte fasce medie soggetto a valutazione discrezionali e soggettive delle line di business ed inoltre non prevede per tutti le quote e le varie ripartizioni (differito e a lungo termine) previste solo per le fasce medio/alte.
Ma vediamo velocemente in cosa il Rinnovo del CCNL è un primo passo nella giusta direzione.
Parte economica
Abbiamo ottenuto che il TMCG si sposti progressivamente a 75mila euro, cominciando quindi a vedere la soglia degli 80mila euro che in qualche modo riteniamo essere il minimo retributivo “di dignità” per la figura dirigenziale e che avevamo perso nell’ultimo rinnovo.
Innovazioni del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro dei Dirigenti
Con questo rinnovo abbiamo introdotto delle innovazioni importanti che costituiranno la piattaforma delle future relazioni sindacali aziendali:
- 4.Manager: è il nuovo ente bilaterale che si occuperà di diffondere la cultura d’impresa, manageriale e professionale nonché di realizzare attività a favore dei dirigenti in tema di: politiche attive, orientamento e cultura della formazione, promozione e sviluppo della parità di genere in ambito manageriale. Anche con la collaborazione e il supporto di 4.Manager dovremo lavorare con Confindustria per variare e migliorare il modello contrattuale, per presentarci al prossimo rinnovo con una piattaforma economica valida e sostenibile dalle variate condizioni al contorno più ricettive.
- Formazione: è importante sottolineare che Fondirigenti dovrà occuparsi esclusivamente di formazione continua dei dirigenti in servizio per evitarne l’obsolescenza e assicurare l’employability. Sarà soprattutto compito delle RSA e delle Territoriali vigilare affinché i piani formativi siano realizzati con questa ottica.
- Politiche attive: sono tutte quelle politiche finalizzate all’incremento dell’employability del dirigente per far fronte alle mutevoli dinamiche aziendali e occupazionali. In particolare viene previsto un percorso di outplacement a spese dell’azienda per tutti i dirigenti coinvolti in processi di ristrutturazione o riorganizzazione nonché per i dirigenti con cui l’azienda intende recedere dal rapporto di lavoro per “fondati motivi”.
- Tutela della maternità e paternità: si rafforza il concetto che ai dirigenti vengono estese tutte le norme contrattuali in materia in vigore per gli impiegati di massima categoria dipendenti dell’azienda cui il dirigente appartiene. Abbiamo previsto che 4.Manager istituisca un Osservatorio specifico sul tema in modo da raccogliere informazioni da parte di un ente bilaterale che potranno essere usate per possibili “azioni positive” da realizzare contrattualmente nel futuro. Inoltre abbiamo separato questo tema da quello del “trattamento di malattia” perché la maternità e la paternità non sono malattie, ma diritti umani.
- Pari opportunità: Abbiamo previsto che 4.Manager istituisca un Osservatorio specifico sul tema, ed in particolare sull’equità retributiva tra dirigente uomo e donna, in modo da raccogliere informazioni da parte di un ente bilaterale che potranno essere usate per possibili “azioni positive” da realizzare contrattualmente in futuro.
- Assistenza sanitaria integrativa: abbiamo previsto la possibilità per il FASI di sviluppare con ASSIDAI una proposta unica per rafforzare il ruolo di questo importante ente per i dirigenti nonché per semplificarne le procedure di rimborso.
Allineamenti e aggiornamenti del CCNL
Abbiamo aggiornato e migliorato alcuni aspetti del CCNL per far sì che il testo contrattuale sia aderente alla normativa e alla prassi giurisprudenziali sui temi specifici. Abbiamo però cercato d’introdurre anche dei meccanismi di miglior favore per il dirigente ove possibile (vedi trattamento di malattia per le patologie più gravi, innalzamento età massima per il trasferimento dei dirigenti, incremento massimali per le coperture assicurative, incremento coperture aziendali in materia di previdenza integrativa, miglioramento indennità supplementare per i neo dirigenti).
In conclusione un rinnovo che è un primo passo nella giusta direzione ed un inversione di rotta che sintetizza un nuovo corso e un'apertura del dialogo per sviluppare nel tempo impegni reciproci per migliorare le prospettive.