Pensionati: quali esigenze e quali aspettative?

L’indagine ALDAI 2020 ha messo in evidenza che nei momenti critici, come in questo della crisi da pandemia, sono le iniziative che riguardano la tutela del reddito, della salute e dell’assistenza che prevalgono rispetto alle altre che pure sono necessarie, ma che possono essere rinviate ad un momento successivo alla crisi

Mino Schianchi

Presidente Comitato Nazionale di Coordinamento dei Gruppi Pensionati e Vicepresidente ALDAI-Federmanager
A distanza di 6 anni dall’ultima analoga indagine effettuata, ALDAI ha chiesto ai soci pensionati una serie di informazioni volte a conoscere le loro aspettative riguardanti la rappresentanza politico-sindacale, le esigenze di servizio attese dalle nostre organizzazioni, il grado di soddisfazione rispetto a quanto ALDAI, Federmanager e CIDA hanno fatto e stanno facendo per i Dirigenti Pensionati. I risultati di questa indagine saranno utilizzati per contribuire all’indirizzo delle politiche dell’Organizzazione, delle attività future e adeguare i servizi offerti alle nuove condizioni che l’emergenza Covid-19 ha determinato nel modo di pensare e di concepire la vita e il lavoro.

A fronte di 7.200 questionari inviati online, ne sono stati restituiti, compilati in ogni loro parte 2.573 (35%). È un risultato che va oltre le nostre aspettative e mette in evidenza l’interesse dei nostri soci pensionati a contribuire nell’indirizzo delle iniziative politiche e a migliorare i servizi offerti dalle nostre Organizzazioni.
Il campione dei rispondenti all’indagine è rappresentativo della totalità dei Dirigenti Pensionati ALDAI ed ha queste caratteristiche: 
  • il 95% sono uomini, 
  • il 44% sono in pensione da più di 20 anni, 
  • il loro nucleo familiare prevalente è formato da 2 persone (70%). 

La loro ultima esperienza lavorativa si è svolta in aziende medio grandi (63%) e solo il 4% da aziende con meno di 16 dipendenti. 

Il 16% svolge ancora attività lavorativa remunerata ed il 26% svolge attività di volontariato.

Grande attenzione dei nostri pensionati è posta all’assistenza sanitaria: il 96% è iscritto ad almeno un Fondo di Assistenza Sanitaria Integrativa e il 58% si avvale anche di un secondo fondo complementare al primo. Molto apprezzate sono le prestazioni di FASI e ASSIDAI per quanto riguarda l’assistenza sanitaria e del PREVINDAI per la previdenza integrativa.

Le aspettative

I nostri pensionati ritengono estremamente importante: non avere riduzioni nel livello della pensione, mantenere il potere di acquisto della pensione, mantenere/migliorare la difesa della salute tramite i Fondi sanitari integrativi e altre forme assicurative sanitarie. E’ per loro anche molto importante: ottenere un a fiscalità meno pesante, avere maggiori coperture assicurative per disabilità e long term care, poter contare di più a livello politico attraverso Federmanager e CIDA. Dall’indagine risulta netto il prevalente interesse al mantenimento dell’integrità della pensione. E, pertanto, tutte le iniziative che Federmanager ha preso o può prendere a questo riguardo sono apprezzate dai nostri associati. Dobbiamo interpretare queste risposte come un chiaro invito a non mollare sia sulle iniziative politiche che giudiziarie. Di conseguenza, un qualsiasi disimpegno rispetto alle continue aggressioni ai redditi da pensione ci allontanerebbe il consenso degli associati.
Sono comunque molto soddisfatti di quanto ALDAI, Federmanager e CIDA fanno: per mantenere/migliorare quanto previsto dal CCNL per l’assistenza sanitaria, per la difesa delle pensioni, per promuovere una classe dirigente più responsabile per il Paese, per una fiscalità più equa, per sostenere e migliorare l’assistenza integrativa, per migliorare la politica e l’economia dell’Italia.

Aspettative personali

Le risposte sono abbastanza eloquenti: i pensionati non si rassegnano a una vita passata a non fare nulla. Hanno ancora energie da spendere e, in qualche modo, intendono utilizzarle per fare qualcosa di utile, per se stessi (remunerazione) o molto di più a favore degli impegni sociali: volontariato e vita associativa. 

ALDAI e i suoi servizi

Il 50% dei soci ha avuto contatti con l’organizzazione ALDAI negli ultimi 2 anni. La maggioranza degli iscritti apprezza molto l’attività che le Commissioni statuarie, i Comitati e i Gruppi di Lavoro svolgono a favore dei soci. Soddisfazione quasi unanime per i servizi forniti dalla struttura. In particolare per: consulenza previdenziale, assistenza sindacale e contrattuale, assistenza per le pratiche FASI e ASSIDAI, convenzione ASSOCAAF e consulenza fiscale.
Le modalità di contatto e di interazione con ALDAI preferite dai soci rimangono di gran lunga il contatto telefonico e le comunicazioni via mail.

Informazioni e comunicazione

Tenuto conto dell’età media di chi ha risposto all’indagine, è sorprendente la loro capacità di utilizzo dei mezzi connessi a Internet: il 99% possiede almeno un indirizzo di posta elettronica, il 95% usa regolarmente un computer, il 77% utilizza uno smartphone, il 38% usa un tablet. Il 51% dei soci accede ad almeno un social network, i social più utilizzati sono nell’ordine Facebook e Linkedin. Le limitazioni alla mobilità di questi ultimi mesi hanno certamente contribuito ad incrementare l’utilizzo dei mezzi di videochiamata e videoconferenza: il 78% dichiara di utilizzare WhatsApp, il 58% Skype, il 37% la piattaforma di videoconferenza Zoom.
Nonostante la varietà e la complessità dei mezzi di comunicazione disponibili il 65% dei rispondenti non è interessato ad avere da ALDAI un eventuale supporto per l’uso dei nuovi mezzi di comunicazione. Va salutata con particolare soddisfazione il fatto che i nostri associati utilizzino così ampiamente le nuove tecnologie informatiche. Mentre questo può essere un fatto scontato se la risposta è data dai giovani, ancora più soddisfacente è se la si riferisce a persone anziane. 

Questo significa che le persone anziane non sono tagliate fuori dall’avanzamento della tecnologia, e che quindi sono anche pronte a utilizzare altre modalità d’impiego della moderna tecnologia, quali pagamenti con moneta elettronica, dichiarazioni reddito, prelievi con bancomat, ecc.
I mezzi di comunicazione più utilizzati dai soci pensionati per informarsi e seguire la vita associativa delle nostre organizzazioni sono: la rivista Dirigenti Industria cartacea, letta regolarmente o saltuariamente dal 93% degli iscritti, il sito ALDAI, consultato dal 73% degli iscritti, la rivista Dirigenti Industria digitale letta dal 53% dei pensionati. Molto meno seguiti sono i canali social di ALDAI, Federmanager e CIDA e i siti di Federmanager e CIDA. Gli associati utilizzano molto gli strumenti informatici anche per seguire le attività informative di ALDAI. Ma il dato sorprendente, che deve anche far riflettere, è il fatto che la Rivista cartacea di ALDAI è quella che riscuote il maggior successo seguita poco dopo dalla rivista digitale. Segno che le due modalità di divulgazione sono complementari e ampiamente seguite. Incrementarne lo sviluppo è l’indicazione chiara che viene dai dati.

Emergenza Coronavirus

L’emergenza coronavirus ha causato a tutti i cittadini una serie di difficoltà e problemi: sanitari, organizzativi e psicologici. E’ stato chiesto nella parte finale del questionario se i nostri pensionati ritenessero vi fossero servizi che ALDAI avrebbe potuto attivare per dare aiuto e supporto in questa emergenza. Il 77% ha risposto NO. I soci che hanno risposto SI ritengono prioritario: maggiori azioni di lobbying per salvaguardare pensioni e assistenza integrativa, servizi di assistenza da remoto per FASI e ASSIDAI, iniziative di maggiore informazione e formazione sulle coperture dei Fondi FASI e ASSIDAI.
Nei momenti critici, come in questo della crisi da pandemia, sono le iniziative che riguardano la tutela del reddito, della salute e dell’assistenza che prevalgono rispetto alle altre iniziative che pure sono necessarie, ma che possono essere rinviate a un momento successivo alla crisi. Insomma: PREPARARSI AL DOPO, MA AFFRONTARE L’EMERGENZA ORA.
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