Manager allo specchio

Il servizio Tutoring di ALDAI offre ai propri soci un confronto con un collega per riscoprire i propri talenti e riflettere sia sul presente che sul futuro professionale

Giorgio Arnera

Coordinatore del servizio Tutoring ALDAI-Federmanager

Massimo Zambon

Tutor ALDAI-Federmanager
Può succedere che durante la carriera lavorativa un manager senta la necessità di confrontarsi per fare il punto della sua situazione professionale, per prepararsi a nuovi incarichi o a nuove organizzazioni, per affrontare difficoltà nell’ambiente di lavoro, per insoddisfazione e demotivazione o sfiducia per la mancanza di riconoscimenti. 
Ora più che mai il mondo del lavoro sta cambiando in modo veloce e imprevedibile e le aziende che si stanno ritrovando ad affrontare gli effetti della pandemia sono chiamate a mettere in campo tutte le forze e le strategie possibili per preservare il loro business e la loro sostenibilità economica.
Questa necessità è ancor più intensa quando il manager è temporaneamente inoccupato.
Il manager spesso si sente solo e ha bisogno di un interlocutore che lo ascolti e lo aiuti a tirar fuori quello che ha dentro, a riscoprire i propri talenti e a risvegliare quella fiducia in sé talvolta sopita. In molti casi è difficile trovare questo interlocutore nell’ambito della famiglia o delle amicizie. Con il servizio Tutoring, ALDAI offre gratuitamente ai Soci la possibilità di essere affiancati da un Tutor che, combinando l’esperienza manageriale con una formazione di Coaching, li può aiutare a ragionare e a riflettere sulla loro situazione. Il Tutor è come uno specchio: non dà consigli, non giudica, non trova soluzioni, ma instaura con il manager una partnership nella più assoluta riservatezza.
Per il manager il primo passo da affrontare è quello di rivolgersi ad ALDAI, una scelta importante perché è la presa di coscienza di volersi mettere in gioco. 
Il colloquio iniziale viene effettuato con il coordinatore del servizio durante il quale emergono le motivazioni, si descrivono le caratteristiche del percorso e si formalizza una prima ipotesi di lavoro. 

Il colloquio iniziale si sviluppa in tre fasi: ascolto, proposta e accordo. 

Ascolto

Il coordinatore, attraverso l’ascolto attivo e una serie di domande, stimola il manager (Tutoree) a esprimere le motivazioni che lo spingono a intraprendere il percorso, che possono essere un generico disagio (a volte ben documentato oppure poco definito o addirittura nascosto) o già un obiettivo indicativo. Il coordinatore ascolta con disponibilità, interesse e rispetto, garantendo la più assoluta riservatezza.

Proposta

Durante il percorso, Tutor e Tutoree esploreranno la situazione che ha portato il Tutoree a rivolgersi al servizio per individuare l’obiettivo su cui lavorare attraverso queste modalità: 
  • ascoltare senza giudicare; 
  • aiutare a riflettere e far avanzare il Tutoree;
  • restituire al Tutoree  le sue informazioni utili a raggiungere l'obiettivo;
  • ampliare la visione proiettandola nel futuro;
  • concordare le azioni da approfondire;
  • mantenere l'attenzione su ciò che è importante e lasciare al Tutoree  la responsabilità di agire.
Risulta evidente che il Tutor diventerà un compagno di viaggio con cui affrontare un’avventura e diventerà per il Tutoree la coscienza critica e il suo primo tifoso.

Accordo

Il colloquio si conclude con un accordo formale sul metodo proposto; nel caso durante il percorso emergessero richieste non compatibili con quanto specificato, il Tutor indirizzerà il Tutoree a professionisti competenti nelle diverse discipline.

Motivazioni

I motivi che spingono un manager a richiedere il supporto di un tutor sono spesso quelli che possono essere ricondotti alle “soft skill” e alle competenze non strettamente tecniche e professionali che, in una situazione di scenari mutevoli e instabili, e di significative innovazioni, diventano determinanti per le carriere e per lo sviluppo delle aziende.
Nella tabella 1 è riportato un elenco di situazioni che emergono al primo colloquio e nelle quali, forse, qualche lettore si può riconoscere.

Conclusione

Durante il percorso di Tutoring la situazione viene analizzata e razionalizzata; il Tutoree viene accompagnato a guardarsi dentro o meglio a guardarsi allo specchio: con l’aiuto del Tutor riesce a rimuovere l’appannamento dallo specchio e a rompere quei paradigmi che creavano una visione confusa e nebbiosa e a prendere consapevolezza della sua situazione. 
È messo nella condizione di porsi degli obiettivi chiari e di scoprire altri angoli nascosti di sé. Scopre soprattutto che la soluzione c’è e ha anche la forza per realizzarla.
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