Il tutoring a supporto del cambiamento
Un concreto aiuto a una dirigente che ha posto nel suo obiettivo il miglior bilanciamento della vita professionale e personale.
Giancarlo Puppi
Tutor e Socio ALDAI
Ho raccolto con piacere l’invito del Coordinatore del Gruppo di Tutoring ALDAI, di raccontare una mia esperienza di tutor a favore di una collega (operante nella funzione HR di un importante gruppo internazionale) che si è rivolta ad ALDAI durante le fasi precedenti la risoluzione consensuale del suo rapporto di lavoro.
Francesca (questo è il nome di fantasia che userò per riferirmi a Lei), esperta di gestione delle risorse umane in ambiti internazionali e nazionali, ha desiderato utilizzare il servizio di tutoring ALDAI come strumento per evitare scelte sbagliate nel suo percorso professionale e per lavorare su se stessa rinforzando le sue positività (come persona e professionista) e intervenendo sulle aree da migliorare.
Cercava qualcuno (un tutor) che la aiutasse in questo percorso e la mettesse in condizioni di rispondere a domande alle quali solo lei poteva dare risposte utili per costruire il suo nuovo futuro.
Francesca, dopo le fasi iniziali di comprensione del metodo di tutoring (fondamentale per capire i confini del tutoring rispetto ad altri strumenti/supporti/metodologie disponibili) si è subito impegnata a descriversi individuando le opportunità non colte nelle passate esperienze e definendo le sue aspettative per il futuro.
In maniera molto naturale (aiutata dal continuo ping-pong di domande a lei rivolte e di risposte che lei dava ed a cui seguivano nuove domande che l’aiutavano a contestualizzare il suo modo di operare nelle diverse situazioni lavorative) Francesca è riuscita a costruire un proprio obiettivo basato su un chiaro processo di cambiamento (personale e professionale).
Dopo alcune sessioni Francesca ha definito i seguenti aspetti fondamentali del suo obiettivo:
- svolgere un ruolo nella funzione HR che le permettesse di bilanciare la vita professionale con quella personale (una particolare esigenza di Francesca era quella di stare vicina al figlio di pochi anni);
- aumentare le sue esperienze nella funzione HR, operando in contesti meno strutturati rispetto a quelli delle multinazionali ma con maggiori spazi di azione ed autonomia;
- accettare sfide da business diversi da quelli vissuti (settore industriale) per potersi confrontare come HR con situazioni e competenze nuove e stimolanti;
- utilizzare i sei mesi che le rimanevano da trascorrere in azienda per aumentare il suo personale stile di leadership/comunicazione/motivazione per essere attrezzata in modo migliore alle nuove sfide che si proponeva.
Francesca si è lasciata bene con la sua azienda ed i suoi collaboratori hanno notato il mantenimento di un forte suo impegno professionale anche negli ultimi mesi di lavoro.
Sono rimasti piacevolmente sorpresi di come Francesca sia riuscita a coinvolgerli, energizzarli e motivarli nei progetti da lei diretti sino agli ultimi giorni del suo lavoro nella multinazionale.
Ora Francesca opera in un settore connesso con il fashion. È un contesto nuovo, esigente e meno prevedibile nelle dinamiche rispetto al precedente. Ma questo nuovo incarico (assunta come dirigente a tempo determinato, ha visto il suo contratto trasformato a tempo indeterminato) le dà quell’energia che lei cercava. Francesca ha presentato la sua esperienza di tutoring anche in una sessione organizzata in ALDAI.
Questi i suoi principali feedback sul suo percorso di tutoring:
- non mi ha fatto perdere la bussola nel momento più difficile!
- mi ha permesso di definire gli obiettivi professionali a breve e medio periodo;
- mi ha permesso di sfruttare il periodo in azienda al massimo per lavorare sui miei punti deboli;
- ha rafforzato la mia identità manageriale grazie all'ascolto attivo e all'accettazione senza giudizio di una persona proveniente da una consolidata esperienza HR.
L’esperienza di Francesca (basata sul giocare d’anticipo, sul definire con attenzione come costruire il futuro senza rinnegare le positività delle esperienze fatte che stavano giungendo al termine) può forse aiutare qualche altro collega a progettare con anticipo il proprio modello di cambiamento impegnandosi – come ha fatto Francesca con successo – nella sua realizzazione.
01 febbraio 2018