A colpi di competenze

Possedere le competenze giuste non basta più, bisogna valorizzarle e certificarle secondo parametri di mercato. Ecco cosa prevede BeManager, l’unico percorso accreditato in Italia che certifica le competenze dei manager

Mario Cardoni 

Direttore Generale Federmanager
“Il guaio del nostro tempo è che il futuro non è più quello di una volta”, sosteneva il poeta e filosofo Paul Valéry. E forse aveva ragione. Transizione ecologica, digitale, demografica. E ancora pandemia, guerra, caro energia. Il mondo è cambiato e anche il lavoro, con la nascita di nuove professioni e di un nuovo modo di fare impresa.

Da manager, dovremmo essere i primi a chiederci come affrontare queste radicali trasformazioni e a porre le basi per un futuro sostenibile, innovativo e inclusivo. E magari riconoscere che avere le giuste competenze non basta più, occorre che esse siano valorizzate sul mercato e certificate da conoscitori esperti del sistema impresa.

La certificazione è uno strumento utile per misurare il bagaglio conoscitivo di ciascuno: un bollino di qualità che accerta competenze di tipo hard e soft, oltre a esperienze e attitudini. Con BeManager, l’unico percorso accreditato in Italia che certifica le competenze manageriali, Federmanager si pone l’obiettivo di offrire ai dirigenti un valore aggiunto, in termini di aggiornamento continuo, visibilità e credibilità, che le imprese ricercano, ma anche di rendere più agevole per le imprese l’individuazione del profilo ricercato.

Il bisogno di competenze in Italia rappresenta un tema primario. I dati Eurostat parlano chiaro: 4 cittadini europei su 10 non dispongono delle competenze digitali di base e il 77% delle aziende dell’Ue manifesta difficoltà a trovare lavoratori con le competenze necessarie. Il tema del mismatch tende a crescere e i numeri ci inducono a ritenere che la Commissione europea abbia proclamato il 2023 “Anno europeo delle competenze” più in termini di auspicio che di obiettivo raggiunto.

Nell’ottica di contribuire alla transizione verde e alla transizione digitale, obiettivo posto in primis dall’Ue, il nostro impegno è quello di proporre percorsi di certificazione delle competenze creati per rendere i manager attrattivi sul mercato. Percorsi resi possibili grazie al sostegno di partner come Rina e Federmanager Academy.

Consideriamo un segnale positivo la consapevolezza crescente degli associati verso questo genere di iniziativa, molti si iscrivono a Federmanager apprezzando questo servizio. Dall’avvio di BeManager, più di 1.000 manager hanno intrapreso il percorso di certificazione, scegliendo tra 5 profili selezionati in base ai fabbisogni aziendali: manager per la Sostenibilità, Innovation manager, Export manager e manager per l’Internazionalizzazione, Temporary manager e manager di Rete. 

Sono i manager di quel futuro che non sarà come quello di una volta, ma che ci auguriamo possa essere persino migliore.


Articolo tratto da Progetto Manager
Archivio storico dei numeri di DIRIGENTI INDUSTRIA in pdf da scaricare, a partire da Gennaio 2013.

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