Il valore dell'e-leadership
Occorre puntare sulla e-leadership per riallineare la cultura manageriale all’era digitale. Se l'Industry 4.0 rappresenta un’opportunità per i manager, contestualmente è vero anche l’inverso: i manager sono l’opportunità di cui questa trasformazione necessita.
Mario Cardoni
Direttore Federmanager
In questi anni abbiamo orientato la nostra attenzione e buona parte del nostro impegno alla realizzazione di programmi volti al sostegno delle politiche attive del lavoro. Solo per citarne alcuni, mi riferisco al servizio di certificazione delle competenze manageriali, al Protocollo sull’alternanza scuola-lavoro oltre ad innumerevoli iniziative formative, culturali e orientate ad ampliare la rete di networking.
“L’approccio Industria 4.0”, in particolare, richiede innegabilmente un mix di competenze manageriali più articolato e con una forte propensione all’innovazione. Skills di natura tecnologica si completano con soft skills quali pensiero critico, creatività, intelligenza emotiva, capacità di leadership e di gestione del cambiamento, a vantaggio di un diverso modello di business che sfrutti le tecnologie per raggiungere nuovi obiettivi.
In questo mare magnum il tema delle competenze si è affermato con forza quale fil rouge delle azioni di questa Federazione: non è certamente un caso che studi internazionali abbiano concordemente evidenziato come nella stragrande maggioranza dei casi di startup di successo sia ben presente e faccia la propria parte la componente manageriale.
Partendo da questo assunto, nei giorni scorsi proprio sul tema della promozione delle startup innovative il nostro Gruppo Giovani ha organizzato un convegno presso la sede dell’Università degli studi di Padova. Con questo Ateneo, candidato a svolgere un ruolo chiave nella attuazione del progetto governativo sui competence center, abbiamo siglato un protocollo che si rivolge a manager, giovani studenti e imprese del territorio allo scopo di mettere a fattor comune competenze e servizi nel campo della formazione imprenditoriale, della promozione delle startup innovative, della gestione manageriale d’impresa e del trasferimento della tecnologia dall’università al tessuto produttivo.
Tale raccordo tra il mondo dell’education e la realtà dei manager industriali sarà funzionale alla realizzazione del Piano nazionale di Industria 4.0, avendo come sede privilegiata per far fruttare questa collaborazione i Competence Center che sono in fase di avvio nel territorio del Triveneto e di cui l’Università di Padova è capofila (tra le poche ad essere espressamente designata come tale dal MISE) nonché focalizzando gli interventi nell’ambito dei progetti sperimentali presso i costituendi “Transformation Lab” dell’Università, che intendono agevolare le PMI nel percorso di trasformazione in chiave Industry 4.0.
Appartiene allo stesso filone di interventi la collaborazione che abbiamo avviato con Invitalia, anche questa formalizzata con un Protocollo ad hoc, per offrire un servizio di mentoring manageriale alle startup innovative che mostrano i requisiti per l’ammissione ai finanziamenti di “Smart & Start Italia”, la misura creata dal ministero dello Sviluppo Economico e gestita dalla stessa Invitalia per sostenere la nascita e la crescita delle startup ad alto contenuto tecnologico.
Un’altra prova di questo nostro attivismo nell’ambito di Industry 4.0 proviene inoltre dal ruolo che abbiamo scelto di svolgere all’interno della rete nazionale dei Digital Innovation Hub (DIH), avviati da talune Confindustria locali sui territori di riferimento, allo scopo di fornire un qualificato servizio di mentoring a supporto delle PMI che si avventurano lungo il tortuoso percorso dell’innovazione digitale.
Tutte queste iniziative cui ho fatto cenno dimostrano quanto sia forte la nostra convinzione che occorra puntare sulla e-leadership: per riallineare la cultura manageriale e imprenditoriale all’era del digitale servono tanto le capacità di individuare e pesare le carenze più rilevanti quanto l’offerta di percorsi di aggiornamento in grado di colmarle e far sì che i manager divengano “e-Leader”, ossia “trascinatori di innovazione”.
Stiamo dalla parte dei manager e anche delle imprese industriali: questi tasselli sono chiavi di volta per sperare in un ritorno alla crescita, tappe obbligate per modernizzare il Paese. Il beneficio è reciproco. Se è vero che Industry 4.0 rappresenta un’opportunità per i manager, contestualmente è vero anche l’inverso: i manager sono l’opportunità di cui questa trasformazione necessita.
01 agosto 2017