Il dialogo infinito. Dai filosofi greci all’Intelligenza Artificiale

Un parallelo tra i moderni prompt e l’antica arte del dialogo filosofico

di Alberto Montanari

Oggi si parla frequentemente di "prompt", ovvero quelle frasi o istruzioni che utilizziamo per interagire con l’intelligenza artificiale: domande, comandi o richieste che definiscono il comportamento di sistemi avanzati come ChatGPT.
Sebbene sembri un concetto recente, l’uso di domande precise per esplorare temi o stimolare riflessioni profonde ha radici antiche nella filosofia greca, specialmente nella pratica nota come dialettica.
Si propone qui un parallelo tra i moderni prompt e l’antica arte del dialogo filosofico, suggerendo come una riflessione sul passato possa migliorare la nostra capacità di interagire con le tecnologie attuali.

Ing. Alberto Montanari, Consigliere e Coordinatore Commissione Industria 4.0

Ing. Alberto Montanari, Consigliere e Coordinatore Commissione Industria 4.0

La Dialettica greca - Dialogare per comprendere

Nell’antica Grecia, la dialettica era più di un semplice scambio di idee: rappresentava un metodo strutturato per chiarire concetti e avvicinarsi alla verità tramite un dialogo rigoroso e critico.

Socrate ne fu un celebre esponente. Con il suo metodo, definito maieutico, utilizzava domande precise per guidare l’interlocutore nella scoperta autonoma delle proprie idee, mettendone in luce eventuali incoerenze. La dialettica socratica stimolava così un pensiero critico e una maggiore consapevolezza.

Platone, discepolo di Socrate, considerava la dialettica lo strumento privilegiato per esplorare il mondo ideale. Egli analizzava e sintetizzava concetti complessi attraverso discussioni mirate, cercando così di raggiungere una conoscenza autentica e profonda.

Aristotele, invece, utilizzava la dialettica principalmente per confrontarsi su temi controversi dove la verità assoluta non era facilmente accessibile. Partendo da opinioni comunemente accettate, metteva alla prova la validità logica degli argomenti.

I Greci distinguevano chiaramente la dialettica dalla retorica: quest’ultima mirava soprattutto a persuadere, mentre la prima era orientata alla ricerca sincera della verità.

I Prompt moderni - Dialoghi con l’Intelligenza Artificiale

Con l’avvento dell’intelligenza artificiale, il modo in cui formuliamo domande o istruzioni (prompt) ha assunto un ruolo centrale. Il prompt engineering, ossia l'arte di scrivere richieste efficaci e precise, è diventato fondamentale per ottenere risultati coerenti e utili.
L’IA, infatti, non "comprende" nel senso umano del termine, ma opera elaborando modelli probabilistici e identificando schemi linguistici da grandi quantità di dati. Un buon prompt serve proprio a indirizzare questa elaborazione verso il risultato desiderato, svolgendo una funzione simile alle domande ben poste della dialettica greca.

Perché la Dialettica antica può guidarci oggi

I parallelismi tra la dialettica antica e il moderno utilizzo dei prompt sono notevoli e possono insegnarci molto sull’efficace interazione con l’intelligenza artificiale.
  • Il Prompt come Domanda Chiave
Così come le domande di Socrate orientavano l’interlocutore, un prompt ben formulato guida efficacemente la risposta della macchina. L’abilità di porre domande precise è cruciale per ottenere risposte utili e mirate, analogamente al processo socratico.
  • Un Processo Graduale
La dialettica greca procedeva passo dopo passo, perfezionando continuamente la comprensione. Analogamente, l’uso dei prompt implica spesso tentativi successivi per migliorare la risposta ricevuta dall’IA. Questo processo iterativo aiuta ad affinare sia il prompt che il risultato finale, consentendo un approfondimento progressivo della conoscenza.
  • Importanza delle Abilità Personali
Così come l’efficacia della dialettica dipendeva dalle capacità dell’interlocutore, l’efficacia dei prompt dipende dall’abilità umana di formularli correttamente. È fondamentale acquisire competenze specifiche, allenando la propria capacità di analisi e sintesi per comunicare chiaramente con l’IA.
  • Attenzione alla Verità
I filosofi greci mettevano in guardia dal confondere apparenza e verità. Allo stesso modo, le risposte dell’intelligenza artificiale possono apparire coerenti senza necessariamente essere vere. È quindi indispensabile un approccio critico per valutarne il contenuto. Sviluppare la capacità critica, imparando a riconoscere e distinguere l'apparenza dalla realtà, rimane essenziale anche nell’interazione con strumenti digitali avanzati.
  • Stimolare il Potenziale Nascosto
Come Socrate aiutava i suoi interlocutori a far emergere idee già presenti nelle loro menti, un buon prompt aiuta l’IA a far emergere informazioni e connessioni latenti nei suoi dati. Questo permette all'intelligenza artificiale di esprimere al meglio il proprio potenziale.
  • Dialogo Critico e Collaborativo
La dialettica greca prevedeva un confronto critico, ma anche collaborativo, dove ogni partecipante contribuiva alla ricerca comune della verità. Anche l'interazione con l'IA può essere vista come una collaborazione, dove ciascuna risposta rappresenta uno stimolo per ulteriori approfondimenti e miglioramenti.

Dalla filosofia alla tecnologia – Un viaggio che continua

Sebbene la tecnologia attuale sia molto avanzata, il metodo dialettico rimane valido e utile anche oggi.
Capire come formulare domande precise, procedere per tentativi successivi e mantenere un atteggiamento critico verso le risposte ricevute rappresenta un’eredità preziosa della filosofia greca.
Non si tratta solo di un condizionamento culturale, ma di una competenza concreta che rende ciascuno di noi più consapevole nell’uso delle potenti tecnologie contemporanee.
La saggezza antica ci insegna, infatti, che la chiarezza del pensiero e la precisione delle domande restano strumenti insostituibili per guidare, oggi come allora, la ricerca della conoscenza.


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