Mai smettere di pedalare
Il motto di Giorgio Squinzi, deceduto il 2 ottobre 2019 rappresenta il suo approccio alla vita e al lavoro, che ha permesso al Gruppo Mapei, sotto la sua guida dagli anni ‘70, di crescere fino a diventare una delle maggiori realtà a livello mondiale nel settore dei prodotti chimici per l’edilizia con 2,5 miliardi di euro di fatturato, oltre 10.500 dipendenti, presenza in 56 Paesi con 89 consociate e produzioni nei 5 continenti con 83 stabilimenti in 36 Paesi.
A cura della redazione
La passione per la vita, per l’azienda, per lo sport, per l’impegno sociale e associativo restano nel ricordo collettivo delle persone che lo hanno conosciuto, stimato e apprezzato.
Un esempio di imprenditoria italiana che ha saputo valorizzare il patrimonio di cultura e sapere conseguendo una crescente espansione internazionale. Ha dedicato la sua vita non solo alla famiglia e alla sua azienda, ma grazie alla sua visione innovativa e al suo impegno sociale ha dato un contributo importante anche all’associazionismo imprenditoriale, allo sport, alla comunità nella sua città e nel mondo.
Uno dei risultati più significativi raggiunti nella sua carriera imprenditoriale è quello di non avere mai effettuato licenziamenti per riduzione di organici e di non aver mai chiesto trattamenti di cassa integrazione.
I manager Mapei, in particolare, rendono merito alla figura di Giorgio Squinzi conservandone il ricordo carico di valori umani e sociali. Fra le testimonianze:
- "Il ricordo che ho è la concretezza nelle parole e nelle azioni; in lui mai un minuto è andato perso, ovvero ogni minuto passato con lui è sempre stato una lezione umana e professionale che tengo come riferimento della mia quotidianità."
- "Da dipendente da oltre 20 anni avrei innumerevoli aneddoti da raccontare sul Dott. Squinzi. Mi limito a ricordare la grande umiltà con la quale era solito accogliere i clienti in visita in Mapei, mettendoli ognuno a proprio agio e mettendosi in fila con loro e tra loro davanti al buffet del pranzo, rifiutando garbatamente l’invito accorato degli stessi a scavalcare la fila. Un gesto che colpiva tutti per la grande umanità e dignitá."
- "Il ricordo del dott. Giorgio Squinzi è quello di un leader indiscusso, autorevole, determinato e sempre curioso. Colpivano anche la grande carica umana e la sua squisita sobrietà. Aveva una visione che lo aveva portato a puntare su ricerca e innovazione, internazionalizzazione e specializzazione. Pilastri su cui ha basato la crescita Mapei".
- "La sua passione ed umanità erano le caratteristiche con le quali era riuscito ad improntare l'azienda e il nostro lavoro di tutti i giorni. Particolare motivo di orgoglio è lavorare nel laboratorio che aveva creato già nei suoi anni da studente. Ricordo con rimpianto il nostro ultimo incontro qualche mese fa quando aveva espresso l'intenzione di vederci più spesso e di avergli risposto che poterlo incontrare e parlargli erano sempre motivo di grande soddisfazione".
- "Quando lo incontravamo in corridoio ci chiedeva sempre: “hai bisogno di me?” La porta del suo ufficio era sempre aperta e lui presente, disponibile, attento. Ha insegnato tanto ad ognuno di noi con la sua capacità di ascoltare tutti e di prendere decisioni coraggiose in linea con la sua visione strategica ed i valori imprescindibili. Per lui l’azienda era la sua casa e noi eravamo la sua famiglia. È stato un grande onore lavorare con lui".
Giorgio Squinzi sarà ricordato, oltre che per il Gruppo Mapei, anche per l’impegno sportivo, nelle corse ciclistiche e nel campionato di calcio, per la Presidenza Federchimica dal ’97 al 2003 e poi dal 2005 al 2011, per la Presidenza Confindustria da maggio 2012 a maggio 2016 e molti altri incarichi in Banca d’Italia, al Teatro della Scala e alla veneranda fabbrica del Duomo.
Un esempio.
02 ottobre 2019