Servono competenze e formazione

L’industria alla prova del 4.0 Presentati i risultati dello studio AHK Italien in collaborazione con Ipsos e la partecipazione di ALDAI-Federmanager. Nel 2019 il 4.0 entrerà nel 53% delle aziende, grazie soprattutto a data analytics e IoT. Persiste il divario rispetto alle competenze richieste, anche in termini di soft skills.

Bruno Villani durante il suo intervento

Chiara Tiraboschi

Giornalista e Responsabile Servizio Comunicazione e Marketing ALDAI-Federmanager

Presentati i risultati dello studio AHK Italien in collaborazione con Ipsos e la partecipazione di ALDAI-Federmanager. Nel 2019 il 4.0 entrerà nel 53% delle aziende, grazie soprattutto a data analytics e IoT. Persiste il divario rispetto alle competenze richieste, anche in termini di soft skills. 
Lo scorso 20 febbraio si è svolto a Palazzo Pirelli “Fabbrica digITALIA: new skills, new jobs”, l’evento che ha dato il via a “digITALIA”, il progetto biennale finanziato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca tedesco (BMBF) e finalizzato allo sviluppo di modelli di formazione duale e continua nei principali settori di Industria 4.0.
Nel corso dei lavori sono stati presentati i risultati dello studio “Necessità e bisogni formativi dell’industria nell’era 4.0”, realizzato dalla Camera di Commercio Italo-Germanica in collaborazione con Ipsos e con la partecipazione di ALDAI-Federmanager. La ricerca mette in luce una conoscenza diffusa dei modelli di business legati a Industria 4.0: la quasi totalità (95%) del campione, costituito per il 66% da aziende con oltre 100 dipendenti, dichiara di conoscere la tematica e il 51% possiede una conoscenza almeno generica delle tecnologie e dei principi coinvolti. Consistente (53%) anche la porzione di aziende che sta già implementando Industria 4.0 o inizierà a implementarla nel 2019: tra gli ambiti di applicazione primeggiano data analytics, Internet of Things e i sistemi per la gestione e la profilazione dei clienti.
In questo contesto di diffusa attuazione di Industria 4.0, lo studio si concentra sulla quantificazione e caratterizzazione del divario tra i nuovi modelli produttivi e il mercato del lavoro. È infatti il 46% delle aziende a lamentare una mancanza di competenze idonee a gestire la complessità tecnologica mentre il 39% segnala una resistenza al cambiamento che ostacola e limita la diffusione di Industria 4.0.
Le soft skills come la creatività e l’attitudine al problem solving risultano essere non solo le competenze più difficili da reperire sul mercato del lavoro (dato rilevato dal 42% del campione) ma emergono trasversalmente come necessarie per un’implementazione efficace di Industria 4.0, seguite da competenze tecniche quali informatica avanzata, automazione industriale e meccatronica. 
Bruno Villani, Presidente di ALDAI-Federmanager, ha osservato: “Dall’indagine della Camera di Commercio Italo-Germanica emergono due aspetti, uno positivo, l’altro meno. È importante che ci sia una sempre maggiore consapevolezza delle aziende su come Industria 4.0 sia per il mondo e per loro un passaggio cruciale e necessario. Dall’altra, viene confermato un dato preoccupante: la difficoltà crescente di reperire sul mercato profili professionali idonei a gestire questa rivoluzione tecnologica. È evidente come sia in atto, e non solo in Italia, un mismatch tra domanda e offerta di lavoro su questi profili. È uno skill divide che va colmato al più presto e sui cui ALDAI-Federmanager sta facendo la sua parte, investendo in formazione e networking per far sì che i manager abbiano le competenze necessarie per rispondere a questa sfida”. 
A margine dei lavori, Jörg Buck, Consigliere Delegato della AHK Italien, ha commentato: “Come Camera di Commercio Italo-Germanica promuoviamo in Italia la formazione duale nella quale teoria e pratica, soft e hard skills, aula e azienda coesistono all’interno di un percorso formativo strutturato e calato nella realtà del mercato del lavoro. È questa la nostra risposta alla complessità del fenomeno 4.0 che, come ci confermano anche i dati dello studio, ha dato origine a un paradigma nel quale conoscenze tecniche e solide capacità manageriali non possono prescindere le une dalle altre”.    
Archivio storico dei numeri di DIRIGENTI INDUSTRIA in pdf da scaricare, a partire da Gennaio 2013.

I più visti

Contratto Dirigenti Industria 2019-2024

Il Contratto Nazionale di Lavoro dei dirigenti industria costituisce l’impegno fra le rappresentanze dei dirigenti e quelle datoriali sulla regolamentazione e gestione del rapporto di lavoro. Un documento Confindustria-Federmanager di 63 pagine aggiornato con l'accordo del 30 luglio 2019 è riassunto di seguito per facilitarne la consultazione.
01 ottobre 2019

Come e quando andare in pensione

La Finanziaria 2024 ha introdotto alcuni aggiornamenti previdenziali, e questo articolo aiuta a capire quale percorso seguire e quanto realmente manca alla pensione. Articolo riservato ai soci registrati sulla rivista digitale
01 marzo 2024

Cariche sociali e lavoro dipendente

Il tema della sovrapposizione tra cariche sociali e rapporto di lavoro subordinato è sempre attuale e di estrema rilevanza, ed è stato oggetto negli anni di approfondimenti, tesi giurisprudenziali e dottrinali altalenanti. Di seguito un articolo in materia redatto dall’Avv. Riccardo Arnò, esperto in diritto del lavoro e previdenza, sulla base di una recente pubblicazione – apparsa su una rivista specialistica – a opera di Giulia Colombo, Dottoranda di ricerca in Diritto del lavoro, Università degli Studi di Udine. Il tema sarà approfondito dall'Avv. Arnò nel corso di un webinar che si terrà mercoledì 16 novembre 2022 alle ore 18
01 ottobre 2022

Prossimi al rinnovo

Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro dei Dirigenti Industria scade a fine anno, a conclusione di un periodo di inflazione e perdita del potere d'acquisto da recuperare
01 settembre 2023

Come accedere ai contenuti riservati

I contenuti di alcuni articoli sono riservati agli associati e ai lettori registrati, ed è possibile leggerli seguendo le istruzioni indicate di seguito.